martedì 7 aprile 2009

Una testimonianza sul respiro



Ho incontrato il Respiro circolare alcuni mesi fa e non sapevo di cosa si trattasse con precisione.

Sono sempre stata una persona scettica, dubbiosa soprattutto verso le novità, credevo di andare a degli incontri dove ti “insegnano” delle tecniche per respirare in modo diverso rispetto a quello che facciamo tutti i giorni, per poter riuscire a rilassarti, a stare meglio: devo dire che non è andata proprio così.

Il respiro circolare è stato per me qualcosa di diverso e quello che ho capito e, che fin ora mi ha dato, è un insieme di sensazioni/scoperte ancora parziali, che probabilmente non ho ancora ben chiare, che hanno sicuramente bisogno di maturare, ma che voglio condividere.

La prima cosa che ho appreso è stata la fiducia: fiducia nel lasciare che il respiro lavori per me e, a poco a poco, permetta di rendere visibili lati del mio carattere, del modo con cui ho fin ora affrontato la vita, a me sconosciuti.

Altro aspetto, non meno importante, è stato il non giudicare quello che il respiro faceva venire alla luce ma solo guardalo, osservarlo per quello che e basta.

Quello che ci accade è nel momento presente (qui e ora) è solo questo il tempo che viviamo, che possiamo osservare ed eventualmente modificare.

La vita non è qualcosa di statico, di immutato, di ripetitivo. Siamo noi i primi ed unici che possiamo modificare il suo corso, solo però se lo vogliamo.

Concludendo posso dire che ad oggi il respiro mi ha permesso di :

prendere contatto con una parte di me sconosciuta, inesplorata e nella quale spesso non voglio guardare per paura o perché quello che vedo non mi piace;

avere una maggiore consapevolezza del valore che ho sia per me, sia per le persone che ho attorno e che incontro quotidianamente;

avere un atteggiamento di distacco (non passività) dalle situazioni che accadono, riuscendo a farmi scivolare addosso le cose, per cui vedo quello che accade, lo osservo per quello che è, senza giudizio alcuno;

avere un sentimento di gratitudine verso la vita e per quello che mi ha e sta donando.

Non riesco a vedere e vivere questo continuamente durante la giornata, ci sono ancora momenti di sfiducia, di malinconia, di paura, di rabbia e sono consapevole che il lavoro non è assolutamente terminato, ma sono fiduciosa dei cambiamenti che stanno e possono ancora avvenire per cui in questo momento mi sento solo di dire grazie al Respiro.

(Una partecipante....)

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