sabato 31 ottobre 2009

La solitudine dell'ipomania

Nell'ipomania tutte le persone ti sembrano uguali.
Nel cuore alcune sono davvero speciali.

Nell'ipomania tutto è possibile: andare avanti, tornare indietro, legarsi e sciolgersi.
Nel cuore il tempo scorre inesorabile e ogni passo è prezioso e definitivo.

Nell'ipomania sembra di stare in paradiso, finalmente liberi dalla paura e dalla solitudine.
Nel cuore l'angoscia e il dolore non lasciano sosta: resta solo la capacità di reggerle.

Nell'ipomania sembra di stare in paradiso, con il cielo azzurro, il sole e le nuvole e angeli e dolci canti.
Nel cuore si sa di stare in una cantina, con le pareti grigie, il buio e l'umidità, tra ragni e insetti grigi e si cerca umilmente una scala per salire qualche metro più in su.

Nell'ipomania si vive giorno per giorno, senza mai pensare al futuro che spaventa.
Nel cuore si vive con la sensazione di essere uno stelo d'erba al vento: non si sa quale temporale sarà quello che ci spazzerà via. Si sa solo che sarà uno di quelli che arriveranno dall'orizzonte, più o meno uguali a quelli sempre visti.

Nell'ipomania nel presente c'è un cuore che piange mentre la mente veloce accarezza scintillanti universi. Nel passato c'è un bambino che piange mentre chi doveva restare era altrove a ridere e perdersi in un'altra mania.
Nel cuore nel presente c'è l'amore per sè stessi e ciò che si è. Nel passato c'è un abbraccio a un bambino che lo chiedeva per trovare calore.

Nell'ipomania non sai che prima o poi il film finisce e restano solo cocci da raccogliere, o forse lo sai ma speri che questa volta sarai al di là di tutto e anche del dolore dei cocci e dei prezzi da pagare. Speri che la vita si piegherà al tuo potere incredibile di creare e vivere.
Nel cuore sai che ogni cosa ha un prezzo e prima di scegliere occorre fare bene i conti.

Nell'ipomania sesso, libertà, velocità, pensieri, azione, amicizie, vittorie e sconfitte sono solo luci veloci dietro il finestrino di un treno.
Nel cuore sono schegge di vetro che lentamente graffiano la carne.

Alessandro D'Orlando

1 commento:

  1. Bellissima, non ho parole da aggiungere a quelle che hai già detto tu anche perchè essendoci passato le ritrovo tutte...
    una cosa la aggiungo però dico solo che adesso che ne sono uscito, quello che ho passato non lo auguro a nessuno, ma se è servito a farmi tornare a succhiare il midollo della vita, allora lo auguro a tutti.
    Quando 2 anni fà pensavo di essere arrivato sul fondo, è bastato darmi una piccola spinta verso l'alto per riprendere a sorridere alla vita, adesso sono un'altra persona...
    Nell'ipomania nessuno ti capisce...
    Nel cuore capisci tutti...

    Manuele

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