martedì 1 dicembre 2009

Tutto accade per imparare a sorridere

Credo che fosse Madre teresa di Calcutta quella che diceva che la giornata più sprecata è quella in cui non abbiamo mai sorriso.

Credo che avesse ragione.

Inizio a credere che tutto ci accada per imparare a sorridere di nuovo.

Hamingway nei 49 racconti, nella novella "Un posto pulito, illuminato bene", descriveva la preghiera di un cameriere che alla chisura del locale a tarda ora, nella solitudine lasciata dagli ultimi avventori, recitava la sua preghiera del Padre Nostro, sostituendo alla parola Padre la parola Nulla.

Il suo Nichilismo, per quanto attravente da certi punti di vista per il coraggio che richiede alla persona per conviverci, lo portò al suicidio alcuni anni più tardi.

Pathos, nichilismo, tragedia, dolore, fatica devono sciogliersi ad un certo punto in un sorriso di serenità e accettazione: o non sono serviti a nulla.

Il dolore e la sofferenza puliscono. Ma poi devono andarsene: o non sono serviti a nulla.

Per questo credo che a ogni nostro dolore, ogni giorno, dobbiamo dare la libertà di fiorire in un sorriso, di andarsene - e anche di ritornare se serve.

Un sorriso di saluto

Alessandro D'Orlando

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