venerdì 12 febbraio 2010

Paesi sulla via della povertà e paesi sulla via dell'inferno

Non sono mai stato nei paesi del terzo mondo ma Madre Teresa dice che la loro miseria è meno grave della nostra. Dice che da noi la gente ha fame d'amore, e che questa fame è peggio di quella di cibo. Altri che hanno fatto volontariato dicono che hanno ricevuto molto stando in quei paesi e aiutando i poveri, e per poco che tu riesca a fare, le persone ti sono molto riconoscenti.

Poi vedo alla nostra miseria: non ci guardiamo, non ci tocchiamo, ci temiamo, viviamo nella paura che possa accadere qualcosa di terribile andando in auto, ricevendo la posta, viaggiando in treno, in aereo o in metropolitana.

Se qualcuno prova a cambiare qualcosa nella medicina, nell'economia o altrove non è la riconoscenza che riceve ma sabotaggi e calunnie.

Coloro che spargono virus nel corpo, nelle menti e nei cuori vengono invece sostenuti con denaro, acclamazioni, tributi. Forse come società non siamo proprio una società morta, nemmeno agonizzante... siamo già nell'inferno. Dentro.

Solo un salto di coscienza può distruggere questa cappa di illusioni, e dobbiamo farlo tutti assieme. Con la coscienza e con i cuori.
Respirando, meditando, stando nella positività... ognuno a modo suo.

Tutti assieme...

AD

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