martedì 9 marzo 2010

Invictus - ossia dipende dal punto di vista...

Dal profondo della notte che mi avvolge
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio qualunque dio esista
per l'indomabile anima mia.

Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.

Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.

Questa poesia, che è descritta all'indirizzo http://it.wikipedia.org/wiki/Invictus_%28poesia%29, descrive lo stato in cui in certi momento ci si può trovare mentre si guarda alla propria vita senza nessuno che possa raggiungerci nel pozzo in cuii ci possiamo sentire.

In quei momenti, in fondo al pozzo, si può avere la sensazione di essere davanti a qualcosa di grandioso, qualcosa di forte, potente e temibile... Potrebbe essere la disperazione, la solitudine, l'angoscia - o potrebbe essere la sensazione della propria forza, la sensazione meravigliosa della propria terribile forza...

Dipende dai punti di vista.

Alessandro D'Orlando

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