lunedì 8 novembre 2010

Cambiare le situazioni da dentro

L'automatismo che abbiamo è quello di modificare le situazioni da fuori.
Fare o non fare una certa azione, andare o non andare da qualche parte, ecc.

Il risultato spesso è che ci troviamo impigliati nella stessa situazione di prima: cambiano nomi e situazioni ma il copione resta lo stesso.

A quel punto l'unica soluzione è guardare dentro di sè e trovare in sè la felicità che si cerca fuori.

Esistono due tipi di felicità: quella incondizionata della meditazione, che guarisce progressivamente i lati oscuri in noi, ed esiste la felicità del sapere che ciò che desideriamo - salute, felicità, una famiglia, un lavoro - è già nostro.

Non importa se in questa vita o meno, ma è già nostro e ne possiamo anticipare un pò le buone sensazioni e il piacere nell'anima.

Ancorato questo stato, possiamo tornare nella vita di ogni giorno e fare ciò che riteniamo opportuno.

Le azioni che nascono dalla gioia portano alla gioia.
Quelle che nascono dalla disperazione portano alla disperazione.

Per questo credo che nel vangelo sia scritto: "A chi non ha, sarà tolto anche quello che ha".

La vita ci toglie le cose - lessi una volta su un libro di Paramhansa Yogananda - perchè noi le cerchiamo dove le abbiamo sempre avute: dentro di noi.

Meditando, respirando.

A.

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