martedì 15 marzo 2011

Il punto da cui ricominciare

Scoprirai, guardando ai tuoi fallimenti, il punto in cui tutto poteva andare diversamente, il punto in cui hai scelto diversamente (per ignoranza, o paura), in cui hai causato il tuo stesso dolore.

Scoprirai che si era trattato di un piccolo passaggio, che ha portato poi ad una valanga di eventi che alla fine ti hanno travolto.

Se hai coraggio, scoprirai che si è trattato di pochi istanti, pochi secondi. E in cui tu hai fatto la scelta di quello che stai vivendo ora anche se non ti piace.

Per scoprire quel momento dovrai navigare senza aria negli abissi per lungo tempo, ma alla fine, meditando, camminando, immaginando, ricordando, lo scoprirai.

E il dolore della sconfitta sarà oscurato dal dolore delle proprie scelte.

E dopo quel dolore ancora più grande, ancora oltre, prima di quella scelta scoprirai che avevi davanti universi interi di felicità.

Si tratta semplicemente di ripartire da lì, quando la vita te ne darà la grazia.

Tieniti pronta, tieniti pronto. Per la prossima occasione.

Con in mano tutta la felicità che allora un attimo dopo hai gettato via.
Con in mano tutta la felicità che potevi vivere.

La felicità che ti aspetta, passando per caso, potrebbe trovarti riconoscendosi in ciò che porti.
E abbracciarti.

E stavolta fatti trovare pronto, fatti trovare pronta, a farti abbracciare.

1 commento:

  1. Anche se scrivo in uno spazio dove è possibile lasciare un “commento”, non mi sento di definirlo tale. I post, articoli o come si vuole chiamarli,possono trasformarsi in uno spunto per una conversazione,riflessione… e muovere e far emergere il desiderio di condividere il proprio pensiero,parere,sentire a riguardo.
    E’ con questo spirito che esprimo il mio pensiero,punto di vista.
    “Scoprirai,guardando ai tuoi fallimenti,il punto in cui poteva andare diversamente,… “
    Se guardo al passato,e lo considero un fallimento,non è forse perché mi manca l’accettazione del ciò che è,o meglio,l’attenermi al ciò che è ?
    Posso non aver vissuto una opportunità,aver avuto paura,… e altro ancora,ma perché giudicare che tutto questo è sbagliato o un fallimento.
    Dal mio punto di vista,credo,proprio perché lo si scopre,che non è possibile essere pronti a qualcosa che non si conosce,e che definiamo “scoperta”.
    Può essere che c’è il desiderio ,un sogno,un progetto,ma essere pronti per quello che deve venire, credo che lo si impara con il coraggio di vivere.
    Può essere utile rivedere ciò che si ha vissuto,ma è come quando si rilegge un libro.
    Può essere che si ricorda uno stato di gioia,momenti felici. Può essere anche,che si osserva qualcosa di non visto o apprezzato,ma anche qui forse è utile lasciare nel passato e prendere ciò che il tutto ha voluto insegnarci e avere cura di quello che ancora è dentro,ed è parte di noi.
    Alle volte,non solo non ci si lascia abbracciare,ma non si abbraccia perché troppo presi a pensare se si è pronti o meno,se si può abbracciare o meno. Non si abbraccia ? Va bene così.
    Si va avanti,perché è la sola cosa che si può fare per scoprire,scoprire la vita.
    Mi viene in mente una citazione,l’autore lo dirò poi di persona.
    “La verità non è mai nel passato. La verità del passato è cenere della memoria;la memoria procede dal tempo e nella morta cenere dell’ieri non c’è verità. La verità è una cosa vivente,ma non nella sfera del tempo.”
    A me,queste parole,insieme al contenuto di questo articolo, sono state utili per esprimere le riflessioni e le domande che mi sono emerse,nel leggere.
    Grazie di cuore.

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