Se ti trovi in una situazione di vita in cui
hai la sensazione di stare buttando via la tua vita.
In cui ti senti solo, sola
nel bosco. Di notte.
Non c'è riferimento alcuno,
solo qualche biscotto a casa da consumare
o qualcosa di peggio.
Allora ripensa a chi era come te,
o peggio di te.
Magari lo conoscevi
O era tua madre, o tuo padre.
Aveva perso tutto come te,
o aveva perso l'amore di qualcuno,
dei figli, della moglie, del marito.
Forse nella tua disperazione vivi la sua disperazione.
Quella che all'epoca tu odiavi e combattevi.
Forse la scena e la storia sono diverse,
ma la sostanza
il distillato di tutta l'esperienza è la stessa: dolore.
Tanto vale che pieghi la schiena ora,
che ti inchini davanti a chi hai combattuto,
che ora chiedi a chi la tua vita ora assomiglia
un aiuto.
Soprattutto a chi non è più vivo.
Nella sua serenità di oggi non è più quello di ieri.
Può aiutarti.
E puoi essere felice con il suo aiuto.
E essere felice assieme all'immagine della persona che oggi è felice,
e non più disperata come quando era in vita.
Forse puoi avere la forza di cambiare gioco.
E tornare a sorridere.
Pensieri di Psicologia, Psicoterapia, Meditazione, Crescita personale; PNL, costellazioni familiari, formazione, respirazione circolare (o rebirthing, o vivation, o simili), ipnosi ericksoniana e tutto quello che vi viene in mente in proposito..
martedì 17 gennaio 2012
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