Happy Christmas 2008 (3106170117).jpg.
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il tuo passato.
Quello che ti parla attraverso
i tuoi sintomi, le tue malattie
e i tuoi dolori.
Quello che, non ascoltato, ti cerca attraverso il Destino, ciò che non vuoi
e dici di non cercare e ti capita.
Vorrei che tu potessi accogliere
con compassione ciò che sentivi nell'utero materno,
ciò che hai vissuto nascendo in qualche dura e innaturale sala operatoria.
Vorrei che tu potessi ascoltare l'abisso di sconfitta e impotenza quando piangevi ma non c'era nessuno,
perché qualcuno forse (figlio del Trauma anch'esso) diceva ai tuoi genitori che facevi i capricci e che i bambini non si viziano con il troppo amore.
Vorrei che tu potessi guardare con attenzione e cura all'ansia o il dolore che vivevi sentendo l'ansia o il dolore di chi ti doveva guardare di te.
Vorrei che tu sotto l'albero potessi trovare ogni singolo giorno della tua vita vissuta,
che tu potessi scartare la confezione di ogni singola emozione provata tra le pieghe delle giornate che passano indifferenti.
Il più bel regalo che ti auguro è di riuscire a regalare qualche lacrima per quel bambino: quella compassione potrebbe legarti alla lucidità e alla forza di fare quello che serve per togliere dai guai quella parte piccola di te per regalarle finalmente il Natale che merita.
Un Natale senza più ricatti, freddezza, o precarietà, o insicurezza, o rabbia, o angoscia.
Questo Natale, se accetti di ricordare, potrà essere il primo Natale indimenticabile della tua vita,
punto di appoggio per la tua Liberazione, la tua Illuminazione e quella di tutti gli esseri.
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