venerdì 24 febbraio 2017

Abbraccia Caino


Ovunque vai
lo riconoscono.

Non puoi nasconderlo.

Lo ritrovi nelle situazioni che vivi, senza profondità;
Negli incontri che fai, senza futuro;
Nelle strade che prendi, senza sbocco.

Non è sfortuna - è il fato,
è il marchio di Caino,
così pensi alle volte.

E' quel mondo che ti aspettavi,
e che non trovi.

E' quel mondo che cerchi,
ma ti sfugge.

E' tutto intorno a te,
ma non sai da che parte entrarvi per partecipare.

Sembra qualcosa di soprannaturale a ostacolarti,
un marchio divino,
ma è solo un bambino che ha smesso di crescere,
che continua a correre a gattoni o poco più per gli stessi corridoi vuoti,

che continua a cercare di entrare in una famiglia che non c'è,

che continua a credere a un amore che non esiste,
a promesse inutili.

Non è il marchio di Caino,
è solo che stavi camminando per strade vuote da una vita e te ne sei accorto solo ora.

Lascia pure il vuoto a chi ci crede ancora -
il mondo è ampio a sufficienza da darti anche la pienezza.

Lava via il marchio di Caino e torna tra quei corridoi vuoti,
prendi in braccio quel bambino che ancora cammina da solo
e vai in un mondo senza più solitudine.

Ti sarà tutto più chiaro dopo - e sarà tutto più facile senza quel marchio,
il marchio della solitudine subita
che ora puoi guarire.










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