venerdì 30 settembre 2011

Figli che proteggono i genitori

A livello superficiale può accadere che qualcuno che non riesce a piangere o lasciarsi andare dica che lo fa perche' ha imparato a proteggerisi dai genitori o da uno in particolare, dalla loro aggressività o dalla loro derisione.

A livello profondo succede che sono i figli a proteggere i genitori: dalle conseguenze delle loro nevrosi.

Se vedessero quanto soffrono i figli per quello che non possono dare loro, o per quello che di tremendo stanno passando a loro, crollerebbero.

Così, per amore, cresciamo facendo finta che il re non è nudo, che tutto va bene così com'è, che le cose non sono come sono ma come dovrebbero essere.

Fino a che vivere diventa una semplice ed insensata commedia: fino a quando qualcuno non si stanca e portando scompiglio nell'allestimento delle scene dice: "quello che provo è questo".

Da lì la vita riparte, con la benedizione dei genitori, che nella strada che i figli percorrono senza di loro si riappacificano con la loro stessa vita.

Ma questa è un'altra storia ancora...



lunedì 19 settembre 2011

Per quel che ho capito della meditazione

A chi può essere utile:

per una meditazione proficua occorre una base emotiva e mentale adeguatamente stabile: preoccupazioni al minimo possibile, alti e bassi emotivi smorzati il più possibile, stati d'animo di pesantezza o euforia sotto controllo.

Viceversa durante la meditazione - soprattutto nella pratica da soli -  si può finire in vicoli ciechi, tra pensieri o emozioni che rischiano di diventare ossessioni: la soluzione in questo caso è interrompere, fare altro, ripristinare uno stato adeguato (camminare, sèort, un film, una chiaccherata) e poi riprendere la pratica con più calma.

Superato questo stadio si può portare l'attenzione al respiro e... restare lì....

A quel punto potrebbero venire immagini o intuizioni importanti: ma la cosa importante è rimanere lì.

Ci si espone al vuoto e non si fissa l'attenzione su nulla tranne il respiro.

Se si porta l'attenzione volontariamente su un oggetto, questo oggetto occupa i nostri stati interiori e influenza la nostra realtà: in questo caso meglio scegliere bene (luce, leggerezza, calma sono buoni oggetti su cui fissare l'attenzione).

Altre riflessioni sulla meditazionepiù avanti...

venerdì 9 settembre 2011

Cose dell'altro mondo

Stare davanti all'ignoto senza più paura.
Anche quando il corpo ti dice che dovresti averla.

A quel punto, anche se il corpo perde, l'anima ha già vinto?

Forse, se esiste un altro mondo - o infiniti mondi oltre a questo?- ciò è necessario per il passaggio a dimensioni più evolute di umanità?

Cosa accade alla paura pensando a questo?

Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...