Leggendo il pensiero del giorno del saggio Ivanov, ho potuto apprezzare meglio la differenza tra un lavoro strettamente cognitivo, psicologico, sulla mente e i suoi pensieri, e un lavoro con il respiro circolare.
In effetti, se quello che ci tormenta sono pensieri negativi o stati d'animo "pesanti", si può agire direttamente su di essi per trasformarli, o passare oltre ad essi per identificarsi con quello che potremmo chiamare "il cielo" o "lo spazio" dove tutto questo e altro ancora prende forma e sostanza.
Respirare in modo circolare può portare a identificarsi quindi con qualcosa di superiore allo stato ordinario di coscienza, con tutta una serie di ricadute positive, prima tra tutte uno stato di rigenerazione interno e una maggiore capacità intuitiva di ciò che è buono per sè stessi.
Poi un lavoro diretto sul nostro mondo concettuale è importante, ma sempre illuminati da un riverbero di quello stato vissuto durante il respiro circolare.
Sotto ho postato il passo di Ivanov sopra citato....
http://www.prosveta.it/novita.htm
Pensiero del giorno 24/05/2008.
"La libertà non si trova sul piano fisico. La libertà si trova sul
piano atmico, che è il mondo dello spirito. Per essere liberi,
dobbiamo quindi identificarci con il nostro spirito, e via via
che si verifica questa identificazione, ci rafforziamo e
sfuggiamo alle condizioni ambientali.
Per usare un'immagine, si può dire che identificarsi con lo
spirito equivale a salire oltre le nubi. Chi resta al di sotto
delle nubi, è sempre dipendente: per vedere il sole, deve
attendere il beneplacito delle nubi e, nell'attesa, rimane
esposto all'oscurità, al freddo, alla nebbia e alla pioggia. Non
rendendosi conto che è stato lui stesso a mettersi in quella
situazione, si lamenta: «Il sole si è nascosto.» No, il sole non
si è nascosto: è lui stesso ad aver permesso alle nubi - ossia ai
pensieri e ai sentimenti oscuri - di interporsi tra il sole e la
sua anima. Che egli dissipi quelle nubi, oppure si proietti al
di sopra di esse: avrà immediatamente la luce, e con la luce si
sentirà talmente libero!"
Omraam Mikhaël Aïvanhov
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