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domenica 14 giugno 2015

Come rendere utili i sensi di colpa

Se appartieni alla categoria di persone che si sentono in colpa se dicono ciò che pensano, o sentono o fanno ciò che rende loro felici, 

allora questo consiglio è per te:

inizia a sentirti in colpa per non fare abbastanza per te,

e subito dopo chiediti cosa puoi fare per te stesso,

e subito dopo fallo.

Così i sensi di colpa ti guideranno verso il benessere,

mentre solitamente il senso di colpa per gli altri guida verso il malessere.

Tu appartieni all'umanità quanto gli altri, come già Nietzsche ce lo ricordava, e sei il primo essere da amare.

Come una bottiglia piena, quando ti sarai amato abbastanza, sgorgherà amore anche per gli altri.

Buona pratica.



mercoledì 23 gennaio 2013

Amici e nemici di ogni giorno

Oggettivamente il nemico esiste.
Soggettivamente, sono tutti amici - soprattutto quelli che ostacolandomi mi spingono a superarmi.

Oggettivamente ci sono persone che vogliono farci del male, o sfruttarci - per sadismo e altre conseguenze di traumi vissuti nelle loro disgraziate vite.
Soggettivamente ci sono solo persone che perseguono il bene per sè o per il mondo, ognuna nel modo che crede meglio.

Oggettivamente il nemico può nascondersi, fingere, mentire e essere subdolo.
Soggettivamente è solo un bambino impaurito che non si è reso conto che il tempo è passato e che i genitori, la famiglia, il sangue che porta e lui stesso sono destinati alla fine nel tempo.

Oggettivamente il nemico tradisce, mente, inganna.
Soggettivamente è fedele alla sua fonte di amore, a cui dà la propria totale abnegazione.

Oggettivamente il nemico va combattuto.
Soggettivamente non c'è lotta ma solo crescita.

Oggettivamente ci difendiamo dal nemico.
Soggettivamente lo scopo è difenderlo dalla sua stessa cattiveria e dalle brutte conseguenze per il suo karma.

Oggettivamente il nemico può vincere.
Soggettivamente abbiamo già vinto e non resta che dimostrare la nostra vittoria.

Oggettivamente il nemico è una minaccia.
Soggettivamente la paura si scioglie in una grande attenzione al presente ed a ciò che è:
e così il nemico ci regala ancora una volta ciò che ci regalano anche la paura della morte, delle malattie, della miseria, del declino: la Presenza a noi stessi.

Forse anche per questo il nemico è al servizio di una forza che sfugge anche a lui.

Oggettivamente il nemico è un problema per la nostra evoluzione.
Soggettivamente ci richiama alla nostra responsabilità esistenziale di prenderci cura noi stessi, in prima persona, della nostra vita - senza di lui lo faremmo ugualmente con la stessa energia?

Oggettivamente quindi il nemico sembra libero e cattivo.
Soggettivamente è costretto a giocare il ruolo di Giuda davanti al Bene.

Oggettivamente la lotta può essere cruenta.
Soggettivamente è solo un'altra manifestazione di Amore.

Forse l'essenza ultima della lotta è la compassione per l'avversario.

Ancora una volta, l'amore si maschera sotto un'altra forma?



Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...