Non finiamo mai di giocare con l'Altro.
Anche nella terapia, nella consapevolezza, nell'amore, nel bisogno che abbiamo dell'altro... sottilmente si nasconde un gioco di potere, in cui noi siamo sopra, e l'altro è sotto che disperatamente cerca di raggiungerci.
Cerca di raggiungerci col suo piccolo bisogno di noi che non è grande come quello che abbiamo naturalmente noi di lei/lui.
Che cerca di raggiungerci con il suo piccolo amore, la sua piccola consapevolezza, la sua piccola intelligenza, la sua piccola sensibilità... e così via.
C'è solo una via di uscita: abbandonare la rabbia, abbandonare la gelosia, abbandonare le proprie idee, stare sui propri bisogni e sull'effetto che la presenza dell'altra persona ha su di noi.
Se possiamo accontentarci, lasciamolo in pace.
Tutto il resto è un regalo.
E tutto il resto di questo è solo tortura.
AD
Pensieri di Psicologia, Psicoterapia, Meditazione, Crescita personale; PNL, costellazioni familiari, formazione, respirazione circolare (o rebirthing, o vivation, o simili), ipnosi ericksoniana e tutto quello che vi viene in mente in proposito..
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venerdì 11 febbraio 2011
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