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giovedì 24 maggio 2012

Quando viene attaccato il bene - 2^ parte

Rispondo a questo commento:
il testo non è complicato. mi riferivo all'argomento. a volere essere disincantati, la vita si perpetua usando l'amore come mezzo per portare avanti sè stessa.
mi sembra logico quindi che la vita segua le regole degli ordini dell'amore. eppure nel vivere quotidiano, parlo per me, non trovo così semplice scoprirne e vederne i meccanismi, trovare i legami. è un campo, almeno a mio parere, piuttosto complicato, mentre forse potrebbe essere così semplice da essere quasi ovvio. forse non so ancora (non sappiamo?) guardare le cose nella giusta prospettiva.


Un mio insegnante diceva: la domanda vera non è perchè le costellazioni ci peremettono di sentire ciò che uno sconosciuto prova - la vera domanda è come facciamo noi a sconnetterci da questa capacità di percezione.
Gli ordini dell'amore possono essere percepiti a partire da uno stato di calma che viene dall'abitudine alla preghiera e alla meditazione. Poi dovremmo conoscere anche le regole degli ordini dell'amore - la legge dell'appartenenza, del dare e del ricevere, della gerarchia soprattutto.
Queste leggi ci permettono di ordinare ciò che percepiamo, di dargli un significato e di reggerlo.

Le cose semplici non sono facili di solito.
Lo si sa anche nello zen, dove meno si fa e meglio è - ma è l'Ego che complica tutto, dice che è difficile, che ci vuole sforzo, fatica, tempo.
L'essenza invece vuole attenzione, calma, intuizione.
Avvicinarci all'essenza aiuta molto a capire le dinamiche nascoste della vita.
Quelle semplici del cuore.

L'ego cerca ciò che è nascosto, misterioso.
L'essenza cerca quello che è semplice e sotto gli occhi di tutto.

L'ego cerca il potere su qualcuno o qualcosa.
L'essenza cerca il potere di aiutare, di servire, di creare, di amare.

E' un percorso semplice nella misura in cui si impara ad ascoltare....
 

mercoledì 23 maggio 2012

Quando il bene viene attaccato

Alla luce delle costellazioni familiari, coloro che se ne vanno a causa del gesto di altri, restano nella vita e nei discendenti di colui che quel gesto ha compiuto.

Resta come senso di colpa, come espiazione e come ripetizione di un destino che vuole essere visto e riconosciuto.

Anche le cause, le idee e i progetti della vittima restano a livello più profondi e probabilmente diffusi - soprattutto in chi resta e nelle generazioni successive.

Quindi, in particolare, se è il bene ad essere attaccato, esso diviene più forte e potente.

Mi viene in mente il film di Star Wars dove lo jedi era ancora più forte da morto.

Probabilmente è così - per quello che si può vedere nei lavori di costellazioni.

La nostra anima e l'anima della famiglia non sopporta il male che il nostro cervello desidera compiere per tornaconti personali o ideologie.

L'essere umano non regge alle conseguenze maligne delle proprie azioni.

E le generazioni successive non accettano le ingiustizie dentro la propria famiglia - cercano quindi - anche se inconsapevolemente - di riparare.
Alle volte il riparare è purtroppo una semplice espiazione.
Alle volte è la ripetizione del destino della vittima

Come diceva Hellinger: siamo libero di fare quello che vogliamo, ma non siamo liberi dalle sue conseguenze.E non siamo liberi dalle conseguenze del destino della nostra famiglia.

Un pensiero quindi di amore per gli innocenti che non ci sono più, e per lo speciale contributo ad un mondo migliore.

E un augurio a chi guarda agli innocenti affinchè questo sguardo porti non a nuovo dolore ma a un bene ancora più grande.




martedì 6 marzo 2012

Quando vince il nemico

Il nemico esiste.

E' colui che vuole qualcosa che è tuo di diritto.
E' qualcuno che vuole il tuo male per trarne profitto,
o semplicemente piacere,
o semplicemente perchè tra lui e la cosa che vuole ci sei disgraziatamente tu.

Ancora più dilaniante è il conflitto quando
il nemico ti dice che lo fa per il tuo bene,
che domani "capirai"
che credevi tanto buono
anzi,
ti sembra ancora tanto buono.

Così per non farti straziare tra le immagini ingenue della mente
e la triste verità delle azioni,
chiudi gli occhi su quello che le parole nascondono
su quello che le mani compiono,
su quello che le azioni concludono.

Oppure usi l'odio per contrastarlo
come anestetico al tuo stesso dolore,
come droga che dà energia.

Così vince il nemico.
E se anche lo batterai, domani sarai tu stesso il nemico di qualcun altro
esattamente con la stessa energia che aveva il tuo nemico antico.

O quell'energia che credevi sconfitta nel tuo nemico
sarà passata alle generazioni future.

Così vince il nemico,
da secoli e secoli.

L'unica fine della violenza
è amare il nemico
andare verso questo amore
mentre gli poni un limite.

Se vivi così il conflitto,
come ci stai dentro?



Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...