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giovedì 13 gennaio 2011

Quando papà se ne è andato

Ci sono persone che non hanno mai conosciuto l'amore di un padre.

Perchè è scappato, perchè si è ritirato dal suo ruolo, perchè non ce l'ha fatta...

Possono passare anni per capire quanto quell'assenza è stata assordante.

Le assenze sono insidiose: non le puoi avvertire, è un vuoto dentro ma non sai dove trovarlo - il vuoto non si può toccare.

Lo avverti quando gli altri parlano del padre che non hai, quando cerchi un sostegno che non trovi in famiglia, quando sei donna e incontri uomini che non ci sono e inizi a chiederti il perchè, quando vedi una bambina o un bambino con il padre e piangi e non sai perchè...

A quell'uomo, a quella donna vorrei dire che quel pianto è la porta verso la guarigione.

E guarisce anche il pensare che il dolore del bambino, della bambina abbandonata è il dolore dell'innocente; il dolore peggiore è quello del carnefice, di chi porta la colpa.

Davanti a quel dolore non ci sono parole che reggano, giustificazioni, spiegazioni... C'è solo un muro nel cuore che non sai come togliere e da dove viene.

Guardare a quel muro nel cuore del padre, al peso che porta e alle sue conseguenze aiuta a provare finalmente rispetto anche per il suo destino e per il suo dolore.

Anche questo guarisce.

Guardare a quel padre che forse non riesce più a guardarsi allo specchio.

Guardandolo con amore.

Alessandro D'Orlando

sabato 3 ottobre 2009

QUELLI CHE.... UNA VOLTA CHE IL VASO E' ROTTO E' ROTTO

QUELLI CHE.... UNA VOLTA CHE IL VASO E' ROTTO E' ROTTO

Ci sono persone che una volta che la fiducia è stata tradita, non perdonano.

Accusano, si vendicano, poi se ne vanno.

In queste situazioni viene negata all'altro la possibilità di sbagliare con la sua umanità,
viene negata alla crisi il suo valore di cambiamento,
viene data alla relazione tra adulti un significato che non può avere:
chi chiede all'altro "dimmi che starai per sempre con me, dimmi che non mi tradirai mai, dimmi che non mi lascerai mai"… ?
- Solo un bambino, o una bambina, al genitore.

Come dice Hellinger, ognuno ha diritto ad un paio di peccati: chi nega questo, ha un amore piccolo.
E con questo piccolo amore non può crescere, nè dare spazio di crescita alla relazione.

Se quindi decide di andarsene è perchè alla fin fine, cercava una scusa per andarsene: restare, con il doloroso processo di cambiamento che comporta, farebbe troppo male.

Ma male faceva anche prima, male di restare in un rapporto che non doveva crescere: è difficile chiedere ad un rapporto di non crescere e non cambiare.
Il tempo, con il dolore del cambiamento e l’incubo della fine, entra sempre dalla finestra:
solo una creatività costante e una costante ricerca di equilibri può placare questa angoscia.

Fare cose nuove, mettersi in discussione, ammettere i propri errori, seguire l’altro fin nei suoi ragionamenti più estremi per capire come si muove nel mondo, ma senza perdere il proprio: questo permette ad un rapporto di crescere.

Se alla fine l’altro se ne va, per chi resta, resta solo con la sua colpa e la sua solitudine.
Chi se ne va, va con la sensazione di essere nel giusto, completamente anestetizzato nella sua umanità.

Di solito il tempo poi lascia depositare l’illusorio senso della giustizia e resta solo il dolore per la persona che si è lasciata.
Chi è stato lasciato di solito resta con la ferita del non essere stato preso.
Sono ferite che restano e lavorano nell’anima.
E a quel che sento dire e che ho visto nelle costellazioni familiari e che ho vissuto, per sempre.

AD

Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...