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martedì 29 aprile 2014

Hai già vinto

Foto: Miguel Hermoso Cuesta
Vuoi cambiare quella abitudine che ti tormenta?
L'hai già fatto.

Vuoi ottenere quel tratto di personalità?
L'hai già ottenuto.

Vuoi vincere i tuoi nemici?
L'hai già fatto.

Vuoi ottenere quella realizzazione professionale?
L'hai già ottenuta.

Vuoi quella realizzazione affettiva.
E' già lì.

Pensa questo...
poi vivi.

Il tempo rivelerà semplicemente ciò che hai dentro già di conseguito e maturo.

Un volta volta la chiamavano fede,
Jung sincronicità,
oggi principio di attrazione.

Ma la sostanza resta quella: rimettere al posto regale che le spetta la nostra coscienza.

Il bene viene dal sentire che abbiamo tutto, ora, per sempre.
Il male dal sentirci deboli, fragili, incompleti.

Quindi cosa scegli?

Non si tratta di scegliere una volta per tutte,
ma ogni volta che abbiamo un dubbio su noi stessi o sulla vita possiamo farlo.

Si vive meglio, e si ottiene di più.









martedì 21 dicembre 2010

La tendenza al successo



E’ vero, avere successo dipende da tanti fattori.
Alcuni sono in mano nostra, altri meno, altri assolutamente no – non in questa vita almeno.
Per alcuni possiamo fare tutto, per altri possiamo fare qualcosa per altri nulla.
Per le situazioni più semplici basta che cambiamo comportamenti, per altre più complesse dobbiamo guardare al più intricato mondo delle convinzioni, dell’identità, della volontà.
Per altre ancora più complesse dobbiamo salire sul piano dell’anima e con umiltà lavorare per cercare cosa ancora ci allontana dal nostro obiettivo, per esempio usando le costellazioni sistemiche.
Per altre situazioni ancora più complesse dobbiamo solo pregare e aver fede.
Possiamo fare anche tutto questo assieme ogni giorno.
E ricordando che aldilà di tutto, dato che non sappiamo quanto lungo sarà il nostro cammino per arrivare alla meta, dobbiamo curare il viaggio fin dal primo passo e fin nei dettagli: partendo da ciò che diciamo e ci diciamo, da ciò che pensiamo, da ciò che immaginiamo, da ciò che proviamo, da ciò in cui crediamo, dai contenuti e dal modo di tutti questi aspetti.
Forse non basterà.
Ma almeno saremo a posto davanti a noi stessi.
Saremo coerenti, forti ed in pace.
Anche nel fallimento.
Perché l’unico vero fallimento è rinunciare a ciò che per noi è importante, fino a quando è importante.
Alessandro D’Orlando

giovedì 8 gennaio 2009

La Fede e l'Abisso

Ci sono momenti nella vita in cui sembra di cadere in un abisso, in cui non ci sono più appigli nè riferimenti. Momenti in cui sembra di cadere nel vuoto.
Per chi ha fede nella Vita, in Dio, o negli angeli, o comunque nel fatto che qualcosa di misterioso lo sostiene, questo passaggio è più facile.
Per chi non ha questa fede è forse più difficile, e forse lo Zen aiuta di più: pensare al solo prossimo singolo respiro, al prossimo singolo passo, al prossimo istante, e non andare oltre, limita il pensiero che costruisce scenari di dolore e paura. E limita il senso di impotenza che viene dal sentire l'incapacità del pensiero di imbrigliare, catturare, sublimare o trasformare il dolore di esistere, di cercare amore, di voler crescere e di sentire che qualcosa nel proporio profondo teme la vita.
In un caso come nell'altro, il raccoglimento è fondamentale.
L'alternativa a questa stretta strada sono le azioni inutili, le relazioni inutili, i passatempi inutili, mentre la vita ci passa accanto senza un profondo significato. Forse è questa la "gloria dell'essere soli" a cui Paul Tillich accennava nei suoi scritti.
Alessandro D'Orlando

Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...