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giovedì 21 agosto 2014

Nessun animale può vivere in cattività - nemmeno l'uomo

Author w:en:User:Grant985,
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Orche che mangiano addestratori,
delfini che attaccano l'uomo,
cani che impazziscono,
leoni che cadono in depressione
e panda che smettono di riprodursi.

L'effetto del controllo e della razionalità senza amore e attenzione sono la depressione e la morte di ogni essere vivente.

Anche dell'essere umano.

Il primo atto di liberazione nell'uomo è la meditazione.

Lì non siamo più schiavi di nulla - siamo faccia a faccia con la paura e l'Ego suo figlio.

Siamo faccia a faccia con le radici del male che vediamo nel mondo.

Siamo a un passo solo dalla liberazione.

Un giorno salteremo liberi - quando l'Ego saprà che siamo pronti per la libertà
Quando sentirà che non abbiamo più paura.

Finirà la cattività per noi e per chi ci sta vicino e per chi dipende da noi.








lunedì 15 agosto 2011

Quella che per il mondo è la depressione...

potrebbe trattarsi semplicemente di stanchezza delle nostre meschinità, o delle nostre debolezze, o della vita insulsa che conduciamo e che ci porta lontano da ciò che desideriamo.

Potrebbe trattarsi di una prova che la vita ci pone per vedere se siamo in grado di meritare ciò che ha in serbo per noi.

Potrebbe trattarsi di un fuoco sacro che brucia le impurità del cuore affinchè possa ricevere nuovo nutrimento.

Potrebbe trattarsi di una voragine che si apre nell'anima e da cui può finalmente sgorgare, via via con sempre più consapevole energia, nuova linfa vitale.

Potrebbe trattarsi della parte nevrotica che vede morire un altro pezzo di sè affinchè l'essere di Luce che siamo si manifesti in tutta la sua bellezza.

Il processo è lento e doloroso. Tortuoso a tratti e insidioso in altri.
Sembra che sia anche obbligato per fare certi passaggi.
E forse è semplicemente l'inverno che arriva puntuale ogni anno.
Prima della prossima primavera.




venerdì 26 febbraio 2010

La guerra dei depressi

Per la persona depressa la vita non è una delle tante e utili metafore che dovrebbero fare da sfondo a una vita felice: non è una danza, non è un gioco, non è una gara amichevole... la vita è una guerra.

Ogni giorno cade, ogni giorno si rialza, ogni giorno deve parlarsi e imporsi di fare qualcosa, anche le cose più elementari: lavarsi, mangiare, fare la spesa, incontrare amici, conoscere persone nuove, andare al cinema, mettersi a letto, riprendere a dormire se si sveglia nel cuore della notte con l'angoscia, alzarsi dal letto la mattina...

Ogni giorno, ogni istante vuole un suo motivo per avere attenzione e energie, perchè i sensi della vita comune sono andati perduti.

Per questo la depressione è un inferno e nello stesso tempo una vulcanica possibilità di cambiamento: se tutto deve essere ricostruito, se il dialogo interno deve essere costruttivo, se le immagine coltivate internamente devono essere costruttive, se ogni abitudine deve essere rifondata da capo... allora si può ricominciare da capo.

All'inizio non si sente la necessità di ricominciare, si prende questo percorso come una utile medicina, come chi guida di notte usa il navigatore per andare in una bella località di vacanza. Vedi solo buio e magari fuori è freddo e piove o nevica. Ma il navigatore ti dice che ti stai avvaicinando ad un posto fantastico, e tu sai che lo è, anche se non vedi nè senti nulla, anche se sei nervoso e frustrato dal traffico.

E vai avanti.

Una bussola, una mappa, andare avanti: è tutto quello che serve.

Entusiasmo, contentezza, allegria, gioia, leggerezza.... non importa, arriveranno...

AD

domenica 14 febbraio 2010

Le cose e la depressione

Nei periodi in cui mi è capitato di scoprimi depresso, mi sono accorto anche che ero diventato materialista.

Mi piacevano gli oggetti e immaginavo come sarebbe stata la mia vita avendo quella macchina, quel televisore, indossando quel vestito, andando in quel posto...

Poi avendo quella macchina, godendo di quell'oggetto, della sua bellezza, della sua tecnologia, della sua utilità dimenticavo le persone. Avevo la sensazione di essere finalmente autosufficiente, di poter stare bene anche da solo in mezzo a un mare di cose... belle, utili, tecnologiche, intriganti...

Guardandomi in giro mi sono chiesto poi se per caso non è la società nel complesso ad essere depressa. Forse ci siamo persi in una stanza piena di giocattoli scambiandola per il mondo, sostituendo le persone con le cose, o peggio ancora scambiando le persone per giocattoli, rompendole o gettandole con l'illusione che sono comunque riparabili e sostituibili, continando nel frattempo a guardare distratti e affascinati la nostra nuova tv, il nostro nuovo navigatore, il nostro nuovo vestito...

AD

lunedì 2 novembre 2009

Fatti attraversare dalla depressione

Se provi angoscia perchè sei depresso, di di sì alla depressione.

Lascia che entri e che faccia posto in te.

Lascia che come il germoglio rompe la buccia, così la depressione rompa il tuo carattere.

Vedrai il lato ombra di te, e se sapreai dirgli di sì,

vedrai i tuoi errori e se riuscirai a dire loro di sì,

vivrai rimorsi e sensi di colpa, e se riuscirai a dire loro di sì,

ti ritroverai più grande.

E prima o poi, pronto a ricominciare.

Alessandro D'Orlando

Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...