Alle volte capita di voler tornare indietro, ma non ce la fai.
Sai che la cosa giusta sarebbe ritornare al punto in cui avevi preso la strada sbagliata, ma non ti riesce.
Il senso di colpa e di vergogna è più forte. E così la sensazione di aver rovinato tutto.
Trovo che accamparsi davanti alle mura di quella situazione sia la soluzione migliore: semplicemente decidi di tornare indietro, di sopportare il freddo e il buio, di attendere che da quel posto dentro le mura in cui sembra ci sia calore e festa si apra una porta.
E nel frattempo, nella solitudine del bosco, puoi purificarti di tutto ciò che hai sbagliato: pensare agli errori e a come porvi rimedio, accogliere il dolore di aver sbagliato, vedere le conseguenze dei propri errori per sè e per gli altri, trovare gli insegnamenti dietro questi errori.
A un certo punto, forse, quella porta si aprirà, e forse quella porta, sarà solo l'isola della poesia di ITACA: la scusa per un gran bel viaggio.
Alessandro D'Orlando
Pensieri di Psicologia, Psicoterapia, Meditazione, Crescita personale; PNL, costellazioni familiari, formazione, respirazione circolare (o rebirthing, o vivation, o simili), ipnosi ericksoniana e tutto quello che vi viene in mente in proposito..
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