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venerdì 14 febbraio 2014

I vuoti che hai dentro

Non cercare di riempirli, saresti violento verso quei vuoti, essi solo ti parlano.
Non cerare di mandarli via, sono come il pianto di un bambino, vogliono che li ascolti.

Non cercare di pensare ad altro, lascia che ti accompagnino mentre fai altro.

Non fare qualcosa per sentirti pieno di vita, o di amore, o altro che pensi ti possa far sentire più vivo, più viva.

Dietro quel vuoto sta una porta che dò sul mondo che è stato di te - un mondo incantato.

Fermo da allora, con le stesse immagini, sospese, le stesse parole, le stesse situazioni.

Allora segui quel vuoto e vai a trovare quel mondo: troverai te che ancora ascolti le stesse bugie, che ancora credi alle stesse storie inutili, che ancora soffri per un abbandono, o un insulto, o una manipolazione, o un affronto, o una critica.

Vai a trovare quella parte di te e prendila per mano...

Dille che il tempo è passato e che ora sei così come sei ora mentre la tieni per mano, e che puoi fare qualcosa per lei.

A poco a poco inizierà a vederti... il tempo ricomincerà a scorrere, e potrai ringraziare quel vuoto per averti condotto a ciò che sei sempre stato, a ciò che sei sempre stata.

Da lì si può finalmente vivere davvero.






Per l'immagine, autore Urban Legend, GNU Free domeumentation License


lunedì 7 dicembre 2009

Il vuoto dentro

Stare soli espone a un vuoto,

Un vuoto che contiene tutti i ricordi,

E peggio dei ricordi le situazioni che non si sono chiuse e che forse non si chiuderanno mai,

e oltre ai ricordi e alle situazioni c'è l'infinito spazio del non senso delle cose

e quel vuoto è amplificato dalle persone che mancano,

e dal non sapere come fare a stargli vicino,

è quel vuoto che tiene svegli di notte,

e che spinge a correre e a vivere esperienze: per non caderci dentro.

Ma sai che prima o poi ti raggiungerà.

Poi girarti e aspettarlo a braccia aperte?

Puoi farlo un pò ogni giorno,

puoi farlo un pò ogni notte?

Puoi dargli un pò di spazio nella tua vita?

Cosa succede se lo fai?

Può essere che alla fine, sia solo un bambino che piange?

Piccolo, molto piccolo, piccolo di poche settimane?
Infinitamente debole ma già infinitamente sensibile?

Riesci a reggere questa debolezza, e questa sensibilità contemporaneamente così come ha fatto lui prima di diventare l'essere duro che sei ora?

Alessandro D'Orlando

Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...