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sabato 25 febbraio 2012

Un pianeta di dissociazione

L'origine dell'alienazione sta nei ritmi di vita alienanti: ci si separa da sè stessi a causa di stili di vita disumani.

E ci si separa da sè stessi a causa dei traumi vissuti che rendono più desiderabile non esserci che esserci.

Traumi, violenze e abusi producono dissociazione.
Ma anche miserie quotidiane, disattenzioni, noncuranze, indifferenza.

La dissociazione è semplicemente esserci ma senza attenzione...

La storia del mondo fatta di guerre e violenza ha prodotto generazioni di esseri umani dissociati, in grado di passare la propria dissociazione ai propri figli anche nelle migliori condizioni di vita.

Così la miseria ha una straordinaria capacità di moltiplicarsi, attraverso una azione diretta e attraverso la trasmissione da genitori a figli.

E questa miseria ha permesso nel tempo l'accettazione di cose inacettabili: la perdita di valori, la ricerca di cose inutili, la dipendenza dal divertimento e tutto ciò che fa parte del nostro presente in via di deterioramento.

Solo il recupero dell'associazione può permetterci di far fronte a questa situazione globale.
Serviva arrivare a questo punto per riscoprire noi stessi?
Forse si.
E forse ancora non basta.








sabato 9 gennaio 2010

Il mondo dei replicanti

Essere umani in un mondo di replicanti è dura per Bruce Willis.
Camminare per strada senza farsi del male in mezzo a corpi mai abbastanza delicati, stare in mezzo a persone che sembrano vere.

Cercare di parlarci fino a quando i proprietari non decidono di disattivare il manichino e lasciarlo senza vita davanti all'interlocutore se le parole vanno troppo dentro.

Nascondere la propria umanità, la vecchiaia, la bruttezza, la debolezza e la tristezza dietro maschere di forza e bellezza.

Evitare tutto quanto è umano come qualcosa di antiestetico (troppo profondo? troppo umano? troppo reale?).

Diverstirsi tra altri corpi di plastica dietro a sorrisi finti e carezze finte, mentre i proprietari se ne stanno dentro corpi e facce non proprio felici.

L'umanità come stigma e colpa e pesantezza rispetto alla leggerezza della plastica e dei software eternamente migliorabili e aggiornabili.

Ieri sono uscito dal cinema ma mi sembra di essere ancora dentro al film.

Qualcuno sa come uscirne?

AD

Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...