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lunedì 23 gennaio 2012

Quando torna il malessere in terapia...

Da una mail scritta stanotte...

Ciao ....

ma a cosa pensi?
Cosa fai per perdere il benessere?
Che cosa ti permette di ottenere il perdere il tuo benessere?
Puoi fare le stesse cose, avere le stesse cose stando bene?

Puoi visualizzare ogni giorno il tuo benessere e ottenere quelle cose che solo il malessere oggi ti permette di ottenere (vedere o sentire o muoverti verso qualcosa che non vedi, non senti o ignori solitamente).
Puoi stare bene e poi male e poi ancora bene e goderti il passaggio da uno stato all'altro come si osserva lo scorrere dei paesaggi dal finestrino.
Puoi scoprire un posto al sicuro da questa danza e stabilirti lì quando hai freddo
come chi ha sempre un biglietto d'aereo pronto per i paesi caldi caldi quando il freddo è troppo.

Puoi fermare il pensiero, o meglio stare in un posto dove il pensiero non è più importante
come quando si scala una montagna e le cose del mondo diventano lontane lontane.

Puoi perderti e trovarlo affascinante.
Come farsi aiutare, o non sapere dove andare.
E scoprire quanto è creativo stare nel vuoto.

Puoi demoralizzarti e scoprendo cosa ti "rimolarizza" puoi sorprenderti di quanto sofisticata è la tua mente e quanto potente può essere.

E puoi farlo ora che non sai più usare i vecchi strumenti.
E' arrivata l'ora dei nuovi.

Buona notte ...

A.

sabato 18 giugno 2011

Non c'è niente di più spirituale dell'attaccamento

L'attaccamento è la realtà della vita, non il distacco.

La testa piena di pensieri, non la mente libera.
Il dolore, non la gioia.
La fine delle cose non la loro permanenza.
Le preoccupazioni, non la pace.

Davanti a queste realtà costruiamo castelli in aria.
Crediamo vere cose finte per non vedere.

Ci attacchiamo alle persone, al lavoro, agli interessi, alle cose della nostra vita.

E alla fine ci rendiamo conto di perdere ancora.

Un pò alla volta.
Tutto.

E nel perdere scopriamo una forza che prima non potevamo conoscere.

Una forza che sconvolge la vita, distrugge le illusioni, cambia qualcosa nel qui ed ora.

Una forza che toglie il sonno, asciuga le lacrime, spazza via i pensieri come una tempesta.
Un uragano che ci lascia senza respiro, senza protezioni, senza pace, senza possibilià di resa nè di lotta.

E alla fine, stremati, come naufraghi, ci ritroviamo su una spiaggia pronti a ricominciare un altra giornata.

Più leggeri di prima.

Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...