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sabato 15 gennaio 2011

La vita fuori mercato

Oramai i servizi che ci scambiamo non sono più proporzionati al prezzo che costano.

Forse non lo sono nemmeno mai stati.

La vita che ci mettiamo per lavorare non rende più...

Forse questo disagio che ci porta a non fare figli, a non costruire una famiglia o a temere il prossimo mese di non riuscire a pagare il mutuo, ci porterà anche a riconsiderare le nostre scelte esistenziali.

"Un uomo che lavora solo per denaro è truffato e truffa sè stesso", diceva qualcuno.
Dal punto della psicologia umanistica è profondamente vero.

Psicologicamente non crolla solo la nostra identità come professionisti, dipendenti, esseri umani: crolla con essa anche l'idea che abbiamo di questo mondo disumano che abbiamo costruito tutti assieme.

Ci guarderemo più negli occhi la prossima volta che ci incontreremo per strada perchè non abbiamo più nessun posto preciso da raggiungere?

Ci sorrideremo di più perchè non abbiamo più nulla da perdere?

Smetteremo di guardare al denaro come importante perchè non troviamo tutta la ricchezza che cerchiamo?

Forse...

Ma quanto dolore ci vorrà per arrivare laggiù?
E' possibile reggerlo restando umani?
O piuttosto non diventeremo più cattivi?

Credo che l'abbondanza sia possibile a ogni livello e anche che le forze che ostacolano lo sviluppo dell'essere umano sono estremamente potenti in questo momento...

Abbiamo tutti bisogno di protezione.

Nelle nostre meditazioni e nelle nostre preghiere dovremmo chiederla..

Alessandro D'Orlando

sabato 28 marzo 2009

RESPIRO ESTASI E REALTA'

Quando si utilizzano le tecniche di respirazione è facile vivere, specie con il respiro veloce e profondo, esperienze insolite e spesso affascinanti: stati di coscienza di amore incondizionato, di pace profonda, esperienze extracorporee, sensazione di essere finalmente "a casa"... ma poi c'è il ritorno alla realtà.

Certo, si torna trasformati, più leggeri, meno negativi, meno ancorati al proprio carattere (nel senso del modello dell'enneagramma di Naranjo), ma sicuramente mai come nelle esperienze di "vetta" - come direbbe Abram Maslow, uno dei padri del 3° polo della psicologia degli anni '60 -.

Tali esperienze che potremmo chiamare spirituali rimangono come faro, indicano una direzione che poi va percorsa con tutte le fatiche, gli errori e gli sbagli che la nostra condizione umana comporta.

é con questo spirito che riporto quindi questa frase di Aivanov....

Pensiero del giorno 23/05/2008.

"L'Intelligenza cosmica non ci ha mandati sulla terra perché, una
volta arrivati, pensassimo unicamente a lasciarla con il
pretesto che è il Cielo la nostra vera patria. Per la salute
fisica e psichica, è altrettanto nocivo sia voler abbandonare la
terra per il Cielo, che abbandonare il Cielo per la terra. Avendo
deciso di pregare e di meditare, alcuni corrono il pericolo di
lasciarsi andare alla pigrizia o anche alla confusione mentale,
poiché non riescono più a distinguere il reale dall'immaginario.
Questo va evitato ad ogni costo. Perfino le estasi, che per un
mistico sono gli stati più auspicabili, rovinano la salute se
non sono vissute con misura, prudenza e saggezza. È detto che
Dio è un fuoco divoratore, e il corpo fisico non è costruito in
modo tale da sopportare a lungo quel fuoco."

Omraam Mikhaël Aïvanhov


http://www.prosveta.it/novita.htm

RESPIRO ESTASI E REALTA'

Quando si utilizzano le tecniche di respirazione è facile vivere, specie con il respiro veloce e profondo, esperienze insolite e spesso affascinanti: stati di coscienza di amore incondizionato, di pace profonda, esperienze extracorporee, sensazione di essere finalmente "a casa"... ma poi c'è il ritorno alla realtà.

Certo, si torna trasformati, più leggeri, meno negativi, meno ancorati al proprio carattere (nel senso del modello dell'enneagramma di Naranjo), ma sicuramente mai come nelle esperienze di "vetta" - come direbbe Abram Maslow, uno dei padri del 3° polo della psicologia degli anni '60 -.

Tali esperienze che potremmo chiamare spirituali rimangono come faro, indicano una direzione che poi va percorsa con tutte le fatiche, gli errori e gli sbagli che la nostra condizione umana comporta.

é con questo spirito che riporto quindi questa frase di Aivanov....


http://www.prosveta.it/novita.htm

Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...