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venerdì 24 febbraio 2017

Abbraccia Caino


Ovunque vai
lo riconoscono.

Non puoi nasconderlo.

Lo ritrovi nelle situazioni che vivi, senza profondità;
Negli incontri che fai, senza futuro;
Nelle strade che prendi, senza sbocco.

Non è sfortuna - è il fato,
è il marchio di Caino,
così pensi alle volte.

E' quel mondo che ti aspettavi,
e che non trovi.

E' quel mondo che cerchi,
ma ti sfugge.

E' tutto intorno a te,
ma non sai da che parte entrarvi per partecipare.

Sembra qualcosa di soprannaturale a ostacolarti,
un marchio divino,
ma è solo un bambino che ha smesso di crescere,
che continua a correre a gattoni o poco più per gli stessi corridoi vuoti,

che continua a cercare di entrare in una famiglia che non c'è,

che continua a credere a un amore che non esiste,
a promesse inutili.

Non è il marchio di Caino,
è solo che stavi camminando per strade vuote da una vita e te ne sei accorto solo ora.

Lascia pure il vuoto a chi ci crede ancora -
il mondo è ampio a sufficienza da darti anche la pienezza.

Lava via il marchio di Caino e torna tra quei corridoi vuoti,
prendi in braccio quel bambino che ancora cammina da solo
e vai in un mondo senza più solitudine.

Ti sarà tutto più chiaro dopo - e sarà tutto più facile senza quel marchio,
il marchio della solitudine subita
che ora puoi guarire.










domenica 14 giugno 2015

Come rendere utili i sensi di colpa

Se appartieni alla categoria di persone che si sentono in colpa se dicono ciò che pensano, o sentono o fanno ciò che rende loro felici, 

allora questo consiglio è per te:

inizia a sentirti in colpa per non fare abbastanza per te,

e subito dopo chiediti cosa puoi fare per te stesso,

e subito dopo fallo.

Così i sensi di colpa ti guideranno verso il benessere,

mentre solitamente il senso di colpa per gli altri guida verso il malessere.

Tu appartieni all'umanità quanto gli altri, come già Nietzsche ce lo ricordava, e sei il primo essere da amare.

Come una bottiglia piena, quando ti sarai amato abbastanza, sgorgherà amore anche per gli altri.

Buona pratica.



martedì 12 febbraio 2013

L'illusione di ogni dualismo

Di qua o di là.
Non si sente dire altro dalla mattina alla sera,
in tutti gli aspetti del vivere umano.

Soprattutto in quelli che contano.

E' come dire in geometria che sono veri solo due punti nello spazio.



Ciò che fa la differenza è il piano di coscienza di chi li guarda.

E' di amore o paura.

La paura restringe il campo visivo e dall'infinito porta al finito, a due punti, per molti a un punto.

L'amore allarga il campo visivo e da un punto fa vedere due punti, e poi tre, e poi piani e tre dimensioni, e altre dimensioni ancora.

Lasciamo stare i punti che ci mostrano i nostri pensieri e le altre persone.

Sentiamo piuttosto il livello di vibrazione dietro quelle parole.

C'è compassione, amore, apertura? O paura, egoismo, durezza, freddezza, calcolo?


mercoledì 23 gennaio 2013

Amici e nemici di ogni giorno

Oggettivamente il nemico esiste.
Soggettivamente, sono tutti amici - soprattutto quelli che ostacolandomi mi spingono a superarmi.

Oggettivamente ci sono persone che vogliono farci del male, o sfruttarci - per sadismo e altre conseguenze di traumi vissuti nelle loro disgraziate vite.
Soggettivamente ci sono solo persone che perseguono il bene per sè o per il mondo, ognuna nel modo che crede meglio.

Oggettivamente il nemico può nascondersi, fingere, mentire e essere subdolo.
Soggettivamente è solo un bambino impaurito che non si è reso conto che il tempo è passato e che i genitori, la famiglia, il sangue che porta e lui stesso sono destinati alla fine nel tempo.

Oggettivamente il nemico tradisce, mente, inganna.
Soggettivamente è fedele alla sua fonte di amore, a cui dà la propria totale abnegazione.

Oggettivamente il nemico va combattuto.
Soggettivamente non c'è lotta ma solo crescita.

Oggettivamente ci difendiamo dal nemico.
Soggettivamente lo scopo è difenderlo dalla sua stessa cattiveria e dalle brutte conseguenze per il suo karma.

Oggettivamente il nemico può vincere.
Soggettivamente abbiamo già vinto e non resta che dimostrare la nostra vittoria.

Oggettivamente il nemico è una minaccia.
Soggettivamente la paura si scioglie in una grande attenzione al presente ed a ciò che è:
e così il nemico ci regala ancora una volta ciò che ci regalano anche la paura della morte, delle malattie, della miseria, del declino: la Presenza a noi stessi.

Forse anche per questo il nemico è al servizio di una forza che sfugge anche a lui.

Oggettivamente il nemico è un problema per la nostra evoluzione.
Soggettivamente ci richiama alla nostra responsabilità esistenziale di prenderci cura noi stessi, in prima persona, della nostra vita - senza di lui lo faremmo ugualmente con la stessa energia?

Oggettivamente quindi il nemico sembra libero e cattivo.
Soggettivamente è costretto a giocare il ruolo di Giuda davanti al Bene.

Oggettivamente la lotta può essere cruenta.
Soggettivamente è solo un'altra manifestazione di Amore.

Forse l'essenza ultima della lotta è la compassione per l'avversario.

Ancora una volta, l'amore si maschera sotto un'altra forma?



domenica 20 gennaio 2013

Le parole non dette


Non diamo parole alla fatica dei vecchi,
e tantomeno al nostro futuro (anche noi saremo vecchi)
né diamo parola alle angosce dei bambini,
e tantomeno al nostro passato (anche noi siamo stati bambini)
e così le persone che non possono parlare,
perché non hanno denaro,
o salute,
o nemmeno cultura per capire cosa sta succedendo
e perché
non hanno un portavoce.

Oppressi da oscuri sensi di colpa, o rabbia o paura
ci affidiamo alle parole che altri scrivono per noi,
dimenticando le parole non dette
da chi non poteva
(anche le nostre)

La psicoterapia è qualcosa di più di un fatto privato.
E’ trovare le parole per esprimere un muto dolore.
E’ liberarsi dalla melassa che invischia il pensiero in inutili ossessioni,
è tornare al dolore primario di esistere,
subire, invecchiare.
Per trasfigurarlo in amore e saggezza e giustizia.

sabato 29 ottobre 2011

Saggezza, amore

L'amore viene riscoprendo e onorando il passato fino al qui ed ora,
con i nostri genitori, i nonni, gli antenati...

Attraverso la gratitudine e la benedizione di persone e situazioni - buone o cattive che siano per noi.
E' il vento che gonfia le vele della nave.


La saggezza viene dal vedere le cose per quello che sono state,
che sono e che è buono siano per noi un domani.

E come dice Aivanov in una immagine che mi piace
l'amore è il Fuoco e la saggezza è la Luce.

Luce e Fuoco assieme danno la fiamma di una candela che trasforma cose dense e scure.

Essere candele in questi tempi bui è un grande atto di servizio che diamo al mondo,
e prima di tutto a noi stessi,
nei nostri momenti bui.

domenica 12 giugno 2011

La vergogna del dolore

Nascondiamo il nostro dolore agli occhi della gente.

Lo mascheriamo con i sorrisi o con splendidi progetti da condividere con gli altri.

Mettiamo il nostro dolore in cantina come da bambini ci veniva intimato di non dare troppi dispiaceri a mamma e papà piangendo.

Così ci disumanizziamo lentamente. Scompaiono compassione, empatia, capacità di provare emozioni, di amare.

PNL, psicofarmaci, lavoro, soldi, sesso, potere...

Cose che in altri contesti hanno un senso, vengono messi al servizio dell'EGO per permettergli di continuare la sua contorta storia: la storia in cui non si guarda al dolore che potrebbe farlo crollare.

L'essenza, libera dal peso del dolore liberato e dall'Ego nutrito da questa lotta contro il dolore, avrebbe spazio.

Troppo rivoluzionario, ancora oggi come 2000 anni fa....

sabato 26 marzo 2011

Il dolore che non vivi

Facciamo di tutto per non entrare nel dolore,
ma se le lacrime fossero le nostre compagne di viaggio più preziose?
Se questo dolore, vero, fosse meglio di tanti fonti sorrisi, finti abbracci, finti baci?

La sua verità credo che stia in questo: che nuotando in esso, in certi giorni affogandoci, in altri annaspando, in altri ancora maledendo la propria strada - sopravvivendo ad esso, arrivano verità importanti che portano la nostra vita ad un altro livello.

Ma perchè questo succeda dobbiamo prendercelo in carico, dirgli: "sono qua, ti aspetto, ti rispetto.

Ogni stagione, ogni ora, ogni omento - anche quello che dovrebbe essere il più felice per la stupida mente,
ogni momento è quello buono perchè arrivi.

E se gli diamo un posto nel banchetto più o meno ricco della nostra vita
lui dopo ci ripagherà,
con un qualcosa di cui forse non sappiamo ancora apprezzarne il valore.

Ma il dono arriva sempre
da mettere da parte
in attesa di momenti migliori.

Il dolore è come un seme
Come il seme in inverno.

Da custodire con cura.
Con amore

Un amore che in certi giorni, ancora non sappiamo liberare.

venerdì 25 marzo 2011

L'Amore è La Nuova Religione

Sulla faccia della 
terra ora
c'è la guerra e la violenza
e le cose sembrano oscure

Ma con calma e tranquillamente, allo stesso tempo, 
qualcos'altro sta accadendo segretamente.

Una rivoluzione interiore sta avvenendo e certi individui sono chiamati
ad una più alta luce.

È una rivoluzione silenziosa. 
Dall'interno verso fuori. 
Dalla terra verso l'alto.

È ora per me di rivelarmi. 
Sono un agente integrato di una nascosta, segreta 
Operazione Globale Clandestina.

Una cospirazione spirituale. 
Abbiamo cellule dormienti in ogni nazione sul pianeta.

Non ci vedrai sulle TV.
Non leggerai di noi nel giornale.
Non sentirai di noi alla radio.


Non cerchiamo alcuna gloria. 
Non indossiamo alcuna uniforme. 
Arriviamo in tutte le forme e dimensioni, colori e stili.

La maggior parte di noi lavora anonimamente, 
Lavoriamo tranquillamente dietro le quinte.

In ogni paese e cultura del mondo, 
Nelle piccole e grandi Città, nelle montagne e nelle valli,
nelle fattorie e nei villaggi, nelle tribù e nelle isole remote.

Potresti passare accanto ad uno di noi per strada 
e neanche notarlo.
Siamo sotto copertura.
Rimaniamo dietro le quinte.

A noi non interessa chi si prenderà il merito finale 
Ma semplicemente che il lavoro sia fatto.

Ogni tanto ci riconosciamo l'un l'altro per strada. 
Facciamo un tranquillo cenno col capo e continuiamo sulla 
nostra strada perciò nessuno lo noterà.

Durante il giorno molti di 
noi fingono di avere dei lavori normali.
Ma dietro la falsa vetrina è nell'ombra che avviene il vero lavoro.

Qualcuno ci chiama "l'Esercito Cosciente". 
Stiamo lentamente creando un nuovo mondo col potere delle 
nostre menti e dei nostri cuori.

Seguiamo, con passione e gioia gli 
ordini del Comando Centrale. 
La Spiritual Intelligence Agency

Stiamo facendo cadere delicatamente,
segrete bombe di Amore quando 
nessuno guarda

Poesie 
Abbracci
Musica

Fotografia 
Film 
Parole Gentili

Sorrisi
Meditazione e Preghiera 
Balli

Attivismo Sociale
Blogs e siti 
web
Atti di gentilezza casuali

Ognuno di noi esprime se stesso
nelle 
proprie uniche maniere
con i propri doni e talenti unici

"Sii il 
cambiamento che vuoi vedere nel mondo" 
Questo è il motto
che riempie i 
nostri cuori

Sappiamo che è l'unico modo in cui avviene la 
trasformazione reale 
Sappiamo che tranquillamente ed umilmente abbiamo 
il potere
di tutti gli oceani combinati

Il nostro lavoro è lento e 
meticoloso come la formazione delle montagne 
Che neanche è visibile 
alla prima occhiata
E tuttavia le intere placche tettoniche saranno 
mosse nei secoli a venire

L'Amore è la nuova religione del 21° secolo

Non devi essere una persona estremamente colta
o avere una conoscenza 
eccezionale
per capirlo

Viene dall'intelligenza del cuore
integrato 
nell'impulso eterno di evoluzione
di tutti gli esseri umani.

Sii il 
cambiamento
che vuoi vedere nel mondo
Nessuno può farlo per te.

Adesso 
stiamo reclutando
Forse ti unirai a noi 
O l'hai già fatto...

Tutti 
sono benvenuti... 
La porta è
aperta.

Tratto dal Libro in lingua 
inglese

The Big Glow
di Brian Piergrossi

martedì 15 marzo 2011

Scappare, restare - costruire o distruggere

Alcuni vivono scappando, altri inseguendo, altri stando fermi e presenti, altri stando fermi e assenti. E tutti sono mossi dallo stesso amore... scoprirlo redime dal giudizio di chi si sente migliore e dalla disperazione di chi si sente peggiore...


Che differenza fa?
Stare o andare?
Scappare o rimanere?
Costruire qualcosa o distruggerlo?

Che differenza fa portare avanti un progetto o abbandonarlo?

Vedere il futuro in certi momenti e subito dopo non vederlo più?

La vita si vive di istante in istante.
Secondo dopo secondo.
Battito dopo battito.

Si può stare mentre ci si allontana,
si può costruire mentre si distrugge,

E' solo il cuore che fa la differenza: la domanda di Don Juan è: questa strada ha un cuore o no?

Ogni istante è vero quanto quello precedente.
L'attimo dell'innamoramento più folle come il momento più tedioso del pomeriggio più vuoto.

Ogni istante è carico di qualcosa,
pieno di qualcosa,

che alle volte vogliamo,
che più spesso non vogliamo,

Ogni istante ci guida verso quello successivo.

Possiamo veramente accogliere questo?

martedì 19 gennaio 2010

La vita in vetrina

Una volta guardavo la vita dalla vetrina.

Poi mi sono accorto che lo facevo.

Poi che non mi piaceva.

Poi che non potevo fare a meno di farlo.

Poi che c'era un modo per uscirne e che mi era difficile, perchè mi sembrava che stare davanti la vetrina era come essere senza pelle.

Così ho capito perchè stavo dietro alla vetrina ed ho smesso di farmene una colpa: non reggevo al mio essere senza pelle. Semplicemente i danni che ho fatto sono stati ben compensati dal mio autoincarceramento.

Poi ho inziato a capire che vivere la vita senza stare in vetrina significa sentire che le persone mi mancano, tutte. Quelle più vicine e quelle più lontane.

E poi alla fine ho capito che più profondo del dolore della mancanza c'era il dolore della mancanza del mio amore per loro.

Questa è la mia colpa più profonda, qui è dove mi sento peccatore nel senso cristiano del termine. Questo è lo spazio dove non posso che inchinarmi ogni volte che non ricevo amore.

Mi torna semplicemente ciò che ho creato nel mondo. E in me può spegnersi per dare spazio a qualcosa di nuovo.

Alessandro D'Orlando

lunedì 28 dicembre 2009

John Demartini

Nei suoi libri parla di 4 forze che permettono di trasformare la propria vita positivamente: l'amore, la gratitudine, l'entusiasmo e l'ispirazione.

Oggi riflettevo sul fatto che l'entusiasmo potrebbe appartenere all'essenza, mentre l'esaltazione per il successo all'ego, e così l'ispirazione appartiene all'essenza mentre vivere per obiettivi all'ego.

La gratidudine appartiene all'essenza ed è un ottimo modo per lasciare indietro i dolori e trasformarli. Il mandare a quel paese chi ci ha ferito appartiene invece all'ego e alla fine ci si attura addosso quanto si vuole lasciare indietro.

L'amore è invece un ottimo modo per integrare quanto ci addolora, mentre il dimenticare appartiene all'ego e perchè prima o poi ritroveremo quanto abbiamo voluto celare nel passato.

Da oggi terrò bene in mente queste 4 forze: penso che siamo molto potenti.

AD

sabato 14 novembre 2009

NON C'E' MOTIVO DI ESSERE TRISTE

Siamo terrorizzati quando perdiamo ciò che è importante per noi.

Possiamo provare angoscia e disperazione.

Possiamo provare lutto e dolore profondo.

E'umano: poi però dobbiamo capire una cosa. Che alla fine non soffriamo così profondamente per quello che ci è accaduto e ci sta accadendo.

Soffriamo perchè quell'avvenimento sta agganciando dentro di noi stati emotivi e situazioni del passato irrisolte.

Quindi va bene così: nel dolore piu' profondo hai l'occasione di guarire profondamente.

E puoi guardare al presente con un pò più di amore e con meno paura e giudizio.

domenica 1 novembre 2009

L'inutilità della rabbia

La rabbia non serve.

Può servire a provarne un pò, ma esprimerla direttamente è inutile e anche dannoso.

Può servire voler mostrarsi arrabbiati, ma senza crederci troppo.

Le parole dette con rabbia, sono parole che nascono dalla disperazione.
E così i gesti, e le azioni.
Diffondono e portano solo altra rabbia, e alla fine altra disperazione.

Se ti accorgi di essere arrabbiato fermati, ascolta cosa è ferito in te, chiediti se quel dolore ha veramente un senso nel presente o non è per caso solo il passato che ritorna a sproposito solo per essere guarito - non per essere espresso.

Se torni a quel punto e, cosa non facile, riesci a stare fermo lì, allora hai finalmente la possibilità di scegliere: scegliere tra dire e fare quello che hai sempre fatto, o volgerti verso quella parte sofferente prendendotene piena responsabilità per guarirla, oppure - tenendo in sospeso e in evidenza per te il tuo dolore - rispondere con amore alla persona e alla situazione che hai davanti.

E' più facile essere amorevoli con gli altri se si accetta la sofferenza che gli altri ci danno - "la sofferenza sono gli altri" diceva Sartre -, è più facile essere amorevoli se il dolore che sentiamo riconosciamo che è compito nostro guarirlo, è più facile se riusciamo a guarirlo.

Allora possiamo agire con amore.

E con decisione, e distruggendo se serve, o creare se serve.

Alessandro D'Orlando

Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...