e tantomeno al nostro futuro (anche noi saremo vecchi)
né diamo parola alle angosce dei bambini,
e tantomeno al nostro passato (anche noi siamo stati
bambini)
e così le persone che non possono parlare,
perché non hanno denaro,
o salute,
o nemmeno cultura per capire cosa sta succedendo
e perché
non hanno un portavoce.
Oppressi da oscuri sensi di colpa, o rabbia o paura
ci affidiamo alle parole che altri scrivono per noi,
dimenticando le parole non dette
da chi non poteva
(anche le nostre)
La psicoterapia è qualcosa di più di un fatto privato.
E’ trovare le parole per esprimere un muto dolore.
E’ liberarsi dalla melassa che invischia il pensiero in
inutili ossessioni,
è tornare al dolore primario di esistere,
subire, invecchiare.
Per trasfigurarlo in amore e saggezza e giustizia.
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