degli stenti di una guerra.
Le persone non muoiono solo nel corpo.
Nè muoiono portando con sè il dolore provato.
Le persone muoiono anche a causa dei ricordi,
e anche nell'anima,
e ciò che le ha fatte morire - subito o poco a poco - continua a far morire anche chi viene dopo di loro.
Si continua a morire dopo una guerra non solo per l'inquinamento o le radiazioni,
ma anche per la paura, per i traumi subiti che spengono la speranza, che spengono la voglia di vivere,
che fanno desiderare l'alcol, o le droghe, o cose simili che portano al buio.
Di nuovo sotto il caldo della terra, nella pace.
Anche se la strada è così tormentosa,
così faticosa,
e costellata di dolore.
Ma alla fine lo sguardo è fissato su quell'ultimo approdo.
Nell'illusione che sia l'ultimo.
Lo fissano coloro che hanno vissuto le guerre.
Lo fissano coloro che le guerre le hanno solo sentite nei racconti,
per amore di coloro che li hanno preceduti e quelle guerre le hanno combattute o subite,
per amore di coloro che in quella pace già riposano.
Così,
perchè finalmente le guerre finiscano veramente,
perchè riposino assieme ai morti,
un augurio di pace a tutti coloro che sono morti,
ai "buoni" e ai "cattivi",
e un augurio di pace soprattutto ai vivi,
perchè smettano di combattere le guerre che non appartengono loro,
perchè si accorgano che la lotta è finita,
e che possono tornare a vivere.
La vita non è una guerra.
La guerra è solo una parentesi nella vita,
e la vita è sempre andata avanti oltre a tutte le guerre, anche per guarire quelle stesse ferite.
Sono con te, Alessandro
RispondiEliminaSi muore soprattutto per le ferite dell' anima che nessuna medicina è in grado di guarire
Grazie davvero
Un sorriso di serenità e pace
Mistral