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mercoledì 27 giugno 2012

Andare contro la coscienza

Non abbiamo tempo per stare alla luce, all'aperto, per respirare o semplicemente bere acqua - pura acqua - dobbiamo prima fare qualcos'altro.

Non abbiamo tempo per pensare nè per sapere come stiamo - dobbiamo vedere o sentire o leggere qualcosa - le ultime notizie, le ultime canzoni.

Non abbiamo tempo per approfondire concetti quali fede, sentiero, anima, spiritualità, religione...

Non stupisce quindi il fatto che in queste condizioni iniziamo a odiare la vita e le sue diverse manifestazioni (estranei, stranieri, culture diverse, la nostra stessa esistenza quando non corrisponde ai nostri desideri).

Vivere contro coscienza innesca meccanismi distruttivi.

Ci vuole tempo, attenzione, calma e tante altre cose che nessuno - generalmente - ci ha mai insegnato.

Si tratta di tornare a scuola - riprendere la cartellina e il grembiulino e prendere l'autobus per la scuola della vita. Quella della morte l'abbiamo già - forse - sufficientemente esplorata.



  



venerdì 23 marzo 2012

Oltre la fatica di scegliere tra la vita e la morte

Ogni istante si gioca tra queste due dimensioni.

Da una parte crescere dall'altra regredire,
da una parte conquistare, dall'altra rinunciare,
da una parte sentirsi morti dentro, dall'altra sentirsi vivi.

Da una parte aiutare dall'altra colpire,
da una parte soffrire dall'altra essere felici.

Ma scegliere è sempre fonte di confusione e dolore.

L'amore è l'unica forza che mette insieme questi opposti.

In quei momenti in cui,
per esempio durante le costellazioni familiari, o una meditazione profonda,
tutto acquista un senso, anche quando è stata dura uscirne,
quando resta un senso di pienezza accogliendo ciò che restava come detrito inerte sul cuore,
 in quei momenti la vita e la morte si fondono insieme e scegliere non ha più senso,
la fatica di crescere o la tentazione del riposo fermandosi non hanno più senso.

Resta solo un silenzioso senso di pienezza che illumina la strada, due passi più avanti.





Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...