Pensieri di Psicologia, Psicoterapia, Meditazione, Crescita personale; PNL, costellazioni familiari, formazione, respirazione circolare (o rebirthing, o vivation, o simili), ipnosi ericksoniana e tutto quello che vi viene in mente in proposito..
domenica 5 aprile 2009
MALE E BENE
Solo nella misura in cui si riesce a sostenere la vista del Male diventa possibile lottare per il Bene.
Forse è tutta qui la spiritualità del respiro: ti fa percepire il male dentro e fuori di te, apre dei canali sottili e ti dà la chiarezza per sentire il dolore degli altri, la voce di chi non può parlare, ciò che è vero oltre le mille bugie di massa nelle notizie e nelle immagini che ci rovesciano addosso ogni giorno mille persone impaurite.
E una volta che senti qualcosa, dentro di te non puoi fare a meno di prenderti cura di esso. Trovi la forza per farlo, cambia qualcosa in te, scopri risorse che non avevi, anche il cuore ricomincia a battere, rinunci a cose che non pensavi di poter abbandonare, trovi un significato in quello che fai che ti appaga e ti salva anche dal delirio dell'ego di sentirsi qualcuno solo se lotta contro qualcosa...
Ma è una lotta per il bene, l'ego non c'entra più, e dietro c'è questa chiara visione del male - per quanto difficile possa essere guardarlo, sentirlo...
E come non c'è limite al male in questo pianeta, non c'è limite alle porte della percezione e alla forza del bene e al Servizio che possiamo rendergli.
E alla fine se per controllare un essere umano servono ore di televisione, e per risvegliarlo basta una parola al momento giusto, allora su questo pianeta c'è ancora speranza.
In questo credo.
Alessandro D'Orlando
VITA & CORSI
Uno dei miei insegnanti dice anche che la teoria e l'esperienza sono come la padella e il suo manico.
Una padella senza manico non serve a molto, perchè puoi cuocerci qualcosa, ma senza cura nè grandi possibilità di intervento e modulazione del processo di cottura. Viceversa, il manico senza padella è solo un pezzo di ferro inutile.
Si può vivere senza fare corsi, ma è una vita le cui prospettive sono inevitabilmente più ristrette, sia rispetto al mondo fuori che rispetto al mondo dentro....
sabato 28 marzo 2009
RESPIRO E PSICOLOGIA
Leggendo il pensiero del giorno del saggio Ivanov, ho potuto apprezzare meglio la differenza tra un lavoro strettamente cognitivo, psicologico, sulla mente e i suoi pensieri, e un lavoro con il respiro circolare.
In effetti, se quello che ci tormenta sono pensieri negativi o stati d'animo "pesanti", si può agire direttamente su di essi per trasformarli, o passare oltre ad essi per identificarsi con quello che potremmo chiamare "il cielo" o "lo spazio" dove tutto questo e altro ancora prende forma e sostanza.
Respirare in modo circolare può portare a identificarsi quindi con qualcosa di superiore allo stato ordinario di coscienza, con tutta una serie di ricadute positive, prima tra tutte uno stato di rigenerazione interno e una maggiore capacità intuitiva di ciò che è buono per sè stessi.
Poi un lavoro diretto sul nostro mondo concettuale è importante, ma sempre illuminati da un riverbero di quello stato vissuto durante il respiro circolare.
Sotto ho postato il passo di Ivanov sopra citato....
http://www.prosveta.it/novita.htm
Pensiero del giorno 24/05/2008.
"La libertà non si trova sul piano fisico. La libertà si trova sul
piano atmico, che è il mondo dello spirito. Per essere liberi,
dobbiamo quindi identificarci con il nostro spirito, e via via
che si verifica questa identificazione, ci rafforziamo e
sfuggiamo alle condizioni ambientali.
Per usare un'immagine, si può dire che identificarsi con lo
spirito equivale a salire oltre le nubi. Chi resta al di sotto
delle nubi, è sempre dipendente: per vedere il sole, deve
attendere il beneplacito delle nubi e, nell'attesa, rimane
esposto all'oscurità, al freddo, alla nebbia e alla pioggia. Non
rendendosi conto che è stato lui stesso a mettersi in quella
situazione, si lamenta: «Il sole si è nascosto.» No, il sole non
si è nascosto: è lui stesso ad aver permesso alle nubi - ossia ai
pensieri e ai sentimenti oscuri - di interporsi tra il sole e la
sua anima. Che egli dissipi quelle nubi, oppure si proietti al
di sopra di esse: avrà immediatamente la luce, e con la luce si
sentirà talmente libero!"
Omraam Mikhaël Aïvanhov
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EROISMO E MISERIE PERSONALI
é vero che un autentico cammino spirituale porta sempre a vedere più chiaramente le proprie miserie: passiamo così dalla puerile idea che è il mondo ad essere sbagliato e non certamente noi, alla consapevolezza di sè....
Spesso però questa consapevolezza porta a un dolore profondo: il dolore di scoprire che abbiamo un carattere che ci ha limitato e continuerà a farlo tutta la vita.
Ma poi penso anche che se davvero il mondo fosse fatto tutto di persone che si chiedono le cose, si interrogano, hanno un approccio morbido alla vita, non credono di essere sempre nel giusto, non si sottomettono a regole inumane e a stili di vita basati sull'ingiustizia e sulla violenza perchè "si fa così" o perchè porta ad un immenso vantaggio personale ... allora credo che ci sarebbe già oggi un Paradiso in Terra.
Forse l'eroismo vero è proprio questo. Procedere da soli, nel buio, non visti e senza poter vedere, un passo alla volta, alle volte con la sensazione di non farcela ma con il senso della necessità di liberarsi dalle proprie pesantezze, con cadute continue e risalite faticose e anche lunghe stagnazioni, con piccole azioni spesso indecise e le grandi perdite che tutto ciò ci comporta.
Forse è questa l'energia che tiene insieme il mondo: la meno visibile, la meno percepita, la meno valorizzata, ma la più fondamentale.
E anche il vedere le proprie miserie appartiene a quella forza fondamentale.
RESPIRO ESTASI E REALTA'
Quando si utilizzano le tecniche di respirazione è facile vivere, specie con il respiro veloce e profondo, esperienze insolite e spesso affascinanti: stati di coscienza di amore incondizionato, di pace profonda, esperienze extracorporee, sensazione di essere finalmente "a casa"... ma poi c'è il ritorno alla realtà.
Certo, si torna trasformati, più leggeri, meno negativi, meno ancorati al proprio carattere (nel senso del modello dell'enneagramma di Naranjo), ma sicuramente mai come nelle esperienze di "vetta" - come direbbe Abram Maslow, uno dei padri del 3° polo della psicologia degli anni '60 -.
Tali esperienze che potremmo chiamare spirituali rimangono come faro, indicano una direzione che poi va percorsa con tutte le fatiche, gli errori e gli sbagli che la nostra condizione umana comporta.
é con questo spirito che riporto quindi questa frase di Aivanov....
Pensiero del giorno 23/05/2008."L'Intelligenza cosmica non ci ha mandati sulla terra perché, una
volta arrivati, pensassimo unicamente a lasciarla con il
pretesto che è il Cielo la nostra vera patria. Per la salute
fisica e psichica, è altrettanto nocivo sia voler abbandonare la
terra per il Cielo, che abbandonare il Cielo per la terra. Avendo
deciso di pregare e di meditare, alcuni corrono il pericolo di
lasciarsi andare alla pigrizia o anche alla confusione mentale,
poiché non riescono più a distinguere il reale dall'immaginario.
Questo va evitato ad ogni costo. Perfino le estasi, che per un
mistico sono gli stati più auspicabili, rovinano la salute se
non sono vissute con misura, prudenza e saggezza. È detto che
Dio è un fuoco divoratore, e il corpo fisico non è costruito in
modo tale da sopportare a lungo quel fuoco."
Omraam Mikhaël Aïvanhov
http://www.prosveta.it/novita.htm
RESPIRO ESTASI E REALTA'
Quando si utilizzano le tecniche di respirazione è facile vivere, specie con il respiro veloce e profondo, esperienze insolite e spesso affascinanti: stati di coscienza di amore incondizionato, di pace profonda, esperienze extracorporee, sensazione di essere finalmente "a casa"... ma poi c'è il ritorno alla realtà.
Certo, si torna trasformati, più leggeri, meno negativi, meno ancorati al proprio carattere (nel senso del modello dell'enneagramma di Naranjo), ma sicuramente mai come nelle esperienze di "vetta" - come direbbe Abram Maslow, uno dei padri del 3° polo della psicologia degli anni '60 -.
Tali esperienze che potremmo chiamare spirituali rimangono come faro, indicano una direzione che poi va percorsa con tutte le fatiche, gli errori e gli sbagli che la nostra condizione umana comporta.
é con questo spirito che riporto quindi questa frase di Aivanov....
http://www.prosveta.it/novita.htm
Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti
Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...

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Alle volte capita di meditare ma la mente non vuole stare centrata. Ma se la forza di stare nel qui ed ora venisse semplicemente dall...
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Chi ti dice "Mi hai deluso" significa che non ti vedeva che dietro una sua aspettativa completamente idealistica e disumana e lega...
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Usare il respiro circolare lento e profondo mentre si guida, soprattutto quando il traffico impone un'andatura lenta e viaggiare dietro ...