domenica 10 gennaio 2010

La sensazione che si prova quando ci si separa

Credo che questa canzone dei Depeche Mode descriva bene nel testo e nelle immagini quallo che si prova quando si scopre che l'amore finisce negli occhi dell'altra persona.

Immagini e testo sono molto azzeccate...

sabato 9 gennaio 2010

Il mondo dei replicanti

Essere umani in un mondo di replicanti è dura per Bruce Willis.
Camminare per strada senza farsi del male in mezzo a corpi mai abbastanza delicati, stare in mezzo a persone che sembrano vere.

Cercare di parlarci fino a quando i proprietari non decidono di disattivare il manichino e lasciarlo senza vita davanti all'interlocutore se le parole vanno troppo dentro.

Nascondere la propria umanità, la vecchiaia, la bruttezza, la debolezza e la tristezza dietro maschere di forza e bellezza.

Evitare tutto quanto è umano come qualcosa di antiestetico (troppo profondo? troppo umano? troppo reale?).

Diverstirsi tra altri corpi di plastica dietro a sorrisi finti e carezze finte, mentre i proprietari se ne stanno dentro corpi e facce non proprio felici.

L'umanità come stigma e colpa e pesantezza rispetto alla leggerezza della plastica e dei software eternamente migliorabili e aggiornabili.

Ieri sono uscito dal cinema ma mi sembra di essere ancora dentro al film.

Qualcuno sa come uscirne?

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giovedì 7 gennaio 2010

Tutta la vita davanti

Se guardi davanti a te, tutta la vita che ti resta.
Se la guardi senza sapere cosa ti aspetta.
Senza aspettarti di essere diverso domani rispetto ad oggi.
Se la guardi sapendo solo che fisicamente sarai meno forte.
E psicologicamente come oggi.
E probabilmente con una qualità di vita molto peggiore rispetto ad oggi.
Se la guardi sapendo che come sei arrivato solo anche te ne andrai da solo.
E che nel mezzo anche dovrai muoverti per la maggior parte del tempo da solo.
Se guardi così alla tua vita,
credi ancora in chi vuole rassicurarti o consolarti?
Te ne importa ancora?
In quella profondità le lusinghe del divertimento ti arrivano o non sono piuttosto lontani echi?
Puoi reggere a quell'energia senza cedere alla paura o alla depressione?
Non è piuttosto un'energia intensa lì?
Come il ronzio di un cavo che conduce ad elevata corrente...
E senza bisogno di nessun ausilio per avere questa energia che ti percorre...

mercoledì 6 gennaio 2010

Urano e i cambiamenti

Secondo l'astrologia, Urano sta per finire l'opera di smascheramento nel mio segno zodiacale.

In effetti, dopo molti mesi, sento un canale sempre più lungo e libero dal passato al presente e piano piano questo canale si sta aprendo anche verso il futuro.

In questo canale passano ricordi che vengono dal passato, ricordi sempre più remoti e rimossi, e arrivando verso di me portano emozioni e pensieri dimenticati, e scorrendo verso il futuro diventano luce per creare altre realtà, ancora piuttosto indefinite.

L'energia che viene dal passato, mano a mano che gli permetto di emergere, e mano a mano che gli permetto di collegarsi a ciò che vivo oggi, se da un lato porta con sè molto dolore rimosso - "la ferita dei bambini non amati" di Schellenbaum e "Casa di Bambola" di Ibsen sono due libri che hanno per tema il dolore del non essere visti dell'infanzia... -, dall'altro libera di pesi e comportamenti inutili e inattuali.

Con questa leggerezza la mente può finalmente sintonizzarsi su altre frequenze e ricevere ispirazioni nuove.

Il passato riemergendo libera così le possibilità del futuro.

Il futuro luminoso riemergendo libera il passato dalle sue catene e crea una cornice sicura e protettiva in cui vivere ciò che allora è stato congelato.

E nel presente la paura del futuro e la colpa del passato possono finalmente guarire.

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lunedì 4 gennaio 2010

L'importanza della preghiera

Credo che ci siano delle cose davanti a cui non si può che arrendersi.

Una delle più importanti è che non possiamo pensare ad una vita diversa, radicalmente diversa da quella che abbiamo sempre vissuta.

Possiamo procedere solo con verità parziali, che ci danno una direzione, giorno dopo giorno.

E anche quelle verità comportano piccoli passi nella direzione tracciata da quelli precedenti.

Anni, decine di anni, millenni ci possono volere per capire di avere sbagliato strada.

Mi chiedo se alla fin fine l'idea più saggia non sia quella di fermarsi e ascoltare come siamo.

Così come siamo, con i limiti che vediamo, e soprattutto con quelli che non vedremo mai nella nostra mente. Con quelli che non vedremo mai nella nostra vita. Con quelli che non vedremo mai delle persone che ci circondano.

Fermarsi e ascoltare solamente.

E pregare di poter avere una ispirazione.

Di qualsiasi tipo.

In qualsiasi direzione.

E accettare anche il silenzio.

Con fede.

Nel silenzio.

Forse si risparmia molto tempo, molta fatica, molto dolore.

Forse c'è un modo di vivere che non implica sempre questo continuo spostarsi avanti nel tempo, sempre in attesa, sempre sospesi.

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domenica 3 gennaio 2010

Mettersi in discussione nelle relazioni

Anche qui ci vuole il giusto equilibrio.
Se entriamo in un rapporto dove non ci è richiesto di cambiare, dopo un pò, dopo la iniziale ebbrezza della libertà, ce ne andiamo delusi con un senso di peso, assieme al tempo perso in un congelamento esistenziale.

Se entriamo in un rapporto dove ci è richiesto solo di cambiare, della serie "Ti amerò se...", allora non vale la pena nemmeno di iniziare.

Tanto l'amore non è comprabile e nemmeno conquistabile.

Ognuno ha le sue cose irrisolte del suo passato e per una serie di meccanismi tra cui l'identificazione proiettiva, spinge l'altro a comportarsi come quella persona con cui non ha risolto i propri problemi. Così alle volte l'altro deve cambiare cose che non hanno a che fare con la propria vita ma con quella di un'altra persona.

Alcune cose quindi si possono cambiare.

Altre no, soprattutto quelle che non ci riguardano, perchè ci sono state appiccicate addosso, o perchè spetta anche all'altro aiutarci e se non ci arriva l'aiuto non possiamo farci nulla nemmeno noi.

E una coppia così dura quello che può, fino a che il passato non ingoia anche il presente, di nuovo - portandosi via l'amore e la speranza.

Alle volte però, per fortuna non succede.

E si può ricominciare a sperare.

AD

venerdì 1 gennaio 2010

Obiettivi per il tuo 2010

Chiediti cosa vuoi su un piano Spirituale (cosa vuoi fare per vivere questa dimensione nella tua vita? MA SOPRATTUTTO CHIEDITI: QUALE E' IL TUO SCOPO NELLA TUA VITA?);
chiediti cosa vuoi su un piano mentale (che atteggiamento mentale vuoi sviluppare? che conoscenze vuoi acquisire?);
chiediti cosa vuoi su un piano emozionale (che tipo di emozioni vuoi provare di più e come? - che tipo di emozioni vuoi imparare ad accettare e lasciare andare?);
chiediti cosa vuoi su un piano fisico (corpo, salute, abitudini);
chiediti cosa vuoi su un piano professionale (lavoro);
chiediti cosa vuoi su un piano economico (risparmi e spese);
chiediti cosa vuoi su un piano sociale (amici, hobby);
chiediti cosa vuoi su un piano familiare (relazioni di coppia, con i figli, affettive);

Scrivi queste cose anche al pc, o su carta e poi ogni giorno aggiungi dei dettagli, scritti e visualizzati, a questa piantina.

Ti servirà nel caso tu ti perda nel bosco.

AD

Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...