lunedì 15 agosto 2011

Quella che per il mondo è la depressione...

potrebbe trattarsi semplicemente di stanchezza delle nostre meschinità, o delle nostre debolezze, o della vita insulsa che conduciamo e che ci porta lontano da ciò che desideriamo.

Potrebbe trattarsi di una prova che la vita ci pone per vedere se siamo in grado di meritare ciò che ha in serbo per noi.

Potrebbe trattarsi di un fuoco sacro che brucia le impurità del cuore affinchè possa ricevere nuovo nutrimento.

Potrebbe trattarsi di una voragine che si apre nell'anima e da cui può finalmente sgorgare, via via con sempre più consapevole energia, nuova linfa vitale.

Potrebbe trattarsi della parte nevrotica che vede morire un altro pezzo di sè affinchè l'essere di Luce che siamo si manifesti in tutta la sua bellezza.

Il processo è lento e doloroso. Tortuoso a tratti e insidioso in altri.
Sembra che sia anche obbligato per fare certi passaggi.
E forse è semplicemente l'inverno che arriva puntuale ogni anno.
Prima della prossima primavera.




venerdì 12 agosto 2011

Orwell dentro di noi

Abbiamo dentro un doppio pensiero.

Pensiamo una cosa e ne facciamo un'altra, pensiamo una cosa e ne proviamo un'altra, proviamo una cosa e ne facciamo un'altra, crediamo a due idee completamente opposte nello stesso momento, facciamo due cose con fini opposti nello stesso momento, proviamo due cose opposte nello stesso momento.

Uccidiamo (prima di tutto noi stessi) pensando di dare vita, ci instupidiamo (prima di tutto nella ricerca dell'indifferenza) pensando di diventare forti, viviamo da schiavi (prima di tutto delle nostre nevrosi) pensando di essere liberi.

Siamo indifferenti alla solitudine degli altri ma non alla nostra, o viceversa. Al nostro dolore ma non a quello degli altri, o viceversa.


Umanamente stiamo scadendo o evolvendo? E' il male che emerge per come è sempre stato o stiamo perdendo ulteriormente qualcosa?

Come abbiamo potuto vivere così spezzati? Come abbiamo potuto crescere così frammentati?
Che futuro ci aspetterà?

Come diceva Krishnamurti: la casa bucia e noi stiamo a discutere del colore del vestito del pompiere.

 E non facciamo nulla.

Abbiamo forse troppa paura di vedere noi e il mondo per quello che sono.
Per questo lasciamo forse al male tutto il suo potere.


mercoledì 3 agosto 2011

Il nemico dentro

Alcuni sviluppano capacità speciali dovendo affrontare dei nemici fuori.

Altri sviluppano poteri fuori dall'ordinario per affrontare nemici dentro.

Cattivi pensieri, cattive emozioni, cattive sensazioni sono le brutte compagnie che alle volte ostacolano chi si mette in cammino per riprendersi la vita.

Così tutto ciò che aiuta a andare avanti, fosse anche di un piccolo passo, è benedetto.

Non è così scontato andare avanti. Non è così scontato nemmeno stare fermi certi giorni.

Non è così scontato non arretrare nelle difficoltà.

Già riconoscere questo aiuta contro il primo dei nemici: l'ingratitudine verso sè stessi.

venerdì 29 luglio 2011

Quello che i carnefici non vogliono

I carnefici non vogliono che la vittima soffra, ma che sorrida.

E se non sorride che pensi che la sofferenza è normale.

E se non è normale che è colpa sua.

E se anche pensasse che c'è qualcuno che è la causa della sua sofferenza, che abbia la paura sufficiente per non protestare.

Ma se proprio deve protestare che lo faccia con violenza, cosicchè la violenza del carnefice, più avvezzo alla violenza, lo possa sconfiggere ancora.

E se sconfitto dovesse ancora manifestare il suo dolore dovrebbe sparire, perchè ciò che più teme il carnefice è il dolore che muto lo guarda da dentro chi fa soffrire.

Che lo guarda sapendo quello che il carnefice fa, sapendo che forse non ci sono reazioni possibili - non ancora - e che al momento c'è solo questo guardare che rivela il proprio dolore

e c'è la domanda PERCHE? che nemmeno nel processo di Kafka il protagonista riesce a fare - quella domanda che avrebbe potuto fermare forse l'esecuzione ... -

PERCHE?

E aspettare una risposta che non c'è.

Questo il carnefice non vuole: essere inchiodato dallo sguardo fermo della vittima davanti alla responsabilità di una risposta che non ha: PERCHE'?

Forse, se c'è una domanda che salverà la nostra umanità e quella del carnefice dal male sarà "PERCHE?"

 detto con tutta la lucida, calma, profonda consapevolezza del male subito attimo per attimo...

domenica 17 luglio 2011

Il bacio della strega

I no che dovremmo dire e non diciamo ci sviano dalla nostra strada, i si che dovremmo dire e non diciamo ci sviano dalla nostra strada.

Le domande che non facciamo ci avvelenano la vita, le proposte che non abbiamo il coraggio di fare ci piegano.

Non subito, un pò alla volta.

Così lentamente, da sembrare dolce, inavvertito.

E arriva la solitudine, inavvertitamente.

E si sopporta con insensibilità, con distrazioni, con rimpianti. Con piccole cose.


Un giorno però entra la luce, e si sente la solitudine della strada che ipnoticamente abbiamo percorso.

In quel giorno ci si sente soli e si cerca qualcuno. Non importa chi.

Se lo accettiamo, e lo facciamo senza attaccarci a chi ci dà la sua presenza, può essere l'inizio del risveglio.

Come dicono le parole di questa canzone...
Lonely day

sabato 9 luglio 2011

Il brivido che non c'è

Cerchiamo il brivio nella trasgressione,

lo cerchiamo nel pericolo,

nel sesso,

nelle parole che iponoticamente ci richiamano ai valori delle gererazioni più antiche: onore, e cose del genere...


cerchiamo il brivido nel bluff, nell'azzardo, nel tentare contro la sorte o contro ogni probabilità.

Ma il brivido più potente sta nell'esporsi senza difese con il cuore al cuore dell'altro,

così com'è - sano o malato - così com'è.

E lasciare che esca questo amore sempre trattenuto, timoroso, paranoico.

E dopo stare con le conseguenze,

e reggerle

e trovare le cure che servono

e guarire

e ricominciare in quache altro modo.

Questo è il vero brivido, un brivido che non finisce mai.

Tutto il resto sono imitazioni.

AD

Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...