Sotto la rabbia ci sta la paura, sotto la paura il dolore legato al senso di impotenza, di vulnerabilità, di solitudine, di perdita di ogni riferimento e di controllo.
Occultare questo dolore significa andare verso l'anestesia (ad esempio sto in una relazione per non soffrire la separazione, oppure sto solo per non soffire in una relazione, oppure non faccio o faccio una certa cosa per non sentire questo disagio ecc.)
Dare una risposta a quel dolore significa fare qualcosa che dà gioia laddove prima c'era dolore - non c'è più anestesia ma gioia.
Il prezzo della gioia è l'ascolto della sofferenza e una risposta responsabile ad essa.
Il prezzo dell'invulnerabilità a ogni dolore è l'anestesia e l'occultamento del dolore stesso.
Così si diventa automi, si inizia a odiare la vita e si spera che qualcuno decida per noi.
Tanto noi ormai non abbiamo niente più da difendere.
Pensieri di Psicologia, Psicoterapia, Meditazione, Crescita personale; PNL, costellazioni familiari, formazione, respirazione circolare (o rebirthing, o vivation, o simili), ipnosi ericksoniana e tutto quello che vi viene in mente in proposito..
sabato 12 novembre 2011
domenica 6 novembre 2011
Si viene e si va
Senza rabbia,
sarebbe bello poter fare questo-
entrare dentro una relazione,
uscire fuori da una relazione,
e di nuovo ritornare dentro -.
E alle volte siamo quelli che vanno,
alle volte quelli che restano,
Alle volte quelli che vanno al posto di chi resta per togliergli la colpa di andare,
altre volte siamo quelli che restano perchè un'altro ha preso la decisione che volevamo timidamente noi.
E alle volte andiamo perchè potremmo sperimentare una felicità mai provata
da nessuno prima dei nostri genitori, o forse perfino dei nostri nonni,
o dei bisnonni.
E per non sentire questa colpevole gioia, per restare innocenti,
diciamo no,
e ce ne andiamo
o qualcuno lo fa per noi.
L'unica nostra speranza è tornare sui nostri passi.
O chiedere a chi se ne è andato di ritornare sui suoi passi.
L'orgoglio
è solo una coperta che copre
le nostre colpe.
sarebbe bello poter fare questo-
entrare dentro una relazione,
uscire fuori da una relazione,
e di nuovo ritornare dentro -.
E alle volte siamo quelli che vanno,
alle volte quelli che restano,
Alle volte quelli che vanno al posto di chi resta per togliergli la colpa di andare,
altre volte siamo quelli che restano perchè un'altro ha preso la decisione che volevamo timidamente noi.
E alle volte andiamo perchè potremmo sperimentare una felicità mai provata
da nessuno prima dei nostri genitori, o forse perfino dei nostri nonni,
o dei bisnonni.
E per non sentire questa colpevole gioia, per restare innocenti,
diciamo no,
e ce ne andiamo
o qualcuno lo fa per noi.
L'unica nostra speranza è tornare sui nostri passi.
O chiedere a chi se ne è andato di ritornare sui suoi passi.
L'orgoglio
è solo una coperta che copre
le nostre colpe.
martedì 1 novembre 2011
Essere all'altezza della propria anima
Non è niente l'incoerenza con le proprie azioni, con il proprio cuore, con i propri pensieri, con le proprie immagini.
E' l'incoerenza con la propria anima, con i suoi compiti, i suoi doni, i suoi legami -
è questa l'incoerenza imperdonabile,
per la quale forse torneremo,
per la quale faremo fatica ad andarcene,
per la quale faremo fatica ad andare avanti.
L'unica soluzione è tornare indietro a dove l'avevamo lasciata,
e umilmente riprendere la strada.
Dovessimo tornare bambini, o bambine.
Dimenticando anni di conquiste e lotte.
Strade percorse e travagli superati.
Tornare a chiedere, a sentire la ferita, e da lì ricominciare - con quello che sappiamo ora.
O forse era un amore irrisolto qualche anno più tardi?
O forse era un fallimento sul lavoro?
O forse era un bambino che non abbiamo voluto?
O forse una famiglia che abbiamo lasciato? O rifiutato?
Dovremo tornare indietro.
E ricominciare da lì.
Nessuno dimentica.
Nemmeno la nostra anima.
E' l'incoerenza con la propria anima, con i suoi compiti, i suoi doni, i suoi legami -
è questa l'incoerenza imperdonabile,
per la quale forse torneremo,
per la quale faremo fatica ad andarcene,
per la quale faremo fatica ad andare avanti.
L'unica soluzione è tornare indietro a dove l'avevamo lasciata,
e umilmente riprendere la strada.
Dovessimo tornare bambini, o bambine.
Dimenticando anni di conquiste e lotte.
Strade percorse e travagli superati.
Tornare a chiedere, a sentire la ferita, e da lì ricominciare - con quello che sappiamo ora.
O forse era un amore irrisolto qualche anno più tardi?
O forse era un fallimento sul lavoro?
O forse era un bambino che non abbiamo voluto?
O forse una famiglia che abbiamo lasciato? O rifiutato?
Dovremo tornare indietro.
E ricominciare da lì.
Nessuno dimentica.
Nemmeno la nostra anima.
lunedì 31 ottobre 2011
sabato 29 ottobre 2011
Saggezza, amore
L'amore viene riscoprendo e onorando il passato fino al qui ed ora,
con i nostri genitori, i nonni, gli antenati...
Attraverso la gratitudine e la benedizione di persone e situazioni - buone o cattive che siano per noi.
E' il vento che gonfia le vele della nave.
La saggezza viene dal vedere le cose per quello che sono state,
che sono e che è buono siano per noi un domani.
E come dice Aivanov in una immagine che mi piace
l'amore è il Fuoco e la saggezza è la Luce.
Luce e Fuoco assieme danno la fiamma di una candela che trasforma cose dense e scure.
Essere candele in questi tempi bui è un grande atto di servizio che diamo al mondo,
e prima di tutto a noi stessi,
nei nostri momenti bui.
con i nostri genitori, i nonni, gli antenati...
Attraverso la gratitudine e la benedizione di persone e situazioni - buone o cattive che siano per noi.
E' il vento che gonfia le vele della nave.
La saggezza viene dal vedere le cose per quello che sono state,
che sono e che è buono siano per noi un domani.
E come dice Aivanov in una immagine che mi piace
l'amore è il Fuoco e la saggezza è la Luce.
Luce e Fuoco assieme danno la fiamma di una candela che trasforma cose dense e scure.
Essere candele in questi tempi bui è un grande atto di servizio che diamo al mondo,
e prima di tutto a noi stessi,
nei nostri momenti bui.
venerdì 28 ottobre 2011
Ragionare da perdenti e da vincenti
"Mi è difficile" vs "Non mi è stato facile fino ad ora";
"Tutti sanno che - si sa che - uno che fa questo è... - se ti succede questo quello che fai è..." vs "Io credo che... io sento di...";
"E' finita la festa" vs "E' appena cominciata";
"Non ce la faccio più" vs "Mi sto solo allenando";
"Non ho mai capito che" vs "Fino ad ora in queste situazioni non mi è stato chiaro che";
"Perchè mi capita che..." vs "Come posso migliorare questo...";
"Mi va tutto storto" vs "Fino ad oggi in questo non ho raggiunto buoni risultati";
"Devo..." vs "Posso...";
"Non vedo nulla nel mio futuro" vs "Lo creo prima di tutot dentro di me"
"Sono fatto così, questa è la mia natura" vs "Posso cambiare qualsiasi cosa in me"
ecc ecc.
"Tutti sanno che - si sa che - uno che fa questo è... - se ti succede questo quello che fai è..." vs "Io credo che... io sento di...";
"E' finita la festa" vs "E' appena cominciata";
"Non ce la faccio più" vs "Mi sto solo allenando";
"Non ho mai capito che" vs "Fino ad ora in queste situazioni non mi è stato chiaro che";
"Perchè mi capita che..." vs "Come posso migliorare questo...";
"Mi va tutto storto" vs "Fino ad oggi in questo non ho raggiunto buoni risultati";
"Devo..." vs "Posso...";
"Non vedo nulla nel mio futuro" vs "Lo creo prima di tutot dentro di me"
"Sono fatto così, questa è la mia natura" vs "Posso cambiare qualsiasi cosa in me"
ecc ecc.
giovedì 27 ottobre 2011
La visualizzazione al servizio della meditazione
La meditazione crea il silenzio per trascendere sè stessi e le proprie limitazioni.
La visualizzazione crea la forza di contenere stati di angoscia o immagini e pensieri disturbanti che nella meditazione potrebbero emergere e compromettere la meditazione stessa.
La meditazione ci sintonizza su stati di coscienza in cui le visualizzazioni possono entrare maggiormente nel profondo e cambiare le nostre menti in modo sostanziale.
La visualizzazione esplica con la massima forza la programmazione che la mente vuole dare a sè stessa.
L'immagine creata può stabilire in noi basi sempre più elevate da cui partire per meditazioni sempre più profonde.
La visualizzazione può aiutare o anche sviare (alle volte anche sottilmente) il proprio cammino di crescita umana.
La meditazione ci aiuta a usare la mente da stati di coscienza sempre più alti e luminosi.
Così meditare porta alla libertà e dopo un pò anche immagini di grande potenza emergono spontaneamente.
La visualizzazione di per sè è solo programmazione - agisce su un piano mentale - ed è frutto del pensiero e quindi del condizionamento mentale ricevuto fin da bambini.
La meditazione implica la visualizzazione.
La visualizzazione non implica la meditazione.
La visualizzazione può essere messa al servizio della meditazione e della ricerca di stati di coscienza sempre più alti.
La meditazione è fine a sè stessa e non può essere messa al servizio di nient'altrro - forse solo del cuore, o meglio ancora, della capacità di amare.
Nella meditazione di esplica la capacità di amare.
Nella visualizzazione quella di pensare.
La visualizzazione senza meditazione è pericolosa.
La meditazione senza visualizzazione implica percorsi più tortuosi forse.
Se medito e raggiungo stati di coscienza particolarmente elevati e accolgo le immagini che emergono spontanee, posso cambiare molto in me e lascio agire in me stati transpersonali.
Da questi stati posso anche visualizzare con la volontà e rendere queste immagini particolarmente efficaci.
Se visualizzo a partire da stati di coscienza ordinari (dove non eccellono amore, gioia, felicità, benessere, pace) creerò solo disordine nella vita - ulteriore disordine.
Ecco perchè la PNL lasciata a sè stessa e gestita solo dalla mente è pericolosa.
Rischia di creare solo persone ben adattate che invece di essere un motore di cambiamento positivo nel mondo sono solo la replica di tante marionette sorridenti che non hanno nessun autentico potere creatore.
La PNL deve essere al servizio del cuore e della meditazione.
Allora libera.
La visualizzazione crea la forza di contenere stati di angoscia o immagini e pensieri disturbanti che nella meditazione potrebbero emergere e compromettere la meditazione stessa.
La meditazione ci sintonizza su stati di coscienza in cui le visualizzazioni possono entrare maggiormente nel profondo e cambiare le nostre menti in modo sostanziale.
La visualizzazione esplica con la massima forza la programmazione che la mente vuole dare a sè stessa.
L'immagine creata può stabilire in noi basi sempre più elevate da cui partire per meditazioni sempre più profonde.
La visualizzazione può aiutare o anche sviare (alle volte anche sottilmente) il proprio cammino di crescita umana.
La meditazione ci aiuta a usare la mente da stati di coscienza sempre più alti e luminosi.
Così meditare porta alla libertà e dopo un pò anche immagini di grande potenza emergono spontaneamente.
La visualizzazione di per sè è solo programmazione - agisce su un piano mentale - ed è frutto del pensiero e quindi del condizionamento mentale ricevuto fin da bambini.
La meditazione implica la visualizzazione.
La visualizzazione non implica la meditazione.
La visualizzazione può essere messa al servizio della meditazione e della ricerca di stati di coscienza sempre più alti.
La meditazione è fine a sè stessa e non può essere messa al servizio di nient'altrro - forse solo del cuore, o meglio ancora, della capacità di amare.
Nella meditazione di esplica la capacità di amare.
Nella visualizzazione quella di pensare.
La visualizzazione senza meditazione è pericolosa.
La meditazione senza visualizzazione implica percorsi più tortuosi forse.
Se medito e raggiungo stati di coscienza particolarmente elevati e accolgo le immagini che emergono spontanee, posso cambiare molto in me e lascio agire in me stati transpersonali.
Da questi stati posso anche visualizzare con la volontà e rendere queste immagini particolarmente efficaci.
Se visualizzo a partire da stati di coscienza ordinari (dove non eccellono amore, gioia, felicità, benessere, pace) creerò solo disordine nella vita - ulteriore disordine.
Ecco perchè la PNL lasciata a sè stessa e gestita solo dalla mente è pericolosa.
Rischia di creare solo persone ben adattate che invece di essere un motore di cambiamento positivo nel mondo sono solo la replica di tante marionette sorridenti che non hanno nessun autentico potere creatore.
La PNL deve essere al servizio del cuore e della meditazione.
Allora libera.
Iscriviti a:
Post (Atom)
Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti
Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...

-
Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...
-
Alla luce delle costellazioni familiari, coloro che se ne vanno a causa del gesto di altri, restano nella vita e nei discendenti di colui ch...
-
Chi ti dice "Mi hai deluso" significa che non ti vedeva che dietro una sua aspettativa completamente idealistica e disumana e lega...