http://www.goodmood.it/Details.aspx?idproduct=988&productname=Alessandro+D
Pensieri di Psicologia, Psicoterapia, Meditazione, Crescita personale; PNL, costellazioni familiari, formazione, respirazione circolare (o rebirthing, o vivation, o simili), ipnosi ericksoniana e tutto quello che vi viene in mente in proposito..
venerdì 4 aprile 2014
Uscita dell'audio libro sul respiro circolare
Esce oggi l'audiolibro che ho creato, dedicato a coloro che vogliono apprendere in modo semplice e rapido una tecnica preziosa per migliorare la propria qualità di vita.
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sabato 15 marzo 2014
La piccolezza negli esseri umani
E' una piccolezza prima di tutto di statura,
è la piccolezza di quando eravamo bambini.
Dentro di noi ci sono parti piccole, piccole di quando avevamo 1 mese, 3 giorni, o eravamo nella pancia della mamma.
Piccole di quando il nostro mondo erano i nostri pensieri, le nostre emozioni, o poco più tardi l'approvazione o la disapprovazione dei nostri genitori e le loro regole.
Piccoli, quando potevamo solo registrare nel corpo più che nella testa quanto succedeva, dimenticando tutte le scene che impressionavano la nostra anima come se fosse una pellicola.
Così poi cresciamo nel corpo e ci identifichiamo con la nostra conoscenza e la nostra esperienza, i nostri titoli e la nostra carriera.
Pensiamo di guidare e invece siamo guidati da quella pellicola, da quelle registrazioni senza averne memoria.
Soprattutto restano potenti le parti che hanno l'età in cui abbiamo vissuto i traumi peggiori: l'età per quella parte si ferma, assieme al dolore, e quella massa contorta e scura resta a rovinare i giorni migliori.
Così un adulto può guardare milioni di persone soffrire senza scomporsi, perchè in realtà non le vede.
Vede con gli occhi di quella parte traumatizzata, vede solo i propri pensieri, le proprie emozioni, i propri bisogni o quelli dei genitori da cui disperatamente dipende.
Si vede innocente anche se compie azioni crudeli perchè basta l'amore dei genitori, o la propria soddisfazione.
Da questo punto di vista, dall'indifferenza verso la sofferenza, possiamo sapere a quanti anni una persona ha arrestato il suo sviluppo.
Vai oltre i titoli, la posizione, il ruolo, i vestiti: guarda le espressioni degli occhi e del volto. Quanti anni ha quella parte che guida la vita di quella persona?
Scoprirai con sorpresa che coloro che pensavi grandi sono in realtà molto piccoli, che quelli che sono potenti sono impotenti, che quelli che sono forti in realtà sono tremendamente deboli. Ma non lo sanno, nessuno lo sa, e la commedia continua.
Quella che sembra la fiera delle vanità è solo una giostra per bambini che sono rimasti a giocare mentre gli altri crescevano e se ne andavano.
Note foto:
Questa è una immagine ritoccata, modifica della versione originale Bebè Phoque de Weddel - Baby Weddell Seal.jpg. Le modifiche sono di User: Nevit Dilmen (talk). Licenza Creative Commons
è la piccolezza di quando eravamo bambini.
Dentro di noi ci sono parti piccole, piccole di quando avevamo 1 mese, 3 giorni, o eravamo nella pancia della mamma.
Piccole di quando il nostro mondo erano i nostri pensieri, le nostre emozioni, o poco più tardi l'approvazione o la disapprovazione dei nostri genitori e le loro regole.
Piccoli, quando potevamo solo registrare nel corpo più che nella testa quanto succedeva, dimenticando tutte le scene che impressionavano la nostra anima come se fosse una pellicola.
Così poi cresciamo nel corpo e ci identifichiamo con la nostra conoscenza e la nostra esperienza, i nostri titoli e la nostra carriera.
Pensiamo di guidare e invece siamo guidati da quella pellicola, da quelle registrazioni senza averne memoria.
Soprattutto restano potenti le parti che hanno l'età in cui abbiamo vissuto i traumi peggiori: l'età per quella parte si ferma, assieme al dolore, e quella massa contorta e scura resta a rovinare i giorni migliori.
Così un adulto può guardare milioni di persone soffrire senza scomporsi, perchè in realtà non le vede.
Vede con gli occhi di quella parte traumatizzata, vede solo i propri pensieri, le proprie emozioni, i propri bisogni o quelli dei genitori da cui disperatamente dipende.
Si vede innocente anche se compie azioni crudeli perchè basta l'amore dei genitori, o la propria soddisfazione.
Da questo punto di vista, dall'indifferenza verso la sofferenza, possiamo sapere a quanti anni una persona ha arrestato il suo sviluppo.
Vai oltre i titoli, la posizione, il ruolo, i vestiti: guarda le espressioni degli occhi e del volto. Quanti anni ha quella parte che guida la vita di quella persona?
Scoprirai con sorpresa che coloro che pensavi grandi sono in realtà molto piccoli, che quelli che sono potenti sono impotenti, che quelli che sono forti in realtà sono tremendamente deboli. Ma non lo sanno, nessuno lo sa, e la commedia continua.
Quella che sembra la fiera delle vanità è solo una giostra per bambini che sono rimasti a giocare mentre gli altri crescevano e se ne andavano.
Note foto:
Questa è una immagine ritoccata, modifica della versione originale Bebè Phoque de Weddel - Baby Weddell Seal.jpg. Le modifiche sono di User: Nevit Dilmen (talk). Licenza Creative Commons
venerdì 14 febbraio 2014
I vuoti che hai dentro
Non cercare di riempirli, saresti violento verso quei vuoti, essi solo ti parlano.
Non cerare di mandarli via, sono come il pianto di un bambino, vogliono che li ascolti.
Non cercare di pensare ad altro, lascia che ti accompagnino mentre fai altro.
Non fare qualcosa per sentirti pieno di vita, o di amore, o altro che pensi ti possa far sentire più vivo, più viva.
Dietro quel vuoto sta una porta che dò sul mondo che è stato di te - un mondo incantato.
Fermo da allora, con le stesse immagini, sospese, le stesse parole, le stesse situazioni.
Allora segui quel vuoto e vai a trovare quel mondo: troverai te che ancora ascolti le stesse bugie, che ancora credi alle stesse storie inutili, che ancora soffri per un abbandono, o un insulto, o una manipolazione, o un affronto, o una critica.
Vai a trovare quella parte di te e prendila per mano...
Dille che il tempo è passato e che ora sei così come sei ora mentre la tieni per mano, e che puoi fare qualcosa per lei.
A poco a poco inizierà a vederti... il tempo ricomincerà a scorrere, e potrai ringraziare quel vuoto per averti condotto a ciò che sei sempre stato, a ciò che sei sempre stata.
Da lì si può finalmente vivere davvero.
Per l'immagine, autore Urban Legend, GNU Free domeumentation License
Non cerare di mandarli via, sono come il pianto di un bambino, vogliono che li ascolti.
Non cercare di pensare ad altro, lascia che ti accompagnino mentre fai altro.
Non fare qualcosa per sentirti pieno di vita, o di amore, o altro che pensi ti possa far sentire più vivo, più viva.
Dietro quel vuoto sta una porta che dò sul mondo che è stato di te - un mondo incantato.
Fermo da allora, con le stesse immagini, sospese, le stesse parole, le stesse situazioni.
Allora segui quel vuoto e vai a trovare quel mondo: troverai te che ancora ascolti le stesse bugie, che ancora credi alle stesse storie inutili, che ancora soffri per un abbandono, o un insulto, o una manipolazione, o un affronto, o una critica.
Vai a trovare quella parte di te e prendila per mano...
Dille che il tempo è passato e che ora sei così come sei ora mentre la tieni per mano, e che puoi fare qualcosa per lei.
A poco a poco inizierà a vederti... il tempo ricomincerà a scorrere, e potrai ringraziare quel vuoto per averti condotto a ciò che sei sempre stato, a ciò che sei sempre stata.
Da lì si può finalmente vivere davvero.
Per l'immagine, autore Urban Legend, GNU Free domeumentation License
sabato 8 febbraio 2014
La vita vera è di notte
Quando possiamo sognare,
e nel sogno tornare bambini o andare nel futuro,
provare le emozioni vere che nascondiamo nella fretta inutile del giorno,
incontrare le persone che davvero ci stanno a cuore,
risolvere vecchie questioni in sospeso con qualcuno
e che sia vivo o morto non importa nel sogno.
Un sogno alle volte vale più di mesi di psicoterapia per ciò che può risolvere qualcuno
che in quel sogno ci dice delle cose che ci toccano il cuore,
un sogno può mostrarci la strada verso la verità del cuore più di mille libri.
I sogni guidano nel cammino, quando intorno c'è solo confusione.
Alle volte può essere pesante svegliarsi nel cuore della notte a causa di un sogno,
ma stare in quella verità ci rende liberi e poi leggeri.
Alle volte invece riceviamo dei doni che non avremmo mai scoperto se non avessimo incontrato con rispetto e attenzione questa dimensione dell'essere.
Perciò stanotte, prima di addormentarti, fallo con la consapevolezza che stai andando verso un mondo migliore di questo: dove tutto è più vero e sensato e al servizio di questo evanescente spazio chiamato ingenuamente
"realtà".
e nel sogno tornare bambini o andare nel futuro,
provare le emozioni vere che nascondiamo nella fretta inutile del giorno,
incontrare le persone che davvero ci stanno a cuore,
risolvere vecchie questioni in sospeso con qualcuno
e che sia vivo o morto non importa nel sogno.
Un sogno alle volte vale più di mesi di psicoterapia per ciò che può risolvere qualcuno
che in quel sogno ci dice delle cose che ci toccano il cuore,
un sogno può mostrarci la strada verso la verità del cuore più di mille libri.
I sogni guidano nel cammino, quando intorno c'è solo confusione.
Alle volte può essere pesante svegliarsi nel cuore della notte a causa di un sogno,
ma stare in quella verità ci rende liberi e poi leggeri.
Alle volte invece riceviamo dei doni che non avremmo mai scoperto se non avessimo incontrato con rispetto e attenzione questa dimensione dell'essere.
Perciò stanotte, prima di addormentarti, fallo con la consapevolezza che stai andando verso un mondo migliore di questo: dove tutto è più vero e sensato e al servizio di questo evanescente spazio chiamato ingenuamente
"realtà".
sabato 25 gennaio 2014
Leggere e basta non serve
Stai leggendo qualcosa che
può migliorarti la vita, o peggiorartela?
Chi dentro di te sta
interpretando quanto leggi? L'Ego, l'Essenza?
Hai l'attenzione e la
conoscenza sufficienti per non farti fuorviare?
Sai andare fino in fondo
ai significati? Quante verità preferisci lasciare sullo sfondo?
Quanto altro ti distrae?
E quello che leggi chi
l'ha tradotto?
E chi lo scrive chi era e
che intenzioni ha?
E chi pubblica che
intenzioni ha?
La verità, se c'è e la
puoi vedere, fino a che punto è mescolata con la menzogna, così da far smarrire
chi la cerca fuorviandolo con solo un solo piccolo millimetro iniziale lungo i
binari verso casa?
Nell'eterna lotta tra bene
e male la verità esiste, ma ha molti cancelli.
E a quanto sembra - solo i
cuori puliti li possono passare -.
Agli altri il mondo della
finta conoscenza può bastare.
A te?
lunedì 23 dicembre 2013
Erode in noi
L'abuso dell'infanzia non è l'eccezione, è la regola.
Padri e madri che usano i figli non sono l'eccezione, sono la regola.
L'abuso è anche fisico (maltrattamenti)
e psicologico (utilizzo della manipolazione - battute, prese in giro -, della violenza - schiaffi, sculacciate -, della coercizione - minacce, dell'inganno - bugie e cose non vere).
E' la regola che:
"bisogna sempre essere forti", "non si piange", ecc ecc.
Messa da questo punto di vista, nessuno di noi ha avuto una infanzia felice come crede.
La regola è che i bambini devono sostenere i genitori, occuparsi di loro, reprimere le proprie emozioni per preservare l'equilibrio.
La regola è che devono sacrificarsi per salvare un genitore dalla depressione, o per sostenere le sue fantasie di grandezza (io guadagno, io mi sacrifico, io sono speciale, io sono forte).
La regola è che i bambini sono presi in giro per la loro debolezza, ingenuità, piccolezza, bontà, curiosità, vitalità.
Laddove ci sono difficoltà in famiglia saranno i bambini a tamponarle.
Sono il bastone della vecchiaia dei genitori, il loro sostegno, la loro consolazione, vogliono il bene dei genitori, sono pronti al sacrificio estremo - anche della loro stessa vita.
Laddove un genitore soffre sono pronti a sacrificare il loro stesso benessere.
Poi crescono e si aspettano lo stesso dai più piccoli.
E dagli altri in generale.
E anche dagli animali e dalle piante e dai minerali.
Da tutti gli esseri.
Ecco perchè:
- le ingiustizie non muovono più ribellione (da bambini era peccato).
- la depressione è la regola (è solo il dolore rimosso per compiacere i genitori).
perchè l'esaltazione e il narcisismo sono così diffusi (sono amato perchè sono speciale - certo, in un dato momento della mia vita non lo ero ecco perchè non sono stato amato ma ora è tutto diverso e mamma e papà ora mi possono amare, e tutto il mondo mi può amare).
- l'ansia è così diffusa (se provo questa emozione e la manifesto sarò punito e non sarò più amato).
- le tossicomanie così gradite (meglio stare in un mondo virtuale che in un mondo dove si è sfruttati)
e così via.
E così avanti da generazioni in tutte le classi sociali, nessuna esclusa.
Tra poche ore si celebrerà la nascita di un bambino sfuggito al massacro.
Ha ricostruito un mondo a partire dall'amore e rinunciando all'odio.
Quel bambino è anche in noi,
e da lì si può ricostruire un mondo.
Auguri di Buon Natale a tutti
Padri e madri che usano i figli non sono l'eccezione, sono la regola.
L'abuso è anche fisico (maltrattamenti)
e psicologico (utilizzo della manipolazione - battute, prese in giro -, della violenza - schiaffi, sculacciate -, della coercizione - minacce, dell'inganno - bugie e cose non vere).
E' la regola che:
"bisogna sempre essere forti", "non si piange", ecc ecc.
Messa da questo punto di vista, nessuno di noi ha avuto una infanzia felice come crede.
La regola è che i bambini devono sostenere i genitori, occuparsi di loro, reprimere le proprie emozioni per preservare l'equilibrio.
La regola è che devono sacrificarsi per salvare un genitore dalla depressione, o per sostenere le sue fantasie di grandezza (io guadagno, io mi sacrifico, io sono speciale, io sono forte).
La regola è che i bambini sono presi in giro per la loro debolezza, ingenuità, piccolezza, bontà, curiosità, vitalità.
Laddove ci sono difficoltà in famiglia saranno i bambini a tamponarle.
Sono il bastone della vecchiaia dei genitori, il loro sostegno, la loro consolazione, vogliono il bene dei genitori, sono pronti al sacrificio estremo - anche della loro stessa vita.
Laddove un genitore soffre sono pronti a sacrificare il loro stesso benessere.
Poi crescono e si aspettano lo stesso dai più piccoli.
E dagli altri in generale.
E anche dagli animali e dalle piante e dai minerali.
Da tutti gli esseri.
Ecco perchè:
- le ingiustizie non muovono più ribellione (da bambini era peccato).
- la depressione è la regola (è solo il dolore rimosso per compiacere i genitori).
perchè l'esaltazione e il narcisismo sono così diffusi (sono amato perchè sono speciale - certo, in un dato momento della mia vita non lo ero ecco perchè non sono stato amato ma ora è tutto diverso e mamma e papà ora mi possono amare, e tutto il mondo mi può amare).
- l'ansia è così diffusa (se provo questa emozione e la manifesto sarò punito e non sarò più amato).
- le tossicomanie così gradite (meglio stare in un mondo virtuale che in un mondo dove si è sfruttati)
e così via.
E così avanti da generazioni in tutte le classi sociali, nessuna esclusa.
Tra poche ore si celebrerà la nascita di un bambino sfuggito al massacro.
Ha ricostruito un mondo a partire dall'amore e rinunciando all'odio.
Quel bambino è anche in noi,
e da lì si può ricostruire un mondo.
Auguri di Buon Natale a tutti
martedì 10 dicembre 2013
Meditazione: quel punto da cui scaturisce tutto
Ascoltando il respiro c'è un punto da cui scaturisce tutto,
l'acqua spinge via non appena stai per toccare l'imboccatura da cui fuoriesce un potente flusso,
ascoltare solo il respiro sarebbe semplice se non fosse per
quel pensiero che arriva,
quel pensiero che arriva,
l'immagine che giunge,
quell'intuizione o quel collegamento che portano di nuovo lontano dal respiro.
Si ritorna nella Matrix fatta di pensieri e storie e credenze e valori.
Lì dicono le tradizioni spirituali che siamo ancora limitati e confusi, benché con la sensazione di essere liberi e determinati.
Ogni epoca storica ha i suoi inganni e le sue falsità - verità assodate che tra qualche centinaio di anni saranno viste come ridicole idee.
La verità sta ancora più sotto,
ciò da cui nasce tutto.
nel semplice ascolto del respiro.
Autore immagine: michael clarke stuff
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