domenica 13 luglio 2014

Essere vincitori è più importante che vincere

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Possiamo avere solo ciò che abbiamo già...

... e non avremo mai quello che già non abbiamo....

... dentro di noi...

Dentro di noi si forgia la miseria o la ricchezza...

Una relazione felice c'è se la sappiamo immaginare e starci bene in quella immagine.

Una situazione di benessere la possiamo vivere se dentro già la possiamo immaginare e ci stiamo bene in quell'immagine.

Poi si tratta di andare nel mondo e muoversi e agire con la fiducia che può succedere quello che desideriamo.

Poi si tratta di aver fede in noi e in quella immagine anche quando fuori piove e fa freddo.

Poi si tratta di saper perseverare, con tenacia e costanza e ottimismo.

Fatto tutto questo, a un certo punto diventa anche indifferente se poi vinciamo o no.

Abbiamo imparato ad essere vincitori: è più importante che vincere qualcosa che poi la vita ci può togliere in qualsiasi momento comunque.


mercoledì 14 maggio 2014

Quell'inquietudine che hai dentro

Non puoi fermarti,
non puoi goderti quello che hai,
non puoi riposarti sui tuoi successi,
né sentirti nutrito dalle congratulazioni.

Ogni posto è un problema perché
quando l'hai raggiunto,
già vorresti essere in un altro.

Poi provi rabbia davanti a questo.
Perché deve essere sempre così?

Allora ti dò un consiglio:
vai a trovare la parte che soffre.

Quella che ascolta le critiche continue,
le lamentele del tarlo.
Tarlo che dice:
"Non dovresti fare questo ma quello,
non basta ancora quello che fai,
come vedi non stai facendo la cosa giusta ecc".
Se ascolti la sofferenza si crea silenzio:
il Tarlo scompare, il rumore delle sue mascelle si attenua,
anche la tua frustrazione al solito teatrino che hai dentro per la cronica insoddisfazione.

Stai nella sofferenza.

E' meglio.
Da lì puoi ricordarti di chi ti brontolava tutto il giorno,
da lì puoi capire come stavi veramente allora.

Da lì inizi a provare compassione per te stesso.

Da lì paradossalmente inizi a goderti la vita. Un passo alla volta.


martedì 29 aprile 2014

Hai già vinto

Foto: Miguel Hermoso Cuesta
Vuoi cambiare quella abitudine che ti tormenta?
L'hai già fatto.

Vuoi ottenere quel tratto di personalità?
L'hai già ottenuto.

Vuoi vincere i tuoi nemici?
L'hai già fatto.

Vuoi ottenere quella realizzazione professionale?
L'hai già ottenuta.

Vuoi quella realizzazione affettiva.
E' già lì.

Pensa questo...
poi vivi.

Il tempo rivelerà semplicemente ciò che hai dentro già di conseguito e maturo.

Un volta volta la chiamavano fede,
Jung sincronicità,
oggi principio di attrazione.

Ma la sostanza resta quella: rimettere al posto regale che le spetta la nostra coscienza.

Il bene viene dal sentire che abbiamo tutto, ora, per sempre.
Il male dal sentirci deboli, fragili, incompleti.

Quindi cosa scegli?

Non si tratta di scegliere una volta per tutte,
ma ogni volta che abbiamo un dubbio su noi stessi o sulla vita possiamo farlo.

Si vive meglio, e si ottiene di più.









venerdì 18 aprile 2014

La sicurezza di stare al mondo

Viene dalla madre,

dall'essere sicuri che è calma e serena mentre ci abbraccia,

che ci sarà sempre quando la cercheremo, come nel passato,

che ci desidera e siamo per lei la cosa più bella,

anche se piangiamo, se siamo disperati, se non dormiamo
o non ubbidiamo.


Poi viene dal padre, che bada alla sicurezza della famiglia,
che si prende cura della moglie e dei figli.


Viene più tardi dal sentire che c'è una famiglia alle proprie spalle in caso di bisogno,

che nel momento di difficoltà avremo sempre qualcuno dietro,

o qualcosa.


Per chi non ha avuto una madre così,

e poi un padre così,

e poi una famiglia così,

per chi non ha quel qualcuno o qualcosa,

si aprono praterie e abissi di paura e angoscia,

e ogni passo è una fatica,

e ogni punto è buono per cercare un appoggio e riposarsi.


Per queste persone c'è sempre la possibilità di pensare alla madre spirituale,

al padre spirituale,

alla famiglia spirituale,

a quello che nell'invisibile sostiene e nutre alla fine

ogni essere vivente.


Anche la madre fatta di carne

e il padre

e la famiglia;

da cui vengono le persone e le cose.


Se non c'è un posto dove appoggiare i piedi,

c'è sempre un sostegno che ci fa stare belli dritti

mentre camminiamo in quello che forse è sempre sembrato fango e palude.


Il potere è anche questo: trovare ora quello che non c'è mai stato.

Sono conquiste eterne.













venerdì 4 aprile 2014

Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...