Pensieri di Psicologia, Psicoterapia, Meditazione, Crescita personale; PNL, costellazioni familiari, formazione, respirazione circolare (o rebirthing, o vivation, o simili), ipnosi ericksoniana e tutto quello che vi viene in mente in proposito..
Lo ritrovi nelle situazioni che vivi, senza profondità;
Negli incontri che fai, senza futuro;
Nelle strade che prendi, senza sbocco.
Non è sfortuna - è il fato,
è il marchio di Caino,
così pensi alle volte.
E' quel mondo che ti aspettavi,
e che non trovi.
E' quel mondo che cerchi,
ma ti sfugge.
E' tutto intorno a te,
ma non sai da che parte entrarvi per partecipare.
Sembra qualcosa di soprannaturale a ostacolarti,
un marchio divino,
ma è solo un bambino che ha smesso di crescere,
che continua a correre a gattoni o poco più per gli stessi corridoi vuoti,
che continua a cercare di entrare in una famiglia che non c'è,
che continua a credere a un amore che non esiste,
a promesse inutili.
Non è il marchio di Caino,
è solo che stavi camminando per strade vuote da una vita e te ne sei accorto solo ora.
Lascia pure il vuoto a chi ci crede ancora -
il mondo è ampio a sufficienza da darti anche la pienezza.
Lava via il marchio di Caino e torna tra quei corridoi vuoti,
prendi in braccio quel bambino che ancora cammina da solo
e vai in un mondo senza più solitudine.
Ti sarà tutto più chiaro dopo - e sarà tutto più facile senza quel marchio,
il marchio della solitudine subita
che ora puoi guarire.
ci saranno sempre rimpianti, strade sbagliate, errori.
Così diventiamo avidi, lottiamo come mosche nelle ragnatele, cercando in tutti i modi di evitare
l'inesorabile e quieto ragno.
Ma per questo possiamo meditare con più convinzione,
per cercare le gocce sotto i sassi del deserto,
per trovare l'acqua dove sembrano esserci solo rocce,
per trovare sollievo al grande freddo,
o al grande caldo,
a quell'inferno che l'Ego sta costruendo nel mondo fuori,
per trovare la calma di scegliere mentre la vita scorre a migliaia di chilometri all'ora,
per capire cosa vogliamo veramente mentre fuori mentre fuori ci dicono come dovremmo vivere o che bisogni avere.
Chiudiamo gli occhi,
ascoltiamo il respiro,
lasciamo che l'Universo fuori si dissolva,
lasciamo che la coscienza cada come un sasso strato dopo strato
dentro il Sè,
all'infinito.
Lasciamoci cadere e ascoltiamo il respiro.
Alla fine, se tutto esiste, è solo per lui.
Alla fine, se quello che viviamo può avere un senso, è solo per lui.
Le cose evolvono,
cambiano e si modificano.
Le cose e le persone possono migliorare e peggiorare.
Ciò che è perfetto è lo stato di amore e compassione che possiamo provare per noi e gli altri,
è una visione che si autoalimenta e che si nutre di sè stessa,
si espande e nutre gli altri,
la guadagniamo
quando smettiamo di sentirci vittime del mondo e affrontiamo le nostre paure,
quando sentiamo di aver fatto il massimo,
quando sentiamo di essere arrivati al nostro limite e di camminare verso la nostra vera natura.
Siamo felici perchè sentiamo che stiamo vivendo la nostra essenza
e che sta crescendo come un filo d'erba tra il cemento come nel bellissimo romanzo "Un albero cresce a Brooklin".
Il tempo scompare perchè sappiamo che quel cammino ha senso in sè,
lo spazio scompare perchè sentiamo che già stare qui e camminare è un successo,
e lo stesso riguarda ogni essere umano.
La perfezione è andare verso sè stessi,
a ogni costo,
a ogni prezzo,
con il sorriso e l'ottimismo che crescono,
con il senso dell'amicizia e della stabilità che crescono,
con il senso che tutto è perfetto così com'è perchè in fondo siamo già arrivati, siamo già a casa.
Dopo aver letto il bel libro di Vadim Zeland sul transurfing e aver visto attraverso i suoi occhi come funziona la legge di attrazione e repulsione nel mondo interiore ed esteriore, secondo l'approccio di un fisico, non posso che essere ancora più grato a chi mi ha insegnato a meditare e a praticare yoga.
L'hatha yoga che prepara alla meditazione (o più comunemente nota come mindfullness), le tecniche di pranayama che preparano alla meditazione e la meditazione consentono di giungere a quello stato di distacco che è prerequisito per il raggiungimento dei propri propositi.
Essere interessati a ciò che desideriamo e andarci verso come quando usciamo a prendere un giornale, è uno degli esempi più efficaci che ho trovato su come raggiungere un obiettivo e non lasciarselo sfuggire.
Un altro passaggio importante che si può trovare nei suoi libri è quello in cui definisce il concetto di destino come qualcosa che è predeterminato come può esserlo un sentiero di montagna, ma il libero arbitrio nostro sta appunto nella possibilità di scegliere un altro sentiero più consono ai nostri desideri e ai nostri bisogni.
Non possiamo lottare contro il destino, trasformarlo, fermarlo, ma possiamo cambiare strada ed essere più felici.
Quindi pratichiamo Yoga, prepariamo la mente alla concentrazioni attraverso le posizioni dell'Hatha Yoga e del pranayama, meditiamo e scendiamo in profondità dove regna l'imperturbabilità.
Se un problema ci affligge meditiamo fino ad arrivare a una profondità che supera la radice del problema - sarà facilissimo poi sradicare ciò che affligge o superarlo con forme di vita migliori.
Buona meditazione quindi e buone scelte di sentieri verso ciò che desideri di meglio per te e questo mondo.
Qualsiasi sia la terra su cui cammini,
non c'è mai solitudine.
Se ti sembra di essere all'inferno ricordati che qualcuno l'ha già attraversato,
ricordati per esempio delle allucinazioni di Kafka, la sua impotenza e il suo disorientamento;
se ti sembra di essere nel purgatorio, ricordati dei tuoi fratelli e delle tue sorelle che condividono ogni giorno questa esistenza su questo pianeta, al tuo fianco;
se ti senti in paradiso, ricordati che ci sono coloro che hanno saputo andare oltre le trappole e le illusioni della mente - o semplicemente c'è quel che sarai nel futuro dopo aver vinto ogni tua debolezza, dopo aver messo la mano sulla spalla di quella bambina o quel bambino che hai dimenticato da qualche parte, in qualche letto, in posizione fetale, tremante dal freddo e dalle paure.
Aspetta che tu la guidi oltre quelle fiamme, oltre quelle nebbie, nella libertà che ti aspetta.
Aivanov scrive che la nostra anima è come una goccia d'acqua e che cadiamo dal cielo con un compito: qua abbiamo qualcosa da lavare via, la dobbiamo purificare qualcos'altro, laggiù dobbiamo nutrire altro ancora. Nel farlo ci sporchiamo, è inevitabile, ma poi nel tornare al cielo ritroviamo la nostra purezza pronti per un'altra avventura.
A questo proposito penso a persone come George Michael, del quale alcune canzoni mi sono rimaste impresse, come "Like a Jesus to a Child"...
... con le emozioni e sensazioni di benessere, pienezza, pace, comprensione, accettazione che comunica. Mi chiedevo come sarebbe meraviglioso vivere in uno stato di quel genere, per la maggior parte del tempo. L'ascoltavo e riascoltavo e lo stesso facevo durante i miei corsi per aiutare le persone ad accedere a quegli stati.
Ma anche altre come questa che parla di giustizia e ingiustizia con toni umani...
O questa che accenna ai temi della vita e della morte e del dopo morte...
Poi se si accostano queste espressioni ad altre che non sono altrettanto alte, si rischia di restare un pò delusi, così poi penso che in generale,
non sempre siamo all'altezza di quello che scriviamo o diciamo, ma quello che esce da noi ha una vita autonoma e ha un percorso suo indipendentemente da noi e fa del bene nonostante noi.
Ed è meglio non essere sempre all'altezza delle nostre più alte manifestazioni che essere sempre al disopra di una mediocre concretizzazione di ciò che siamo.
Ed è meglio lasciare in qualcuno un segno positivo che nascondersi per timore di sbagliare.
Ed è meglio aspirare a vivere come le nostre migliori espressioni che spendere tempo a vergognarci per ciò che non siamo stati all'altezza di saper fare nonostante ciò che abbiamo detto e saputo.
Perciò voglio ricordare George Michael per la sua parte migliore, così come voglio ricordare le persone e me stesso negli anni trascorsi assieme per ciò che di bello e buono abbiamo condiviso e portato in questo piano materiale.
Il resto possiamo dimenticarlo e andiamo avanti: mi piace immaginare che lui continuerà con il suo viaggio per essere ancora di più ciò che è veramente nel profondo dopo aver riposato un pò in una dimensione più gentile di questa, e così potremo fare noi nei mesi che verranno; potremo continuare a lasciare andare il nostro non-ordine, il nostro non-amore, il nostro non-comprendere per diventare ancora di più ciò che siamo veramente e che ogni tanto fa capolino tra le nostre parole, i nostri pensieri, le nostre azioni.
Così come le canzoni che ha cantato lui, anche noi abbiamo da cantare le nostre. Avremo esercizi da fare, discipline da tenere, dovremo purificare il più possibile il messaggio dal nostro ego e dalla paura, ma alla fine la melodia sarà quella che serve a noi e serve a chi ci sta intorno e rende questo mondo meritevole di essere vissuto.
Se anche avremo cantato una sola buona canzone, pochi minuti in un mare di momenti stanchi, forse già questo avrà dato un senso a tutto quel tempo che, in fondo, rispetto all'eternità, è comunque poco.
E forse se ci rilassiamo con questo pensiero, avremo più energie da dedicare a ciò che ci fa stare bene e meno al timore di sbagliare.
Buone canzoni a tutti per il 2017 e grazie Michael per le tue canzoni più belle.