Kohlberg definisce i seguenti livelli di sviluppo morale di un individuo:
1) stadio preconvenzionale
a) stadio premio - punizione: mi oriento in base al premio che posso ricevere o alla punizione che potrei avere;
b) orientamento individualistico e strumentale: faccio qualcosa solo se mi è utile.
2) stadio convenzionale
a) orientamento del bravo ragazzo: tengo conto degli altri e del loro pare e cerco di mantenere armonia ne mio ambiente;
b) orientamento all'autorità e all'ordine: non mi oriento nel mio agire più al gruppo ma al mio ruolo - riconosco i doveri anche verso la società in base al ruolo che rivesto;
3) orientamento post-convenzionale:
a) stadio del contratto sociale: le norme vanno comunque rispettate perchè garantiscono il benessere di più persone;
b) stadio dei principi etici universali: impegno per il rispetto della vita e della dignità;
c) interrogativi morali di tipo filosofico.
Da questo punto di vista potremmo quindi dire che un percorso spirituale ci porta verso livelli morali sempre più elevati a dispetto dell'educazione e del condizionamento sociale che ci vorrebbero più meschini.
Quando ragioniamo in termini di umanità funzioniamo al massimo livello e siamo veramente umani.
Detto questo: tu a che punto sei? E dove vuoi andare? E dove stai andando?
E il percorso spirituale che stai seguendo ti aiuta a far posto a tutti gli esseri - umani e non umani? e a tutto ciò che è visibile e non visibile?
Perchè ogni cosa che facciamo influenza tutto ciò che circonda - vicino e lontano, piccolo e grande.
A.
Pensieri di Psicologia, Psicoterapia, Meditazione, Crescita personale; PNL, costellazioni familiari, formazione, respirazione circolare (o rebirthing, o vivation, o simili), ipnosi ericksoniana e tutto quello che vi viene in mente in proposito..
giovedì 30 agosto 2012
lunedì 20 agosto 2012
La verità esiste- ed è il tuo respiro
Non sono le idee che ci attraversano,
le ideologie che danno senso alla nostra vita,
le passioni che ci fanno sentire vivi,
le persone che danno significato alla nostra vita,
Non è lì la verità.
Nemmeno nella storia del nostro passato,
in tutto ciò che ci fa dire "io sono così",
in tutto ciò che ci attende nel futuro o che ci immaginiamo ci sia.
Non è lì la verità.
La verità non è scritta
non è espressa
non può nemmeno esserlo,
perchè è mutevole di istante in istante
proprio come il respiro.
Perchè la verità è nel respiro,
nel consapevole contatto del respiro quando entra e quando esce.
Il resto è un contorno che lascia il tempo che trova.
le ideologie che danno senso alla nostra vita,
le passioni che ci fanno sentire vivi,
le persone che danno significato alla nostra vita,
Non è lì la verità.
Nemmeno nella storia del nostro passato,
in tutto ciò che ci fa dire "io sono così",
in tutto ciò che ci attende nel futuro o che ci immaginiamo ci sia.
Non è lì la verità.
La verità non è scritta
non è espressa
non può nemmeno esserlo,
perchè è mutevole di istante in istante
proprio come il respiro.
Perchè la verità è nel respiro,
nel consapevole contatto del respiro quando entra e quando esce.
Il resto è un contorno che lascia il tempo che trova.
lunedì 13 agosto 2012
Camminare su una lama
In un percorso spirituale c'è sempre il rischio.
Il rischio di cadere nel conflitto contro il negativo, attaccandosi al positivo, se ci si focalizza sul positivo stesso (l'essenza di luce, divinità, amore, saggezza in noi).
Il rischio di attaccarsi al negativo e di giustificarlo se si segue la via in cui si nega tutto ciò che non è verità (entrare dentro il dolore, la sofferenza, le emozioni pesanti per scoprirne alla fin fine l'inconsistenza e la nullità - o per lasciare che con tale sofferenza l'anima si purifichi e in conseguenza di questo processo lasciare che saggezza e amore emergano dalla gabbia che va dissolvendosi).
Anche la meditazione stessa - perlomeno nelle fasi iniziali (ma essendo probabilmente un percorso praticamente infinito che senso ha parlare di fasi iniziali?) - nelle sue varie forme - può essere forse praticata con lo stesso rischio.
Sono tranelli dell'Ego nella via verso la liberazione.
E nello stesso tempo è un tranello anche pensare che possiamo evitare di camminare su questa lama - la lama esiste comunque, è sotto i nostri piedi, perchè voletnti o nolenti siamo tutti su un percorso spirituale.
Il rischio di cadere nel conflitto contro il negativo, attaccandosi al positivo, se ci si focalizza sul positivo stesso (l'essenza di luce, divinità, amore, saggezza in noi).
Il rischio di attaccarsi al negativo e di giustificarlo se si segue la via in cui si nega tutto ciò che non è verità (entrare dentro il dolore, la sofferenza, le emozioni pesanti per scoprirne alla fin fine l'inconsistenza e la nullità - o per lasciare che con tale sofferenza l'anima si purifichi e in conseguenza di questo processo lasciare che saggezza e amore emergano dalla gabbia che va dissolvendosi).
Anche la meditazione stessa - perlomeno nelle fasi iniziali (ma essendo probabilmente un percorso praticamente infinito che senso ha parlare di fasi iniziali?) - nelle sue varie forme - può essere forse praticata con lo stesso rischio.
Sono tranelli dell'Ego nella via verso la liberazione.
E nello stesso tempo è un tranello anche pensare che possiamo evitare di camminare su questa lama - la lama esiste comunque, è sotto i nostri piedi, perchè voletnti o nolenti siamo tutti su un percorso spirituale.
sabato 21 luglio 2012
Il treno del destino
La malattia è il destino,
un problema di salute,
qualcuno che ci tradisce o ci lascia,
o qualcuno per il quale soffriamo.
Tutto è manifestazione di destino.
Pensiamo di controllarlo con la medicina, con la psicologia, con la nostra intelligenza ed i nostri sforzi,
ma alla fine, in fondo, nel migliore dei casi, è solo un cercare di contrattare con il proprio Destino.
Non è possibile probabilmente trattare con lui,
Puntare a piccoli sconti di pena non funziona quasi mai.
Tanto vale fermarsi, guardarlo negli occhi, respirare mentre lo guardiamo che viene verso di noi come un treno - e possiamo lasciare che ci attraversi.
Respiro dopo respiro.
Per tutta la vita.
Mentre gli andiamo incontro
vivendo la nostra vita
mentre ci attraversa.
A.
un problema di salute,
qualcuno che ci tradisce o ci lascia,
o qualcuno per il quale soffriamo.
Tutto è manifestazione di destino.
Pensiamo di controllarlo con la medicina, con la psicologia, con la nostra intelligenza ed i nostri sforzi,
ma alla fine, in fondo, nel migliore dei casi, è solo un cercare di contrattare con il proprio Destino.
Non è possibile probabilmente trattare con lui,
Puntare a piccoli sconti di pena non funziona quasi mai.
Tanto vale fermarsi, guardarlo negli occhi, respirare mentre lo guardiamo che viene verso di noi come un treno - e possiamo lasciare che ci attraversi.
Respiro dopo respiro.
Per tutta la vita.
Mentre gli andiamo incontro
vivendo la nostra vita
mentre ci attraversa.
A.
mercoledì 18 luglio 2012
L'albero del bene e del male
Il bene è solo,
il male mai.
Il bene è scoperto,
il male mai.
Il bene è staccato dalle conseguenze,
il male mai.
Il bene è libero dal futuro
Il male no.
Il bene punta al servizio,
il male a farsi servire.
Il bene punta all'universo,
il male all'io.
Il bene punta alla crescita,
il male alla distruzione o alla conservazione.
Il bene è creativo,
il male è rigido, morto, inerte.
Il bene è attento al qui ed ora,
il male ai principi, alle idee, ai progetti.
Il male è più forte del bene.
Il bene però si serve del male.
Così alla fine, se si sta seduti
o si pensa di esserlo
sul ramo del bene
bisogna stare attenti a non segare il tronco del nostro albero.
il male mai.
Il bene è scoperto,
il male mai.
Il bene è staccato dalle conseguenze,
il male mai.
Il bene è libero dal futuro
Il male no.
Il bene punta al servizio,
il male a farsi servire.
Il bene punta all'universo,
il male all'io.
Il bene punta alla crescita,
il male alla distruzione o alla conservazione.
Il bene è creativo,
il male è rigido, morto, inerte.
Il bene è attento al qui ed ora,
il male ai principi, alle idee, ai progetti.
Il male è più forte del bene.
Il bene però si serve del male.
Così alla fine, se si sta seduti
o si pensa di esserlo
sul ramo del bene
bisogna stare attenti a non segare il tronco del nostro albero.
mercoledì 11 luglio 2012
Erode tra noi
Trailer film i figli dell'uomo
Non serve passare alle armi.
Basta togliere il tempo a una genitore di stare a casa se lo desidera,
basta togliere le risorse economiche a una famiglia,
basta portare allo sfacelo il tessuto familiare e sociale di una comunità,
basta nutrire le paure e le paranoie dei singoli,
basta lasciare le forze dell'anticoscienza libere nella tv, nelle radio e nei giornali,
basta poco per spingere un singolo a ritirarsi in sè stesso spaventato e sperare che la vita finisca presto.
O forse, se non siamo chiamati più a far nascere bambini - siamo chiamati a far rinascere i bambini che siamo stati
ma questa volta con l'occasione di vivere con coraggio, apertura, fiducia, creatività.
Generazioni di guerre, miseria, crisi, difficoltà hanno forse mirato proprio a questo - all'evoluzione della specie umana verso una specie migliore.
Ancora più umana.
In quell'umanità sarà possibile di nuovo fare bambini
A.
Non serve passare alle armi.
Basta togliere il tempo a una genitore di stare a casa se lo desidera,
basta togliere le risorse economiche a una famiglia,
basta portare allo sfacelo il tessuto familiare e sociale di una comunità,
basta nutrire le paure e le paranoie dei singoli,
basta lasciare le forze dell'anticoscienza libere nella tv, nelle radio e nei giornali,
basta poco per spingere un singolo a ritirarsi in sè stesso spaventato e sperare che la vita finisca presto.
O forse, se non siamo chiamati più a far nascere bambini - siamo chiamati a far rinascere i bambini che siamo stati
ma questa volta con l'occasione di vivere con coraggio, apertura, fiducia, creatività.
Generazioni di guerre, miseria, crisi, difficoltà hanno forse mirato proprio a questo - all'evoluzione della specie umana verso una specie migliore.
Ancora più umana.
In quell'umanità sarà possibile di nuovo fare bambini
A.
venerdì 6 luglio 2012
A cosa servono i lager
A ricordare che le regole sono più grandi dell'amore.
...
La disumanità è razionalizzata: "Lavorare rende liberi.."
Se non rispetti le regole (lavorare) non meriti la libertà.
Se non meriti la libertà meriti tutto il resto.
In quel "resto" ti disumanizzi.
Disumanizzandoti meriti il resto del resto.
Così nel mentre diventi sempre meno umano io posso trattarti da "non persona".
Così se prima c'era una regola tra me e te ora c'è una differenza enorme in termini di "specie", "dna", "razza".
Con l'aumentare delle differenze si possono aprire le porte dell'inferno con la buona coscienza...
...
All'essere umano basta poco per chiudere il cuore.
Basta una piccola ragione.
Una piccola giustificazione.
Una minima regola.
Anche oggi.
Dalle periferie delle città alle relazioni di ogni giorno.
Basta poco per chiudere il cuore.
Basta una trasgressione di una delle infinite regole dell'universo.
Canzone di Vasco Rossi
...
La disumanità è razionalizzata: "Lavorare rende liberi.."
Se non rispetti le regole (lavorare) non meriti la libertà.
Se non meriti la libertà meriti tutto il resto.
In quel "resto" ti disumanizzi.
Disumanizzandoti meriti il resto del resto.
Così nel mentre diventi sempre meno umano io posso trattarti da "non persona".
Così se prima c'era una regola tra me e te ora c'è una differenza enorme in termini di "specie", "dna", "razza".
Con l'aumentare delle differenze si possono aprire le porte dell'inferno con la buona coscienza...
...
All'essere umano basta poco per chiudere il cuore.
Basta una piccola ragione.
Una piccola giustificazione.
Una minima regola.
Anche oggi.
Dalle periferie delle città alle relazioni di ogni giorno.
Basta poco per chiudere il cuore.
Basta una trasgressione di una delle infinite regole dell'universo.
Canzone di Vasco Rossi
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