domenica 30 settembre 2012

L'importanza della psicoterapia per la vita spirituale

La vita spirituale si nutre a volte dei disordini della mente e del cuore.
Cerchiamo nel mondo "oltre" risposte che non possiamo trovare su questo piano.

A volte queste risposte non le troviamo all'inizio perchè è bloccata, compromessa, inibita la nostra capacità di conoscere noi stessi-gli altri-il mondo a causa di traumi, dolori, stati dissociativi creati da ripetuti abusi fisici, psicologici addirittura sessuali.

Così sviluppiamo talenti che ci permettono di meditare, pregare e di stare in connessione con l'altra dimensione.

Ma questo è il tetto della personalità.

Il Dalai Lama credo che parlò dell'importanza di avere un cuore caldo e una mente fredda.
E la mente fredda e un cuore caldo nascono da una buona psicoterapia nel caso di traumi.

Altre vie per guarire i traumi forse risiedono in un ottimo Maestro e in un ottimo rapporto con lo stesso, ma questo attualmente non mi pare essere la condizione della maggior parte degli occidentali.

Così la vita spirituale è il tetto della casa.
una buona vita emotiva e mentale sono le fondamenta e le mura.

Avere un buon tetto aiuta a fare dei lavori di risistemazione delle mura e delle fondamenta senza bagnarsi.

Ma non si possono trascurare questi lavori altrimenti poi, anche il tetto può caderci addosso.



martedì 25 settembre 2012

Chi non salva chi salva il mondo

Occuparsi dei problemi del mondo
della gente
del pianeta

e non avere idea di quali siano i propri problemi
le proprie difficoltà
o le difficoltà della propria famiglia
nutre molto l'ego.

E' poco spirituale mentre sembra di esserlo molto.

A che serve essere ansiosi e contratti e sofferenti mentre si reggono le colonne del creato?
Meglio farsi da parte e lasciare tutto alle spalle del più forte.

Che poi di solito è l'insieme delle vite di migliaia di esseri umani che compiono
microscopiche azioni d'amore
ovunque nel pianeta
a volte anche senza saperlo.


mercoledì 19 settembre 2012

L'irresistibile piacere del ciuccio

La tv la sera appena tornato, o durante le vacanze, o dopo una giornata difficile, o nelle lunghe notti d'inverno o assieme alla persona che ami...

è solo un ciuccio.

Non che sia cattiva la cosa - è solo fuori tempo.

Se non trovi qualcosa di meglio da fare in quelle ore allora potresti aver bisogno di psicofarmaci per sostituire la tv?

Allora meglio la tv.

E' una psicoterapia di contenimento di massa che funziona, è gratis (quasi) e praticamente infinita.

Ma non è che sia una scelta evoluta davanti alle urgenze che incombono.

E' semplicemente un stare fermi mentre il treno della vita scorre.





giovedì 30 agosto 2012

Percorso spirituale: una prospettiva psicologica

Kohlberg definisce i seguenti livelli di sviluppo morale di un individuo:
1) stadio preconvenzionale
a) stadio premio - punizione: mi oriento in base al premio che posso ricevere o alla punizione che potrei avere;
b) orientamento individualistico e strumentale: faccio qualcosa solo se mi è utile.
2) stadio convenzionale
a) orientamento del bravo ragazzo: tengo conto degli altri e del loro pare e cerco di mantenere armonia ne mio ambiente;
b) orientamento all'autorità e all'ordine: non mi oriento nel mio agire più al gruppo ma al mio ruolo - riconosco i doveri anche verso la società in base al ruolo che rivesto;
3) orientamento post-convenzionale:
a) stadio del contratto sociale: le norme vanno comunque rispettate perchè garantiscono il benessere di più persone;
b) stadio dei principi etici universali: impegno per il rispetto della vita e della dignità;
c) interrogativi morali di tipo filosofico.

Da questo punto di vista potremmo quindi dire che un percorso spirituale ci porta verso livelli morali sempre più elevati a dispetto dell'educazione e del condizionamento sociale che ci vorrebbero più meschini.

Quando ragioniamo in termini di umanità funzioniamo al massimo livello e siamo veramente umani.

Detto questo: tu a che punto sei? E dove vuoi andare? E dove stai andando?
E il percorso spirituale che stai seguendo ti aiuta a far posto a tutti gli esseri - umani e non umani? e a tutto ciò che è visibile e non visibile?

Perchè ogni cosa che facciamo influenza tutto ciò che circonda - vicino e lontano, piccolo e grande.

A.







lunedì 20 agosto 2012

La verità esiste- ed è il tuo respiro

Non sono le idee che ci attraversano,
le ideologie che danno senso alla nostra vita,
le passioni che ci fanno sentire vivi,
le persone che danno significato alla nostra vita,

Non è lì la verità.

Nemmeno nella storia del nostro passato,
in tutto ciò che ci fa dire "io sono così",
in tutto ciò che ci attende nel futuro o che ci immaginiamo ci sia.

Non è lì la verità.

La verità non è scritta
non è espressa
non può nemmeno esserlo,

perchè è mutevole di istante in istante

proprio come il respiro.

Perchè la verità è nel respiro,

nel consapevole contatto del respiro quando entra e quando esce.

Il resto è un contorno che lascia il tempo che trova.

lunedì 13 agosto 2012

Camminare su una lama

In un percorso spirituale c'è sempre il rischio.

Il rischio di cadere nel conflitto contro il negativo, attaccandosi al positivo, se ci si focalizza sul positivo stesso (l'essenza di luce, divinità, amore, saggezza in noi).

Il rischio di attaccarsi al negativo e di giustificarlo se si segue la via in cui si nega tutto ciò che non è verità (entrare dentro il dolore, la sofferenza, le emozioni pesanti per scoprirne alla fin fine l'inconsistenza e la nullità - o per lasciare che con tale sofferenza l'anima si purifichi e in conseguenza di questo processo lasciare che saggezza e amore emergano dalla gabbia che va dissolvendosi).

Anche la meditazione stessa - perlomeno nelle fasi iniziali (ma essendo probabilmente un percorso praticamente infinito che senso ha parlare di fasi iniziali?) - nelle sue varie forme - può essere forse praticata con lo stesso rischio.

Sono tranelli dell'Ego nella via verso la liberazione.

E nello stesso tempo è un tranello anche pensare che possiamo evitare di camminare su questa lama - la lama esiste comunque, è sotto i nostri piedi, perchè voletnti o nolenti siamo tutti su un percorso spirituale.



sabato 21 luglio 2012

Il treno del destino

La malattia è il destino,
un problema di salute,
qualcuno che ci tradisce o ci lascia,
o qualcuno per il quale soffriamo.

Tutto è manifestazione di destino.
Pensiamo di controllarlo con la medicina, con la psicologia, con la nostra intelligenza ed i nostri sforzi,
ma alla fine, in fondo, nel migliore dei casi, è solo un cercare di contrattare con il proprio Destino.

Non è possibile probabilmente trattare con lui,
Puntare a piccoli sconti di pena non funziona quasi mai.

Tanto vale fermarsi, guardarlo negli occhi, respirare mentre lo guardiamo che viene verso di noi come un treno - e possiamo lasciare che ci attraversi.

Respiro dopo respiro.

Per tutta la vita.

Mentre gli andiamo incontro
vivendo la nostra vita
mentre ci attraversa.

A.

Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...