lunedì 21 giugno 2010

L'età oscura

Vedere i segni del decadimento è fondamentale come vedere la bellezza della vita.

Vedere il Male mentre si espande come le maree nere di questi giorni (Mar Rosso, Golfo del Messico...) è importante quanto l'apprezzare gli ultimi Eden rimasti.

Capire che stiamo lasciando l'inferno a chi verrà dopo di noi è importante quanto apprezzare la vita che sempre si rinnova.

Sentire l'onda di stanchezza e depressione che fiacca la ricerca spirituale è fondamentale quanto sentire l'amore che lega ogni anima a ogni altra.

Vedere il Destino che inesorabile sta divorando il senso della Vita, con la violenza e la dissolutezza che lo precedono, guardarlo negli occhi, è quello che possiamo fare per cercare una strada diversa...

Costerà notti insonni, dolori personali, fatiche economiche e pericoli cambiare visione della vita e la vita stessa ma se pensiamo che qualcuno un domani potrebbe guardare alle nostre fatiche con ammirazione e amore, e che qualcuno già adesso può starci accanto senza essere visto, per sostenerci e crescere assieme a noi alla vista delle nostre fatiche quotidiane...

se pensiamo a tutto questo,

e se sentiamo che anche dentro di noi qualcosa cambia mentre cambiamo vita...

allora forse c'è ancora un senso in questo scendere all'inferno giorno dopo giorno...

Alessandro D'Orlando

mercoledì 16 giugno 2010

Le buone azioni che addormentano la coscienza

Non basta fare una buona azione. Le azioni migliori sono quelle che restano, che lasciano una buona traccia.

Ancora migliori sono le azioni che si fanno assieme ad altri.

Le azioni fatte da soli, estemporanee e senza effetti duraturi su questo piano di realtà, possono essere semplicemente sonniferi per la coscienza.

Da solo un uomo non è nulla... Le azioni di un uomo solo sono poca cosa.

Alle volte non si hanno alterative, ma almeno togliersi l'illusione di non aver bisogno di fare le cose assieme a qualcuno è importante...

Cosa facciamo per migliorare le cose che vediamo?
Chi coinvolgiamo?

Credo che siano domande importanti...

Alessandro D'Orlando

mercoledì 2 giugno 2010

Una testimonianza di una corsista

E' FANTASTICO!!!!!!! funziona alla grande!!stamattina durante la prima respirazione quando ci siamo programmati per l'intenzione della giornata mi ero proposta di mantenermi calma e di non alzare la voce e..... ce l'ho fatta!!!!anche se sono stata provocata come al solito!!!! ancora meglio!!! sono veramente contenta di aver fatto questo corso (...)

Firmato: Una partecipante ad un corso sulla respirazione e l'uso delle immagini e dei pensieri per programmare la propria giornata...

Ringrazio della testimonianza e sarò felice di pubblicare le altre che dovessero pervenirmi.

Buon mercoledì di festa

Alessandro D'Orlando

mercoledì 12 maggio 2010

venerdì 23 aprile 2010

Dopo, domani, mai

Alle volte ci si sente frustrati a non riuscire a raggiungere qualcosa.

Si ha il dubbio che sia troppo tardi.
O che il compito supera le proprie forze.
O che il mondo non sia il posto adatto per quel desiderio.
Che quel desiderio sia irrealizzabile.

Alle volte è utile proiettarsi nel futuro e capire che il tempo è sempre dalla nostra parte. Forse non basteranno 100 anni. Ma la direzione è tracciata.

E se dobbiamo pensare ad arrivare da qui a 100 anni, possiamo aspettare 100 anni.

Ma allora perchè non aspettarne 1000?
O 10000?
E perchè in fondo attendere così tanto?

In fondo tutto ciò che non accade ora non accadrà mai.
E forse potrà accadere nel futuro.
O anche no.

Forse è solo una scusa per trovare un senso a tutto.

Ma se non ci fosse il senso...
Abbiamo davvero bisogno di questo senso?
Possiamo stare senza un senso?

Semplicemente esistere e lasciare che il tempo ci porti verso le acque tranquille...

Alle volte pensarlo rilassa.

Si può uscire dal pathos del raggiungere qualcosa. Dal dolore di non averlo. Dal passato, passato a non averlo. Dalla prospettiva del futuro che trascorre senza ciò che vorremmo.

Si può essere.
Essere e basta.

E' un buon punto di partenza per porsi obiettivi.

Con lucida e ferma calma.
Ogni istante pootrebbe allora portare a ciò che si desidera.
O anche no.

Se accade, accade allora come una sorpresa.
Che non si può pretendere, nè attendere.

Forse la vita migliore è quella vissuta come il Natale.
Sai che arriverà una sorpresa, ma non sai da chi (forse anche da te per te), nè quando.
E questo la arricchisce ancora di più.

Alessandro D'Orlando

mercoledì 21 aprile 2010

Scegliere senza alternative

Alle volte siamo così preoccupati di avere delle alternative prima di finire di fare qualcosa, che posticipiamo all'infinito le nostre scelte.

Dire no solo dopo aver qualcosa a cui poter dire si... é una bella storia per chi sceglie, una bella favola da raccontarsi.

Chi subisce la scelta molto spesso, essendo impreparato, non ha alternative.
Chi sceglie, lo fa credendo molto spesso di avere alternative.

In realtà i legami con ciò che allontaniamo da noi sono spesso più profondi di quello che credavamo, tanto da non riuscire spesso a dire sì a ciò che viene dopo.

Tanto da vivere con colpa la nostra possibilità di scegliere rispetto a chi questa possibilità non ha avuto.

Non è la presenza di alternative a renderci veramente liberi, ma la capacità di sentire se una cosa è buona o meno per noi in assoluto.

E se non va possiamo allontanarla da noi senza alternative a cui appoggiarsi.

Il vuoto, o la solitudine, può essere l'alternativa migliore.... almeno per un pò...
Con fiducia che al momento giusto finirà, improvvisamente, anche l'attraversata nel deserto.

Alessandro D'Orlando

Onorare il nemico

Alcuni al convegno di Bellaria in cui sono intervenuto per le costellazioni familiari, mi hanno chiesto come sia possibile onorare il nemico: ci sono cose terribili nel mondo.

Ancora di più... che senso ha l'inginocchiarsi davanti al nemico? O a ciò che si considera il male?

Mi chiedo semplicemente come fanno i lottatori a inginocchiarsi davanti all'avversario - mentre lo guardano - prima di lottare con lui.

Mi chiedo se guardando il male non sia il senso di impotenza che ci prende a impedirci la visione profonda di ciò che accade.

Mi chiedo se non sia il fatto che non riusciamo a accettare il potere del male che ci supera, a lottare per il bene - schierarsi con chi può perdere... perchè?.

Onorare la forza del nemico credo che aiuti a essere rispettosi e a non fare sciocchezze.

Poi dobbiamo scegliere a quali forze prestare servizio: servizio al Bene, o servizio al Male?

Sempre se ci è possibile scegliere... Sempre se non siamo già stati presi a servizio, e non ce ne siamo accorti...

AD

Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...