Ci sono momenti nella vita in cui aumenta l'energia vitale senza poterci fare nulla per domarla.
Irrompe nel sonno, nelle relazioni, nell'ordine costituito.
Porta scompiglio nel presente e nei piani futuri e non c'è modo per rimettere le cose a posto: è come se tutto crollasse improvvisamente.
In quei momenti di solito si cerca qualcosa che riporti allo status quo... Alcol, passatempi, chiaccherate...
Credo invece che in quei momenti le porte dell'anima siano più aperte che mai: è da quella porta che soffia un vento foriero di caos e disordine. E' verso quella porta che bisogna volgersi, tenendosi una mano sugli occhi per continuare a vedere controcorrente.
In quei momenti la meditazione è più intensa e la vita stessa diventa meditazione (come sempre lo è, solo più in profondità di solito). Tutto, ogni istante, è vissuto con consapevolezza estrema: alzarsi, fare colazione, vivere la vita di ogni giorno... Tutto va rivisto, forse riprogettato, dentro e fuori... Tutto diventa oggetto di una rinnovata intenzionalità.
Fiducia nella vita, atteggiamento positivo, pazienza, ascolto, solitudine: per chi ce la fa, è come aumentare l'energia interiore... Quello che succede dopo di solito è inaspettato, è nuovo, è la vita stessa che torna tra le cose senza più vita del passato.
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Pensieri di Psicologia, Psicoterapia, Meditazione, Crescita personale; PNL, costellazioni familiari, formazione, respirazione circolare (o rebirthing, o vivation, o simili), ipnosi ericksoniana e tutto quello che vi viene in mente in proposito..
giovedì 4 novembre 2010
lunedì 1 novembre 2010
L'importanza di meditare
La meditazione è tutto.
Senza meditazione, indipendentemente dalla tecnica usata, la mente è zoppa.
Imparare a meditare e trovare sempre più tempo da dedicarvi è di importanza fondamentale.
Meditare 2' al giorno è già qualcosa, e con il tempo porta a desiderare di meditare ancora di più, fino ai ritiri spirituali.
L'attenzione al respiro è uno strumento potente e raffinato di meditazione e dalla pratica poi si può decidere di passare a qualsiasi altra tecnica di meditazione, non ha controindicazioni e può essere usato da chiunque.
Praticare l'attenzione al respiro guidando (per riprendere un precedente articolo) è fattibile e porta a guidare con meno stress e con più resistenza.
Più precisamente: qualsiasi azione viene potenziata attraverso l'attenzione al respiro.
Tutto quello che accade dopo è affare personale e non vale la pena parlarne granchè...
L'obiettivo alla fin fine è risiedere nel naturale stato meditativo della mente, dargli spazio nella vita di tutti i giorni e farsi sorprendere da cosa accade nel frattempo.
- Forse questa crisi mondiale porterà ancora più persone a rinunciare a desiderare troppe cose materiali (che tanto si allontanano progressivamente dalle possibilità dei più) per cercare un senso nella vita guardandosi dentro - .
Credo che la meditazione sia una buona via.
Trasversale a tutte le culture, a tutte le religioni, a tutti i credo e a tutti i tempi.
Innestare poi la meditazione all'interno del proprio credo, soprattutto guardando alle esperienze dei mistici e di chi ha vissuto questo cammino, è altrettanto importante.
Buone meditazioni (e letture in merito) allora
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Senza meditazione, indipendentemente dalla tecnica usata, la mente è zoppa.
Imparare a meditare e trovare sempre più tempo da dedicarvi è di importanza fondamentale.
Meditare 2' al giorno è già qualcosa, e con il tempo porta a desiderare di meditare ancora di più, fino ai ritiri spirituali.
L'attenzione al respiro è uno strumento potente e raffinato di meditazione e dalla pratica poi si può decidere di passare a qualsiasi altra tecnica di meditazione, non ha controindicazioni e può essere usato da chiunque.
Praticare l'attenzione al respiro guidando (per riprendere un precedente articolo) è fattibile e porta a guidare con meno stress e con più resistenza.
Più precisamente: qualsiasi azione viene potenziata attraverso l'attenzione al respiro.
Tutto quello che accade dopo è affare personale e non vale la pena parlarne granchè...
L'obiettivo alla fin fine è risiedere nel naturale stato meditativo della mente, dargli spazio nella vita di tutti i giorni e farsi sorprendere da cosa accade nel frattempo.
- Forse questa crisi mondiale porterà ancora più persone a rinunciare a desiderare troppe cose materiali (che tanto si allontanano progressivamente dalle possibilità dei più) per cercare un senso nella vita guardandosi dentro - .
Credo che la meditazione sia una buona via.
Trasversale a tutte le culture, a tutte le religioni, a tutti i credo e a tutti i tempi.
Innestare poi la meditazione all'interno del proprio credo, soprattutto guardando alle esperienze dei mistici e di chi ha vissuto questo cammino, è altrettanto importante.
Buone meditazioni (e letture in merito) allora
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sabato 23 ottobre 2010
Quando le sciocchezze passano...
... resta solo il vuoto e la solitudine di aver creduto per anni a tali sciocchezze.
Magari anche il senso di colpa, il pentimento o semplicemente la sensazione di avere tra le mani un pugno di sabbia, per sempre.
Di solito le sciocchezze passano quando non ci sono più alternative, quando tornare sui propri passi è difficile, quando resta solo un Nulla da guardare.
Da questo punto di vista, le sciocchezze che ci frullano in testa sono come dei parassiti di vita, che mangiano fino a quando non c'è vita da mangiare, poi se ne vanno, cercando altre vite da consumare.
In alcuni casi, si mangiano tutto, anche la consapevolezza di essere stati il pasto di sciocche illusioni.
Credo che questo sia il motivo per cui con l'avanzare degli anni la tv sia il pasto principale, assieme ad ansiolitici, inutili relazioni, attività vuote, ecc ecc.
Sarebbe meglio forse anticipare i tempi e vedere dove ci portano i nostri pensieri prima di finire le alternative.
Si vivrebbe tutti più felici.
Sarebbe bello insegnarlo anche ai bambini, a immaginare il futuro prima di averlo terminato, guardando a dove ci portano certe idee.
Siamo tutti come il ricco avaro della favola di Dickens: per noi e per le persone a noi vicine, avari di amore.
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Magari anche il senso di colpa, il pentimento o semplicemente la sensazione di avere tra le mani un pugno di sabbia, per sempre.
Di solito le sciocchezze passano quando non ci sono più alternative, quando tornare sui propri passi è difficile, quando resta solo un Nulla da guardare.
Da questo punto di vista, le sciocchezze che ci frullano in testa sono come dei parassiti di vita, che mangiano fino a quando non c'è vita da mangiare, poi se ne vanno, cercando altre vite da consumare.
In alcuni casi, si mangiano tutto, anche la consapevolezza di essere stati il pasto di sciocche illusioni.
Credo che questo sia il motivo per cui con l'avanzare degli anni la tv sia il pasto principale, assieme ad ansiolitici, inutili relazioni, attività vuote, ecc ecc.
Sarebbe meglio forse anticipare i tempi e vedere dove ci portano i nostri pensieri prima di finire le alternative.
Si vivrebbe tutti più felici.
Sarebbe bello insegnarlo anche ai bambini, a immaginare il futuro prima di averlo terminato, guardando a dove ci portano certe idee.
Siamo tutti come il ricco avaro della favola di Dickens: per noi e per le persone a noi vicine, avari di amore.
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martedì 19 ottobre 2010
Tra milioni di anni cambieremo
Un mio insegnante diceva che le galassie evolvono in milioni di anni, quindi perchè non dovremmo lasciare almeno lo stesso tempo alle anime umane?
Non ci avevo mai pensato, ma in effetti non fa una grinza.
Spesso mi sono scoperto a fare progressi piccolissimi in tempi enormi: anni per ricordarmi di qualcosa che avevo letto in passato per poi scordarmene subito, anni dopo me lo sono ricordato di nuovo e ho sentito la verità di questo pensiero, per smarrirla ancora.
Anni dopo quel pensiero è diventato azione,debolmente. Poi è tornata la nebbia.
Secoli dopo ho capito che avevo fatto la cosa giusta e che tornare indietro era non solo impossibile, ma anche non buono per me.
Secoli dopo quel pensiero è diventato un abitudine di vita per me.
Ma quanta fatica!
Ogni tanto mi scopro a pensare che costa così tanta fatica cambiare che si può fare solo se se ne sente l'urgenza o la chiamata, solo se restare fermi costa dolore.
Viceversa, meglio stare dove si sta.
La strada del cambiamento è una strada a volte fredda, buia e incerta, e in certi tratti, scivolosa...
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Non ci avevo mai pensato, ma in effetti non fa una grinza.
Spesso mi sono scoperto a fare progressi piccolissimi in tempi enormi: anni per ricordarmi di qualcosa che avevo letto in passato per poi scordarmene subito, anni dopo me lo sono ricordato di nuovo e ho sentito la verità di questo pensiero, per smarrirla ancora.
Anni dopo quel pensiero è diventato azione,debolmente. Poi è tornata la nebbia.
Secoli dopo ho capito che avevo fatto la cosa giusta e che tornare indietro era non solo impossibile, ma anche non buono per me.
Secoli dopo quel pensiero è diventato un abitudine di vita per me.
Ma quanta fatica!
Ogni tanto mi scopro a pensare che costa così tanta fatica cambiare che si può fare solo se se ne sente l'urgenza o la chiamata, solo se restare fermi costa dolore.
Viceversa, meglio stare dove si sta.
La strada del cambiamento è una strada a volte fredda, buia e incerta, e in certi tratti, scivolosa...
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mercoledì 13 ottobre 2010
Essere uomini e comportarsi da uomini
Essere uomini di questi tempi non è facile.
Non cedere alle svastiche dentro di noi, e non cadere nell'indifferenza all'opposto.
Non cedere alle semplificazioni facili e agli inutili relativismi.
Non cadere nella felicità dell'ignoranza o nel pessimismo della conoscenza.
Resistere alla dilagante disumanizzazione e non cercare lo scontro perdente nello stesso tempo.
Perseguire i propri obiettivi senza però accanirsi se sfuggono.
Vedere le cose che non vanno, e poi andare oltre e guardare a come potrebbero essere e dare il proprio microscopico contributo.
La psicoterapia serve a questo...
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Non cedere alle svastiche dentro di noi, e non cadere nell'indifferenza all'opposto.
Non cedere alle semplificazioni facili e agli inutili relativismi.
Non cadere nella felicità dell'ignoranza o nel pessimismo della conoscenza.
Resistere alla dilagante disumanizzazione e non cercare lo scontro perdente nello stesso tempo.
Perseguire i propri obiettivi senza però accanirsi se sfuggono.
Vedere le cose che non vanno, e poi andare oltre e guardare a come potrebbero essere e dare il proprio microscopico contributo.
La psicoterapia serve a questo...
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mercoledì 29 settembre 2010
LO YOGA DELL'AUTOMOBILISTA
Usare il respiro circolare lento e profondo mentre si guida, soprattutto quando il traffico impone un'andatura lenta e viaggiare dietro a una lenta macchina è un obbligo, può essere ottima forma di meditazione.
Respirare lento e profondo, quindi guardare con il metodo della centrale fissazione di Bates sfocando tutto il campo visivo tranne quel punto infinitesimale che si sta guardando (ad esempio della targa dell'auto che ci precede), lasciare andare le tensioni della gabbia toracica e degli occhi assieme, espiro dopo espiro... lasciare andare le tensioni della fronte, permettere alle emozioni di andare e venire... ai pensieri di andare e venire...
E lasciare che l'auto ci porti avanti a 50 km orari, costantemente e lentamente...
Dopo circa 40' di questa pratica la mente può aprirsi lasciando a stati di coscienza particolari il tempo di affiorare, per liberarci da limitanti condizionamenti di pochi giorni o molti anni.
Provare per credere...
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Respirare lento e profondo, quindi guardare con il metodo della centrale fissazione di Bates sfocando tutto il campo visivo tranne quel punto infinitesimale che si sta guardando (ad esempio della targa dell'auto che ci precede), lasciare andare le tensioni della gabbia toracica e degli occhi assieme, espiro dopo espiro... lasciare andare le tensioni della fronte, permettere alle emozioni di andare e venire... ai pensieri di andare e venire...
E lasciare che l'auto ci porti avanti a 50 km orari, costantemente e lentamente...
Dopo circa 40' di questa pratica la mente può aprirsi lasciando a stati di coscienza particolari il tempo di affiorare, per liberarci da limitanti condizionamenti di pochi giorni o molti anni.
Provare per credere...
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giovedì 9 settembre 2010
Psicoterapia come stile di vita
Alcuni pensano che la psicoterapia sia costosa.
In effetti hanno ragione: io avrei comprato una casa con i soldi che ci ho speso e ci spendo ancora.
Il fatto è che non oso pensare ad un modo diverso di vivere: difficile per me pensare ad un mondo in cui l'unica scelta è essere soli o aderire a grandi gruppi di pensiero con tutte le loro rigidità.
Difficile da soli reggere al peso dell'essere sè stessi: si crolla o ci si svende al primo gruppo che offre un pò di protezione.
Solo lo sforzo costante di essere sè stessi permette libertà: ma questa libertà va guadagnata ogni giorno. Libertà dai condizionamenti familiari, culturali, scolastici, sociali, ideologici...
Da soli è difficile individuare tutte le trappole del pensiero e del sentire che ci vincolano e permettono al Sistema malato in cui viviamo di autoperpetuarsi.
E nemmeno assieme a qualcuno è semplice: ma più possibile.
Sogno così un giorno in cui la psicoterapia verrà pagata dagli interessati e anche dalle istituzioni, verrà fatta in posti belli, e verrà pubblicizzata ovunque perchè più gente possibile vi partecipi in gruppo e come singoli.
Sogno un giorno in cui si parlerà di psicoterapia alla radio, alla tv, sui giornali, e sarà un parlare sano: non vincolato a contesti fatti di omicidi, malattie, droghe e quant'altro.
Si associerà così la psicoterapia al vivere bene e meglio: e tutti si sentiranno pronti per iniziare un percorso di cambiamento.
E riconosceranno che per un tale percorso un anno o due o cinque o dieci o più sono sani e normali...
...anche perchè alla fin fine la prima psicoterapia che nessuno riconosce come tale e che tutti frequentano loro malgrado (anche e soprattutto quando le cose vanno male) dura spesso parecchi anni e costa molto più che una casa... e si chiama vita...
In effetti hanno ragione: io avrei comprato una casa con i soldi che ci ho speso e ci spendo ancora.
Il fatto è che non oso pensare ad un modo diverso di vivere: difficile per me pensare ad un mondo in cui l'unica scelta è essere soli o aderire a grandi gruppi di pensiero con tutte le loro rigidità.
Difficile da soli reggere al peso dell'essere sè stessi: si crolla o ci si svende al primo gruppo che offre un pò di protezione.
Solo lo sforzo costante di essere sè stessi permette libertà: ma questa libertà va guadagnata ogni giorno. Libertà dai condizionamenti familiari, culturali, scolastici, sociali, ideologici...
Da soli è difficile individuare tutte le trappole del pensiero e del sentire che ci vincolano e permettono al Sistema malato in cui viviamo di autoperpetuarsi.
E nemmeno assieme a qualcuno è semplice: ma più possibile.
Sogno così un giorno in cui la psicoterapia verrà pagata dagli interessati e anche dalle istituzioni, verrà fatta in posti belli, e verrà pubblicizzata ovunque perchè più gente possibile vi partecipi in gruppo e come singoli.
Sogno un giorno in cui si parlerà di psicoterapia alla radio, alla tv, sui giornali, e sarà un parlare sano: non vincolato a contesti fatti di omicidi, malattie, droghe e quant'altro.
Si associerà così la psicoterapia al vivere bene e meglio: e tutti si sentiranno pronti per iniziare un percorso di cambiamento.
E riconosceranno che per un tale percorso un anno o due o cinque o dieci o più sono sani e normali...
...anche perchè alla fin fine la prima psicoterapia che nessuno riconosce come tale e che tutti frequentano loro malgrado (anche e soprattutto quando le cose vanno male) dura spesso parecchi anni e costa molto più che una casa... e si chiama vita...
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Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti
Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...

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Alle volte capita di meditare ma la mente non vuole stare centrata. Ma se la forza di stare nel qui ed ora venisse semplicemente dall...
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Chi ti dice "Mi hai deluso" significa che non ti vedeva che dietro una sua aspettativa completamente idealistica e disumana e lega...
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