domenica 8 aprile 2012

Quando smetti di fare il male

devi pagare un prezzo.

E' il prezzo che paghi per toglierti una lancia che ti ha trafitto e che togliendoti ti farà uscire sangue.

Scoprirai il dolore che provi per non avere più le idee chiare come prima.
Per non sapere cosa fare mentre prima era tutto più chiaro.
Non ti senti più carne ma nemmeno pesce.

Quando smetti di fare il male
provi dolore per il male che hai fatto prima
e per la tentazione di tornarlo a fare.

E provi il vuoto che hanno provato le generazioni prima di te.
Quel vuoto che un attimo dopo ha portato all'odio, alla rabbia, alla violenza.

Quando smetti di fare il male
un treno che correva verso il futuro da un lontano passato deraglia e travolge la tua vita.

E' la notte dell'anima, nel buio e nel freddo.

E forse non ti senti più degno per il Bene.

Ma tutto è più sopportabile se prendi il presente, il futuro ed il passato come Destino.

Destino che ha voluto graziarti con una nuova possibilità.



sabato 7 aprile 2012

Buona Pasqua al Mondo

Veniamo su questo piante per rinnovarci ogni istante

per riscoprire chi siamo
per svegliarci
per scrollarci di dosso la polvere
per fare meglio la prossima volta - la prossima parola, il prossimo gesto.

Veniamo al mondo per andare oltre l'Ego
l'idea che siamo soli e separati
che siamo persi nella paura e destinati a morire.

Veniamo al mondo per ritrovare la strada da cui siamo partiti
e celebrarla ad ogni passo
fino a che ogni passo non sia diventata una celebrazione.

Credo che per questo venga la Pasqua:
per ricordarci che è possibile
che si può fare
non solo una volta duemila anni fa
o una volta l'anno
ma ogni secondo.

Con questo augurio
Buona Pasqua a tutti

lunedì 2 aprile 2012

La libertà di fermarsi

Di scendere dal treno e dire "sono stanco"
di tornare a guardare il cielo e la terra
di buttare l'agenda

di godersi il tempo
e la compagnia delle persone
dei grandi e piccini

di rinunciare ai propri sogni
senza per questo diventare acidi

ai soldi
senza per questo sentirsi poveri

di rinunciare alle proprie paure
senza per questo sentirsi incoscienti

di vivere bene nel qui ed ora
senza movimento
senza obiettivi
senza direzione
senza chiarezza
senza idee

Almeno per un istante
anche solo con l'attenzione al respiro.

Forse sarà il momento più bello della giornata
o della vita.

domenica 25 marzo 2012

Matrici Perinatali di base (MPB)

S. e C. Grof nel loro libro Psicologia del futuro (ed. RED, 2000) scrivono come le esperienze della nascita - racchiudibili in 4 fasi chiamate anche matrici perinatali di base - informano tutta la nostra esistenza.

Avere un problema irrisolto in una delle quattro fasi si ripercuote in tutta la vita: la vita è quindi un ologramma in cui ogni parte rimanda al tutto...

Dove è iniziato il nosro problema?

A 3 anni? a 20? A 50?
Con quella persona?
O forse è tutto partito da quel momento in cui ero nella pancia e stavo per nascere (MPB1), o ero nel canale del parto (MPB2), o stavo per uscire MPB3), o infine ne uscivo vittorioso (MPB4)?

Difficile dirlo.

E forse le stesse MPB vengono da ancora più lontano, o più indietro...

E forse il passato è influenzato dal futuro - da quello che ci aspettiamo dal futuro: immagini di futuro di paura creano un passato di paura.

Forse l'intera vita è il tocco di una vibrazione, di una nota che caratterizza il nostro essere.

Cambiando quella vibrazione cambia tutto: passato e futuro...

Ma la cosa più importante è che assieme a loro cambia quell'istante inaferrabile che è il presente.

Respirando, meditando, ascoltando con attenzione...


venerdì 23 marzo 2012

Oltre la fatica di scegliere tra la vita e la morte

Ogni istante si gioca tra queste due dimensioni.

Da una parte crescere dall'altra regredire,
da una parte conquistare, dall'altra rinunciare,
da una parte sentirsi morti dentro, dall'altra sentirsi vivi.

Da una parte aiutare dall'altra colpire,
da una parte soffrire dall'altra essere felici.

Ma scegliere è sempre fonte di confusione e dolore.

L'amore è l'unica forza che mette insieme questi opposti.

In quei momenti in cui,
per esempio durante le costellazioni familiari, o una meditazione profonda,
tutto acquista un senso, anche quando è stata dura uscirne,
quando resta un senso di pienezza accogliendo ciò che restava come detrito inerte sul cuore,
 in quei momenti la vita e la morte si fondono insieme e scegliere non ha più senso,
la fatica di crescere o la tentazione del riposo fermandosi non hanno più senso.

Resta solo un silenzioso senso di pienezza che illumina la strada, due passi più avanti.





mercoledì 21 marzo 2012

Istanti di piccola liberazione

Accettare non significa ristagnare

Quando diciamo sì al momento presente, quello finalmente può cambiare.
Come vuole lui, non come vogliamo noi.
Con i suoi tempi, non con i nostri.
Questa è la differenza tra un cambiamento profondo - naturale
e uno superficiale - frutto dello sforzo e della volontà.

Abbracciare la vita per quello che è ci trasforma e trasforma la vita stessa.
Cercare di migliorarla in nome del progresso personale o sociale la distrugge.

Basta guardarsi in giro - o dentro che è la stessa cosa.

Perciò la prossima volta respiriamo con ancora più attenzione, dicendo sì a quello che viviamo.
E stiamo poi ad osservare cosa succede.

La prima e più importante cosa è che dicendo sì capiamo ancora di più che non siamo la cosa a cui diciamo sì.

Siamo lo spazio che dice di sì a quello che contiene.

Istanti di piccola liberazione.

mercoledì 14 marzo 2012

L'esperienza rende stupidi

Pensiamo che vivendo situazioni su situazioni ci renda migliori.
Ci buttiamo in lavori e relazioni e avventure nel mondo credendo che ci portino conoscenza.

E finiamo poi per passare a pagare ogni minuto vissuto avventurosamente
scoprendo che non abbiamo i soldi per pagare.

L'esperienza sembra una mercedes che guidiamo gaudenti aspettando la prima rata -
che poi è complicato pagare.

Innamoramenti, imprese che partono, sogni che crescono....

L'esperienza è un feticcio della sensibilità.

Per la foglia che dondola sul ramo, una lieve brezza può essere intensa quanto un uragano per la pietra.
E trasmettere le stesse sensazioni.
Solo che non è un uragano, e non sarà strappata dal ramo.
Potrà sopravvivere fino alla prossima brezza.

Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...