Trailer film i figli dell'uomo
Non serve passare alle armi.
Basta togliere il tempo a una genitore di stare a casa se lo desidera,
basta togliere le risorse economiche a una famiglia,
basta portare allo sfacelo il tessuto familiare e sociale di una comunità,
basta nutrire le paure e le paranoie dei singoli,
basta lasciare le forze dell'anticoscienza libere nella tv, nelle radio e nei giornali,
basta poco per spingere un singolo a ritirarsi in sè stesso spaventato e sperare che la vita finisca presto.
O forse, se non siamo chiamati più a far nascere bambini - siamo chiamati a far rinascere i bambini che siamo stati
ma questa volta con l'occasione di vivere con coraggio, apertura, fiducia, creatività.
Generazioni di guerre, miseria, crisi, difficoltà hanno forse mirato proprio a questo - all'evoluzione della specie umana verso una specie migliore.
Ancora più umana.
In quell'umanità sarà possibile di nuovo fare bambini
A.
Pensieri di Psicologia, Psicoterapia, Meditazione, Crescita personale; PNL, costellazioni familiari, formazione, respirazione circolare (o rebirthing, o vivation, o simili), ipnosi ericksoniana e tutto quello che vi viene in mente in proposito..
mercoledì 11 luglio 2012
venerdì 6 luglio 2012
A cosa servono i lager

...
La disumanità è razionalizzata: "Lavorare rende liberi.."
Se non rispetti le regole (lavorare) non meriti la libertà.
Se non meriti la libertà meriti tutto il resto.
In quel "resto" ti disumanizzi.
Disumanizzandoti meriti il resto del resto.
Così nel mentre diventi sempre meno umano io posso trattarti da "non persona".
Così se prima c'era una regola tra me e te ora c'è una differenza enorme in termini di "specie", "dna", "razza".
Con l'aumentare delle differenze si possono aprire le porte dell'inferno con la buona coscienza...
...
All'essere umano basta poco per chiudere il cuore.
Basta una piccola ragione.
Una piccola giustificazione.
Una minima regola.
Anche oggi.
Dalle periferie delle città alle relazioni di ogni giorno.
Basta poco per chiudere il cuore.
Basta una trasgressione di una delle infinite regole dell'universo.
Canzone di Vasco Rossi
Sentirsi stupidi è normale - anzi vitale

Il fatto è che lo sa il nostro emisfero sinistro: lui ha i libri, la conoscenza, l'esperienza, la memoria degli eventi.Ma le nostre azioni sono guidate dall'emisfero destro, con le sue memorie, esperienze, traumi, bisogni insoddisfatti...
...DELL'INFANZIA
Siamo stati bambini e ci hanno dimenticato - dimenticanze dopo dimenticanze da infinite generazioni - tempi biblici di dolori che appesantivano gli occhi dei genitori sui figli....
... e poi noi ci siamo dimenticati della nostra infanzia nell'adolescenza...
... e continuiamo come in una commedia di cui abbiamo smarrito il copione le stesse tristi strade, facendo finta di poter vivere senza tornare indietro.
Ma il passato ritorna sempre sotto mentite e nuove spoglie, perchè l'importante non è sapere solamente come fare meglio - nè tanto meno sapere semplicemente che cosa non va fatto.
L'importante è porgere la mano a quel bambino, a quella bambina e ricominciare da quel punto in cui si è fermato, si è fermata.
Piangendo, resta in attesa della nostra mano che forse non è mai arrivata. O non abbastanza.
Non è lui in fondo da biasimare per gli errori, ma l'adulto in noi che quella mano non porge.
Per dimenticanza, distrazione, narcisismo.
Per paura di sentirsi stupido...
A.
mercoledì 4 luglio 2012
I pifferai magici di oggi

Li riconosci per quello che non dicono piuttosto che da quello che dicono.
Dicono tutto quello che è condivisibile,
semplicemente portandoti lontano da ciò che è essenziale.
Portano verso ciò che è piacevole,
lontano da ciò che è vero.
Portano verso la forza interiore,
omettendo la necessità di sottometterla al trascendente.
Portano verso l'energia e la passione,
tralasciando la necessità della consapevolezza, dell'ascolto, dell'inattività esteriore.
Parlano di ricchezza,
senza specificare come.
Parlano di giustizia,
senza parlare di amore.
Parlano di come amare qualcuno,
senza dire che serve a tutti.
Parlano di crescita,
ma non dicono di cosa.
Parlano di futuro,
per non parlare del presente o peggio ancora - degli insegnamenti del passato.
Come il pifferaio magico
prima del burrone.
mercoledì 27 giugno 2012
L'ego è una malattia mortale

Poi capisci che non sei esattamente tu. Pensai che siano gli altri, o il tuo passato - la tua famiglia, la tua educazione, il tuo partner.
Poi capisci che si tratta di una voce dentro di te.
Poi capisci - dopo molto tempo - che quella voce non vuole esattamente il tuo bene.
Dopo altri anni ancora capisci che non vuole quasi mai il tuo bene - come un disco rotto non suona mai la musica giusta.
Poi capisci che - dopo altri anni ancora? - che dovresti trovare un'alternativa ma non sai dove.
Dopo ancora capisci - quanti anni dopo? - che puoi costruire una alternativa ma ti costerà - e non ancora sai quanto.
Sai solo che devi farlo e che l'impresa, anche se diperata, è l'unica che ha senso.
Poi costruisci una alternativa e all'inizio è debole e fragile.
Poi diventa forte ma comunque si ricade nell'errore.
Poi alla fine......
... se una vita basta...
si trova finalmente la libertà vera di vivere.
Farlo senza una guida, questo percorso, è solo incoscienza.
A.
Andare contro la coscienza

Non abbiamo tempo per pensare nè per sapere come stiamo - dobbiamo vedere o sentire o leggere qualcosa - le ultime notizie, le ultime canzoni.
Non abbiamo tempo per approfondire concetti quali fede, sentiero, anima, spiritualità, religione...
Non stupisce quindi il fatto che in queste condizioni iniziamo a odiare la vita e le sue diverse manifestazioni (estranei, stranieri, culture diverse, la nostra stessa esistenza quando non corrisponde ai nostri desideri).
Vivere contro coscienza innesca meccanismi distruttivi.
Ci vuole tempo, attenzione, calma e tante altre cose che nessuno - generalmente - ci ha mai insegnato.
Si tratta di tornare a scuola - riprendere la cartellina e il grembiulino e prendere l'autobus per la scuola della vita. Quella della morte l'abbiamo già - forse - sufficientemente esplorata.
giovedì 21 giugno 2012
Vivere per l'anima

il cuore cerca l'amore
la mente cerca stimoli,
l'anima invece cerca un senso
nonstante i pericoli, il freddo, la noia.
L'anima va oltre tutto questo,
indifferente al piacere e al dolore, alla gioia e alla tristezza, al tempo e allo spazio.
Tanto vale arrendersi e cercare fin da subito un senso.
E poi trovarlo.
E quindi viverlo
A.
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