sabato 23 ottobre 2010

Quando le sciocchezze passano...

... resta solo il vuoto e la solitudine di aver creduto per anni a tali sciocchezze.

Magari anche il senso di colpa, il pentimento o semplicemente la sensazione di avere tra le mani un pugno di sabbia, per sempre.

Di solito le sciocchezze passano quando non ci sono più alternative, quando tornare sui propri passi è difficile, quando resta solo un Nulla da guardare.

Da questo punto di vista, le sciocchezze che ci frullano in testa sono come dei parassiti di vita, che mangiano fino a quando non c'è vita da mangiare, poi se ne vanno, cercando altre vite da consumare.

In alcuni casi, si mangiano tutto, anche la consapevolezza di essere stati il pasto di sciocche illusioni.

Credo che questo sia il motivo per cui con l'avanzare degli anni la tv sia il pasto principale, assieme ad ansiolitici, inutili relazioni, attività vuote, ecc ecc.

Sarebbe meglio forse anticipare i tempi e vedere dove ci portano i nostri pensieri prima di finire le alternative.

Si vivrebbe tutti più felici.

Sarebbe bello insegnarlo anche ai bambini, a immaginare il futuro prima di averlo terminato, guardando a dove ci portano certe idee.

Siamo tutti come il ricco avaro della favola di Dickens: per noi e per le persone a noi vicine, avari di amore.

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martedì 19 ottobre 2010

Tra milioni di anni cambieremo

Un mio insegnante diceva che le galassie evolvono in milioni di anni, quindi perchè non dovremmo lasciare almeno lo stesso tempo alle anime umane?

Non ci avevo mai pensato, ma in effetti non fa una grinza.

Spesso mi sono scoperto a fare progressi piccolissimi in tempi enormi: anni per ricordarmi di qualcosa che avevo letto in passato per poi scordarmene subito, anni dopo me lo sono ricordato di nuovo e ho sentito la verità di questo pensiero, per smarrirla ancora.
Anni dopo quel pensiero è diventato azione,debolmente. Poi è tornata la nebbia.
Secoli dopo ho capito che avevo fatto la cosa giusta e che tornare indietro era non solo impossibile, ma anche non buono per me.
Secoli dopo quel pensiero è diventato un abitudine di vita per me.
Ma quanta fatica!

Ogni tanto mi scopro a pensare che costa così tanta fatica cambiare che si può fare solo se se ne sente l'urgenza o la chiamata, solo se restare fermi costa dolore.

Viceversa, meglio stare dove si sta.

La strada del cambiamento è una strada a volte fredda, buia e incerta, e in certi tratti, scivolosa...

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mercoledì 13 ottobre 2010

Essere uomini e comportarsi da uomini

Essere uomini di questi tempi non è facile.

Non cedere alle svastiche dentro di noi, e non cadere nell'indifferenza all'opposto.

Non cedere alle semplificazioni facili e agli inutili relativismi.

Non cadere nella felicità dell'ignoranza o nel pessimismo della conoscenza.

Resistere alla dilagante disumanizzazione e non cercare lo scontro perdente nello stesso tempo.

Perseguire i propri obiettivi senza però accanirsi se sfuggono.

Vedere le cose che non vanno, e poi andare oltre e guardare a come potrebbero essere e dare il proprio microscopico contributo.

La psicoterapia serve a questo...

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mercoledì 29 settembre 2010

LO YOGA DELL'AUTOMOBILISTA

Usare il respiro circolare lento e profondo mentre si guida, soprattutto quando il traffico impone un'andatura lenta e viaggiare dietro a una lenta macchina è un obbligo, può essere ottima forma di meditazione.

Respirare lento e profondo, quindi guardare con il metodo della centrale fissazione di Bates sfocando tutto il campo visivo tranne quel punto infinitesimale che si sta guardando (ad esempio della targa dell'auto che ci precede), lasciare andare le tensioni della gabbia toracica e degli occhi assieme, espiro dopo espiro... lasciare andare le tensioni della fronte, permettere alle emozioni di andare e venire... ai pensieri di andare e venire...

E lasciare che l'auto ci porti avanti a 50 km orari, costantemente e lentamente...

Dopo circa 40' di questa pratica la mente può aprirsi lasciando a stati di coscienza particolari il tempo di affiorare, per liberarci da limitanti condizionamenti di pochi giorni o molti anni.

Provare per credere...

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giovedì 9 settembre 2010

Psicoterapia come stile di vita

Alcuni pensano che la psicoterapia sia costosa.

In effetti hanno ragione: io avrei comprato una casa con i soldi che ci ho speso e ci spendo ancora.

Il fatto è che non oso pensare ad un modo diverso di vivere: difficile per me pensare ad un mondo in cui l'unica scelta è essere soli o aderire a grandi gruppi di pensiero con tutte le loro rigidità.

Difficile da soli reggere al peso dell'essere sè stessi: si crolla o ci si svende al primo gruppo che offre un pò di protezione.

Solo lo sforzo costante di essere sè stessi permette libertà: ma questa libertà va guadagnata ogni giorno. Libertà dai condizionamenti familiari, culturali, scolastici, sociali, ideologici...

Da soli è difficile individuare tutte le trappole del pensiero e del sentire che ci vincolano e permettono al Sistema malato in cui viviamo di autoperpetuarsi.

E nemmeno assieme a qualcuno è semplice: ma più possibile.

Sogno così un giorno in cui la psicoterapia verrà pagata dagli interessati e anche dalle istituzioni, verrà fatta in posti belli, e verrà pubblicizzata ovunque perchè più gente possibile vi partecipi in gruppo e come singoli.

Sogno un giorno in cui si parlerà di psicoterapia alla radio, alla tv, sui giornali, e sarà un parlare sano: non vincolato a contesti fatti di omicidi, malattie, droghe e quant'altro.

Si associerà così la psicoterapia al vivere bene e meglio: e tutti si sentiranno pronti per iniziare un percorso di cambiamento.

E riconosceranno che per un tale percorso un anno o due o cinque o dieci o più sono sani e normali...

...anche perchè alla fin fine la prima psicoterapia che nessuno riconosce come tale e che tutti frequentano loro malgrado (anche e soprattutto quando le cose vanno male) dura spesso parecchi anni e costa molto più che una casa... e si chiama vita...

sabato 4 settembre 2010

La mano nella tempesta

Quando si litiga è facile vedere l'altra persona come un nemico.

Come un genitore o un fratello o sorella quando si facevano odiare con certe parole o certi comportamenti.

E reagiamo come allora come bambini e bambine.

Per evitare questo delirio, possiamo dare la mano all'altro mentre litighiamo. Almeno a tratti. Almeno posso sfiorarli le dita.

Così l'amore può fluire anche nella tempesta.

Dire parole senza amore è inutile e a volte estremamente dannoso: tanto vale allora tenersi per mano anche nel cattivo tempo.

Allora i vecchi incantesimi si rompono, i cuori possono avvicinarsi un pò di più e il litigio può diventare un modo non solo per chiarirsi (come in ogni buon litigio), ma anche per amarsi un pò di più.

Un augurio quindi di buon litigio...

giovedì 2 settembre 2010

La vita inutile

Per il Sistema attuale le persone sono un di più, qualcosa di inutile: persino la sopravvivenza è un lusso per sempre più persone...

E. Fromm diceva che dare a tutti la possibilità di mangiare, dormire, lavarsi, avere una istruzione e il minimo di abbigliamento era non solo possibile economicamente, ma anche molto vantaggioso dal punto di vista economico: meno malattie mentali, meno malattie fisiche, meno stress e meno consumo di psicofarmaci, finiti i litigi dentro le famiglie per convivenze forzate, finiti i matrimoni per necessità e il ricatto con cui lavori ripugnanti sotto il profilo morale, o senza tutele, vengono quotidianamente imposti.

Finita la criminalità, i consumi nevrotici per compensare una vita all'insegna dell'insensato impiego del tempo lavorativo.

E questa massa di persone, senza sbocchi nel sistema attuale, semplicemente per il bisogno di realizzare qualcosa, bisogno intrinseco alla natura umana, presto darebbero vita ad un Sistema alternativo, ad economie alternative, a modi di vivere basati sulla solidarietà...

Invece per vivere oggi, sempre più persone devono scegliere tra l'eroismo e l'arrendevolezza o i compromessi.

Ma forse è proprio questo il senso di ciò che la Vita ci propone sempre più spesso.

Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...