giovedì 21 agosto 2014

Nessun animale può vivere in cattività - nemmeno l'uomo

Author w:en:User:Grant985,
Creative
Commons License
Orche che mangiano addestratori,
delfini che attaccano l'uomo,
cani che impazziscono,
leoni che cadono in depressione
e panda che smettono di riprodursi.

L'effetto del controllo e della razionalità senza amore e attenzione sono la depressione e la morte di ogni essere vivente.

Anche dell'essere umano.

Il primo atto di liberazione nell'uomo è la meditazione.

Lì non siamo più schiavi di nulla - siamo faccia a faccia con la paura e l'Ego suo figlio.

Siamo faccia a faccia con le radici del male che vediamo nel mondo.

Siamo a un passo solo dalla liberazione.

Un giorno salteremo liberi - quando l'Ego saprà che siamo pronti per la libertà
Quando sentirà che non abbiamo più paura.

Finirà la cattività per noi e per chi ci sta vicino e per chi dipende da noi.








domenica 20 luglio 2014

Dal dolore all'amore

Attribution ShareAlike 3.0 - Author Politikaner
Il Dolore con il Cuore,

è come lo schiaccianoci con la noce.

L'unico modo per uscire da quella pressione è cedere,

e lasciare che ogni sentimento d'amore fluisca all'esterno.

Forse, alla fine di tutto, ciò che ci fa ammalare non è il fatto di perdere ciò che per noi era importante,
non è la depressione o l'angoscia o l'ansia o gli attacchi di panico.

E' l'amore che abbiamo represso nel cuore per noi stessi,
per chi riteniamo ci abbia fatto del male,
per chi abbiamo vicino.

Le persone che sanno amare di meno sono quelle che prima crollano davanti al dolore.

Quelle che invece....

lo attraversano, lo vivono fino in fondo e mentre lo vivono continuano a ringraziare la situazione e le persone che sono percepite come la causa della sofferenza,

... camminano nell'inferno guardando con attenzione ai fiori sul sentiero che possono sopravvivere anche laggiù,

... accettano l'annullamento come un modo per uscire dal proprio egoismo, dal proprio carattere, da quell'idea assurda che tutto debba durare per sempre,

... nella sofferenza trovano l'esperienza della fine di tutto,

... lasciano andare la mano che prima afferrava disperatamente qualcosa che si sapeva sarebbe prima o poi andato,

hanno la possibilità di scoprire un po' di più cosa significa avere la mano libera per ricevere, cosa significa vivere nella fiducia verso la vita, cosa significa sciogliere la coscienza da attaccamenti importanti, cosa significa avere attenzione per il mondo circostante e i suoi abitanti,

scoprono la forza nelle proprie gambe.

Alla fine non ci porteremo con noi i nostri averi o chi o cosa ci crea sicurezza nella vita - saremo faccia a faccia con la verità di quanto siamo riusciti a oltrepassare questa paura di vivere e a stare nell'amore per ciò che è, ciò che è stato e ciò che ha da venire.








giovedì 17 luglio 2014

Ricominciare dall'inizio - sempre

Creative commons licence 3.0

Come in un Eterno Ritorno

siamo condannati a rivivere la stessa angoscia dei primi anni di vita,

gli stessi dolori, le stesse sofferenze.

Quando finisce un amore, o crolla qualcosa che credevi sicuro,
riviviamo come cadendo di piano in piano attraverso sottili e fragili pavimenti

situazioni e emozioni vissute mesi, anni, secoli fa.

Lo sappiamo così bene in fondo che per questo ci attacchiamo a ogni appiglio di sicurezza.

Laggiù ci sono coccodrilli, serpenti, mostri,
ed è per questo che vogliamo poter contare su qualcosa o qualcuno,
e preferiamo la sicurezza all'amore, il possesso alla libertà.

Preferiamo così combattere false battaglie per il possesso che vere lotte per guarire dalla nostra oscurità.

L'amore per le persone e ciò che ci circonda richiederebbe il coraggio di scendere in questi piani bassi più che il nostro aggrapparci a ciò che ci è vicino, l'accettazione di ciò che è, la vittoria giorno dopo giorno sulla paura.

Una battaglia mai scontata, mai vinta, sempre in trincea,
armati di tutto ciò che troviamo e sappiamo usare alla meno peggio,
mai finalmente liberi o al sicuro.
Umilmente davanti a qualcosa che è più grande di noi e della stessa umanità.

Come davanti a dinosauri armati di padelle e mestoli dentro a una buca che non riesce nemmeno a nasconderci.

Davanti all'amore e ai suoi limiti spietati posti dalla paura - se siamo onesti con noi stessi - non possiamo che sentirci sempre più piccoli di quello che vorremmo.

Ci aspetta un giorno la grandezza e la vittoria sulla paura - grandi esseri ci sono riusciti.
Ma ci vogliono disciplina, intenzione, strumenti, lavoro interiore - per tutta la vita, secondo dopo secondo.








domenica 13 luglio 2014

Essere vincitori è più importante che vincere

This file is licensed under the 
Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 
Unported license. Attribution: © Nevit Dilmen
Possiamo avere solo ciò che abbiamo già...

... e non avremo mai quello che già non abbiamo....

... dentro di noi...

Dentro di noi si forgia la miseria o la ricchezza...

Una relazione felice c'è se la sappiamo immaginare e starci bene in quella immagine.

Una situazione di benessere la possiamo vivere se dentro già la possiamo immaginare e ci stiamo bene in quell'immagine.

Poi si tratta di andare nel mondo e muoversi e agire con la fiducia che può succedere quello che desideriamo.

Poi si tratta di aver fede in noi e in quella immagine anche quando fuori piove e fa freddo.

Poi si tratta di saper perseverare, con tenacia e costanza e ottimismo.

Fatto tutto questo, a un certo punto diventa anche indifferente se poi vinciamo o no.

Abbiamo imparato ad essere vincitori: è più importante che vincere qualcosa che poi la vita ci può togliere in qualsiasi momento comunque.


mercoledì 14 maggio 2014

Quell'inquietudine che hai dentro

Non puoi fermarti,
non puoi goderti quello che hai,
non puoi riposarti sui tuoi successi,
né sentirti nutrito dalle congratulazioni.

Ogni posto è un problema perché
quando l'hai raggiunto,
già vorresti essere in un altro.

Poi provi rabbia davanti a questo.
Perché deve essere sempre così?

Allora ti dò un consiglio:
vai a trovare la parte che soffre.

Quella che ascolta le critiche continue,
le lamentele del tarlo.
Tarlo che dice:
"Non dovresti fare questo ma quello,
non basta ancora quello che fai,
come vedi non stai facendo la cosa giusta ecc".
Se ascolti la sofferenza si crea silenzio:
il Tarlo scompare, il rumore delle sue mascelle si attenua,
anche la tua frustrazione al solito teatrino che hai dentro per la cronica insoddisfazione.

Stai nella sofferenza.

E' meglio.
Da lì puoi ricordarti di chi ti brontolava tutto il giorno,
da lì puoi capire come stavi veramente allora.

Da lì inizi a provare compassione per te stesso.

Da lì paradossalmente inizi a goderti la vita. Un passo alla volta.


martedì 29 aprile 2014

Hai già vinto

Foto: Miguel Hermoso Cuesta
Vuoi cambiare quella abitudine che ti tormenta?
L'hai già fatto.

Vuoi ottenere quel tratto di personalità?
L'hai già ottenuto.

Vuoi vincere i tuoi nemici?
L'hai già fatto.

Vuoi ottenere quella realizzazione professionale?
L'hai già ottenuta.

Vuoi quella realizzazione affettiva.
E' già lì.

Pensa questo...
poi vivi.

Il tempo rivelerà semplicemente ciò che hai dentro già di conseguito e maturo.

Un volta volta la chiamavano fede,
Jung sincronicità,
oggi principio di attrazione.

Ma la sostanza resta quella: rimettere al posto regale che le spetta la nostra coscienza.

Il bene viene dal sentire che abbiamo tutto, ora, per sempre.
Il male dal sentirci deboli, fragili, incompleti.

Quindi cosa scegli?

Non si tratta di scegliere una volta per tutte,
ma ogni volta che abbiamo un dubbio su noi stessi o sulla vita possiamo farlo.

Si vive meglio, e si ottiene di più.









Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...