domenica 6 gennaio 2013

Pace a tutti i morti e a tutti i sopravvissuti di tutte le guerre.


Le persone non muoiono solo a cause delle ferite, 
degli stenti di una guerra.
Le persone non muoiono solo nel corpo.
Nè muoiono portando con sè il dolore provato.

Le persone muoiono anche a causa dei ricordi,
e anche nell'anima,
e ciò che le ha fatte morire - subito o poco a poco - continua a far morire anche chi viene dopo di loro.

Si continua a morire dopo una guerra non solo per l'inquinamento o le radiazioni,
ma anche per la paura, per i traumi subiti che spengono la speranza, che spengono la voglia di vivere,
che fanno desiderare l'alcol, o le droghe, o cose simili che portano al buio.

Di nuovo sotto il caldo della terra, nella pace.
Anche se la strada è così tormentosa,
così faticosa,
e costellata di dolore.

Ma alla fine lo sguardo è fissato su quell'ultimo approdo.
Nell'illusione che sia l'ultimo.

Lo fissano coloro che hanno vissuto le guerre.
Lo fissano coloro che le guerre le hanno solo sentite nei racconti,
per amore di coloro che li hanno preceduti e quelle guerre le hanno combattute o subite,
per amore di coloro che in quella pace già riposano.

Così,

perchè finalmente le guerre finiscano veramente,
perchè riposino assieme ai morti,

un augurio di pace a tutti coloro che sono morti,
ai "buoni" e ai "cattivi",

e un augurio di pace soprattutto ai vivi,
perchè smettano di combattere le guerre che non appartengono loro,
perchè si accorgano che la lotta è finita,
e che possono tornare a vivere.

La vita non è una guerra.
La guerra è solo una parentesi nella vita,
e la vita è sempre andata avanti oltre a tutte le guerre, anche per guarire quelle stesse ferite.







venerdì 4 gennaio 2013

VIAGGIANDO NELL’ETERE-articolo del 2007


Ripropongo questo articolo legato a quanto vissuto nella giornata di oggi, che sarà oggetto di un prossimo post

VIAGGIANDO NELL’ETERE

L'altra mattina, alle 7, ero in auto e ascoltavo della musica alla radio quando, con mia sorpresa, ad un pezzo ne è seguito un altro molto diverso nel genere ed esageratamente ritmato - quel ritmo tecno che impazza nelle discoteche moderne -. Una frase veniva ripetuta in sottofondo con diversi suoni, e diceva: "Fuck yourself e save the money" (trad. "Fotti te stesso e salva i soldi”). Ma forse era anche “Fuck yourself e save your money” (trad. “Fotti te stesso e salva i tuoi soldi”).
Ascoltavo la radio cercando di capire il senso con cui veniva passata questa musica. Volevo capire se c’era ironia, o se c’era dell’altro. Non faceva ridere questo messaggio, né sorridere: il ritmo, le parole e il paraverbale della musica avevano su di me un effetto deprimente, e così come R. Langs raccomanda per interpretare i sogni, tenendo in sospeso nella coscienza le emozioni ed i frammenti di immagini che recuperiamo dalla notte trascorsa, così ho lasciato la mia consapevolezza di fronte all’esperienza senza giudizi.
Jung affermava che l’artista – quello che attinge effettivamente al proprio inconscio creativo e non alle mode – è veicolo dell’inconscio collettivo: esprime, suo malgrado, quanto cova nell’animo dell’umanità, anche se gli costa dolore o drammi personali e quanto esprime ha un effetto catarchico e trasformante sul livello di coscienza della sua epoca. A livello meno elevati e su un piano non “terapeutico” ma meramente espressivo, accade anche con i semplici pensieri di ogni giorno, che vengono captati e ripetuti dalle persone, come dimostrano gli studi sui campi morfogenetici, senza apparenti contatti. Anche da chi, per vivere, compone ogni giorno musica spazzatura.
Forse queste persone con quel pezzo stavano manifestando il cinismo che, rassegnato, avvolge i nostri sensi davanti alle storture del Sistema, ottundendolo. Poteva anche trattarsi forse di una provocazione per scrollare le coscienze: esprimere il cinismo per vederlo meglio e lasciarlo andare.
Ma personalmente sentivo che c’era dell’altro ancora, e più morboso: una sorta di autocompiacimento.
La frase, con il suo significato penetrante che colpisce l’attenzione, ripetuta in maniera ossessiva e con tonalità diverse che confondevano il massaggio, già evanescente sotto ritmi binari anch’essi ossessivi, era di stile ipnotico: l’attenzione, attratta da un oggetto in evidenza – quali il messaggio forte e apparentemente assurdo, lascia aperte le porte dell’inconscio alle informazioni successive, ripetute costantemente; una lieve trance indotta dal ritmo frenetico, abbassava le facoltà critiche…. E altro ancora testimoniava la subdolità del mezzo.
Come le reazioni negative che poteva suscitare, soprattutto in chi divide, magari con eccessivo zelo morale,  il mondo in bianchi e neri, buoni e cattivi. Nel tentativo di negare consciamente un messaggio, o di contestarlo, a livello inconscio non facciamo che potenziarlo ulteriormente: quando nei miei corsi dico alla sala di “non immaginare un buco nel pavimento”, tutti l’hanno fatto prima ancora di terminare la frase. Così il messaggio contestato continua a installarsi nella coscienza.
E poi, la sorpresa del messaggio era rafforzata dal contesto in cui emergeva: da un pezzo dance, molto più soft in termini musicali, a un pezzo molto più “hard” ritmicamente, mentre già la mia attenzione è sviata dal traffico e da tutto ciò che impegna un comune automobilista, per giunta appena svegliatosi la mattina!
Riguardo al contenuto, mi rimane ancora adesso un dubbio se il termine corretto era “…. I soldi”, oppure  “…i tuoi soldi”.
Nel primo caso la frase forse ha un impatto ancora più forte ed evoca in me l’adorazione spersonalizzante per qualcosa di trascendente, che non è solo mio, che mi sovrasta e davanti al quale mi sento piccolo e debole: l’essenza dell’idolatria, in un auto-annullamento masochistico con un oggetto sadico e freddo come “il denaro conquistato a prezzo della mia vita”, unendomi al quale – non importa a che prezzo – posso condividere la sua forza ed il suo potere, come ben descriveva per esempio Erich Formm nei suoi libro come “Essere e Avere” o “L’Arte di Amare”. Qual potere che in origine era mio ma che ho alienato sull’oggetto del mio adorare attraverso la mia devozione.
Anna Freud, la figlia del troppo celebrato Sigmund Freud, parlava di un meccanismo di difesa particolare, in cui c’è una sorta di identificazione con l’aggressore. Se il mio aguzzino è stato implacabile, è probabile che possa sviluppare una sorta di identificazione con lui, e questo a più scopi: se la forza del denaro è invincibile allora tanto vale mettermi dalla parte di questa forza se voglio sopravvivere, e se questa forza mi ha tormentato, è perché aveva le sue ragioni, risolte le quali possono cessare le sofferenze impostemi. Quindi ho io il controllo del mio dolore, ne conosco le cause, ne do una spiegazione ed un senso e mi immagino anche una strada per uscirne: è una buona illusione per non crollare psichicamente in un possibile e devastante senso di impotenza.

Ma c’è ancora un altro aspetto da considerare, ed è che se Bianco e Nero sono sempre insieme, come espresso dal simbolo del Tao, anche qui c’è luce: nell’identificarmi con l’aggressore, posso anche avvicinarlo a me per integrarlo e abbracciarlo. Essere duri e freddi dentro, come chi mette al primo posto il denaro nella scala dei valori della propria esistenza, fa capire il dolore di questa scelta, il rifiuto dell’amore che nasce dalla paura e dalle ferite. Ne ripeto le difficili strade di chiusura e sofferenza per smettere di giudicarlo e dargli un posto nell’anima, con amore, e fare finalmente pace.
Una volta, una collega che tiene seminari di costellazioni familiari nella zona della Lombardia, mi disse che aveva partecipato ad un convegno nazionale in Germania sempre sulle costellazioni, durate il quale un relatore disse questo, ossia che il Demonio forse non è altro che tutto ciò che l’umanità ha rimosso, segregato, nascosto a sé stessa e agli altri, tutto ciò di cui ci vergogniamo, tutto ciò che disprezziamo, giudichiamo, odiamo, deridiamo, temiamo, combattiamo, allontaniamo. Questo messaggio si mescolava in me con il ricordo delle parole del conduttore che teneva invece il seminario durante il quale conobbi questa collega, il quale ricordò come oggi non è il male che sta distruggendo il mondo, bensì il desiderio del bene: la guerra infinita al terrorismo sta generando nuove violenze e insicurezza, la guerra alle malattie nuovi morbi, la guerra alla fame altre vittime…
Il messaggio spirituale che esorta a salvare sé stessi e a lasciare le cose del mondo in secondo piano era rovesciato, come un messaggio diabolico, e la stessa stranezza del messaggio, aumentata ad esempio dalle ripetizioni con diverse variazioni paraverbali, sollecitava l’attività del sistema cognitivo sullo stesso per comprenderlo, penetrarlo, come accade un po’ anche con gli assurdi koan zen: ma lo scopo probabilmente non era quello dell’illuminazione.

Forse questa musica non è nient’altro che il rigurgito del rimosso collettivo, del Male dell’Avidità combattuto e odiato, delle persone avide e distruttive combattute e odiate: era un invito a guardare anche a loro, in maniera diversa. Forse è proprio qua la via di uscita da questo rigurgito: non cacciarlo da dove è venuto, ma guardare alle persone che ne fanno parte, al male che fanno e che hanno fatto, e alle vittime di questo male, senza giudizio, senza prendere le parti di nessuno, affinché possa avvenire questo confronto tra vittime e carnefici senza le interferenze di chi è estraneo.
Allora il compiacimento del Male che aleggia nel messaggio, può sciogliersi in un senso di compassione per la miseria della vita ossessionata dal Denaro, dal Potere, dalla Violenza sul mondo e sugli altri per “avere di più” e chi guarda è finalmente libero dalla fissazione e dai falsi onori della lotta per il bene.
Un Maestro disse una volta che l’Ego – ossia la parte dell’essere che oscura la nostra Luce spirituale e con la quale tendiamo ad identificarci - si nutre di lotta, cerca lo scontro per sopravvivere, mentre avvizzisce nella pace, con tutta l’angoscia che ne può conseguire nel frattempo….
Mentre guido, con questa prospettiva che si amplia lentamente, cambio semplicemente stazione, con uno strano senso di ricchezza interiore.
Alessandro D’Orlando

giovedì 3 gennaio 2013

Terapie Fast

Voler guarire in 10 sedute è una forma-pensiero contraria all'equanimità: è narcisismo ("non voglio stare da nessun altra parte se non nel benessere").

E' la manifestazione dell'alienazione verso sè stessi e la propria sofferenza - che però continua come un fiume carsico.

E' la manifestazione della tecnocrazia a livello sanitario: non c'è più tempo per ammalarsi, per curarsi, per guarire.

E' la manifestazione dello sfruttamento verso sè stessi: la mente arrogante che dice al cuore piangente: "non ho tempo!".

Chi dice che non ha tempo, o soldi, o fiducia per guarire sta solo ripetendo il copione di vita della famiglia - dove non c'era tempo per voler bene al partner o ai figli.

L'anima del mondo ha bisogno di tempo per guarire, la nostra anima, questa società malata, le nostre relazioni disastrose.

Non farlo è l'atto di vittoria della morte sulla vita.











lunedì 24 dicembre 2012

Gli Auguri da Alba


Cari amici,
da tanti anni stiamo portando avanti un sogno insieme a voi: che le 5 Leggi Biologiche possano essere conosciute ed applicate in modo che tutti possano davvero esercitare il loro diritto alla salute ed alla libera scelta terapeutica.
Volevo perciò ringraziare personalmente tutti voi per il vostro impegno e sostegno in tutti questi anni durante i quali, in modo diretto o attraverso l'Associazione ALBA, avete dato il vostro prezioso contributo per trasformare il nostro comune sogno in realtà.
Oggi la metamorfosi di ALBA sta dando alla luce due nuove realtà associative:
- l'Associazione "Salute Attiva", con l'intento di permettere all'utente in medicina di diventare autodefinito e attivo. L'associazione è in fase costitutiva e riceverete al più presto tutte le informazioni relative alla costituzione ed alla Grande Festa di Primavera, prevista per la fine di Aprile
e
- l'Associazione "Scuola di formazione professionale sulle 5LB", con l'intento di essere di sostegno al professionista nel campo della salute, perché possa essere sempre più preparato ed efficace nel suo intervento. L'associazione è già attiva potete trovare tutte le informazioni sul sito www.formazione5lb.eu
Inoltre con la segreteria Secondo Parere continuiamo il nostro impegno per sostenere le persone che richiedono una consulenza sulle 5 Leggi Biologiche, rispondendo alle telefonate nel nuovo orario: lunedì, martedì e mercoledì dalle 9,30 alle 12,30.
.... Cari amici, è vero che non abbiamo mai creduto ad una fine del mondo in termini apocalittici, ma siamo convinti che il vecchio mondo rigido, monolitico e addormentato, si stia ormai estinguendo per lasciare il passo ad un mondo nuovo, fatto di persone creative che, di cuore e d'intenti, sono davvero pronte e disponibili oggi, a prendere in mano in modo attivo e con presenza la propria esistenza.
Ed è con la sensazione che questo nuovo mondo si possa già manifestare a partire dal nuovo anno, che auguro a tutti un sorprendente 2013!
Marco Pfister

domenica 23 dicembre 2012

Un augurio per il 2013


Auguri per questa fine anno e per questo 2013 in arrivo.

Le forme del vecchio stanno mostrando tutta la loro mostruosità.
Le conseguenze dell'Ego sul piano sociale e umano sono finalmente evidenti alla maggioranza delle persone e il cambiamento è finalmente possibile.

Forse dovremo aspettare altri mesi, o anni, o secoli.
Ma la strada è chiara: dall'Ego all'essenza, dal prendere al donare, dallo strappare allo scambiare, dal consumare al creare, dal  pretendere al chiedere, dalla materia allo spirito, dall'affermazione al servizio, dall'indifferenza alla cura.

Nel passato folle intere di anime sono forse andate via per insegnare alle generazioni future lezioni importanti sull'amore, sul rispetto, sulla generosità: indiani d'america, schiavi, vittime di ogni forma di ideologia e sopruso.
Oggi fanno parte di noi le loro idee, i loro costumi, le loro tradizioni, le loro visioni. 

Un mio insegnante ad un corso di Costellazioni mi disse che se sempre più persone si fanno tatuaggi forse bisogna guardare a chi tradizionalmente si faceva tatuaggi nel passato: persone escluse, emarginate, sfruttate.

Anche oggi, altre anime oggi stanno lasciando questo piano per cause egoiche e sempre più vicino a noi e anche grazie a loro stiamo conoscendo che la vita di ogni persona su questo pianeta è unita a qualsiasi altra.

Radioattività, avidità, ferocia, inquinamento, bugie, sfruttamento non risparmiano più nessun angolo del mondo.

E' quindi ora di rialzarsi e rimettere le cose in ordine, prima di tutto dentro di noi, e conseguentemente all'esterno.
Nessun nostro gesto è sprecato. Nessuna parola, nessun pensiero.

Quindi un caro augurio per un anno di Proficuo Lavoro a tutti noi.

martedì 18 dicembre 2012

Primi esploratori


Chi sono coloro che praticano yoga,
la meditazione,
la cura dell'alimentazione,
che seguono principi spirituali che cercano di applicare alla propria vita?
Che cercano di integrare mente, corpo, spirito nella pratica di tutti i giorni?
Che praticano rebirthing, costellazioni familiari, psicoterapia, ritiri spirituali?
Chi sono coloro che leggono libri di self Help, psicologia, comunicazione e simili?

Alcuni dicono che sono persone che non sanno vivere la vita di ogni giorno.

Alcuni dicono che sono persone strambe, o alternative.

Alcuni dicono che sono persone con troppe filosofie in testa.

Alcuni dicono che sono persone con poca integrità perchè i comportamenti che esprimono non sono sempre all'altezza degli ideali che perseguono.

Personalmente, credo che siano solo persone che preparano un mondo migliore,
che vogliono liberarsi dall'eredità di guerre e odio che i secoli hanno caricato sulle spalle delle generazioni,
che porranno le basi per sè stessi e per il prossimo di vite migliori negli anni e secoli a venire.

Sono un'altra grande speranza all'oscurità che lotta per affermarsi oggi.

mercoledì 12 dicembre 2012

Psicoterapia & società

Abbiamo nei confronti della società e delle persone una visione, una ideologia, un atteggiamento, un punto di vista che riflette il livello di evoluzione dell'anima.

Laddove l'Ego prevale, non c'è spazio per l'amore, per il dare, per il rispetto: c'è spazio solo per la degenerazione.

Laddove l'Ego è sottomesso all'Amore, alla coscienza, all'attenzione del prossimo allora c'è spazio per la crescita e il benessere.

Non si tratta di null'altro che questo.

E lo spazio di Ego o di Essenza dovrebbe essere la prima preoccupazione mentre ascoltiamo qualunque persona.

Tutto il resto sono storielle (anche se vengono da persone dottissime) per mettere a dormire i bambini.

Per tirare su loro le coperte.
O mangiarli meglio




Perche' credi ai complotti, perche' non credi ai complotti

Non credi ai complotti perché ti piace vivere sereno, pensare che andrà tutto bene, che continuerai ad avere lo stesso stile di vita o forse...